di Michele Longo (Vox&One podcast)
Brindisi 29 ottobre 2023 – Non sempre gli eroi sono grandi e grossi. Nel caso di Charlie Moore sono decisamente piccolini, 180 cm per l’esattezza, ma in grado di generare un’energia tale da vincere una partita fondamentale per l’Estra Pistoia. I suoi 30 punti sono stati decisivi per la prima vittoria, 78-72, sul parquet del PalaPentassuglia contro la Happy Casa Brindisi. I toscani hanno vinto meritatamente, giocando il loro basket e senza alcun timore nonostante l’alta posta in gioco.
Brindisi è invece in un tunnel senza luce. Più passano le giornate, più sono evidenti i limiti di un roster letteralmente senza capo né coda, con responsabilità poco definite, carenze importanti in ruoli fondamentali (2 miseri punti dalla panchina) e soprattutto la mancanza di un leader designato. In realtà ci sarebbe Morris, veterano con tanti anni di esperienza in Europa, ma anche oggi ha offerto una prova da 9 scialbi punti con 3/12 al tiro (1/7 da tre) e alla fine non sorprende che la tripla decisiva sia stata presa da Sneed, autore di una buona prestazione, ma non dovrebbe essere lui il go to guy. Coach Esposito ha provato a cambiare quintetto, inserendo Sneed per aiutare JaJuan Johnson sotto canestro.
La mossa non è campata in aria, tenendo conto che Pistoia è una squadra che gioca molto in velocità, con un basket basato su possessi veloci e transizione. Non a caso l’inizio di Brindisi è ottimo, ma non appena la difesa di Pistoia è cresciuta di tono e di aggressività si sono visti tutti i limiti di una squadra che non ha un play in grado di leggere determinate situazioni di gioco.
Certo, in cabina di regia c’era Kyzlink che è tutto tranne che un play, ma non sembra che il rientro di Senglin possa aiutare su questo punto. Alla fine è stato decisivo il parziale a cavallo tra il terzo e il quarto quarto, in cui Moore ha spadroneggiato con triple siderali e Brindisi ha faticato in attacco anche a causa delloca lucidità di Laquintana.
Da lunedì inizierà l’era di Dragan Sakota e il compito sarà già proibitivo. Nelle prossime quattro giornate Brindisi affronterà Milano, Venezia, Trento e Virtus, la possibilità di arrivare a dicembre senza vittorie è più che concreta. Sakota dovrà lavorare principalmente su tre linee guida: testa, organizzazione di gioco e leadership.
SQUADRE |
1 |
2 |
3 |
4 |
Happy Casa Brindisi |
18 |
18 |
20 |
16 |
Estra Pistoia |
18 |
19 |
23 |
18 |
LE PAGELLE:
HAPPY CASA BRINDISI
Jamel Morris 5: Brindisi continua ad aspettare il suo leader. Altra prestazione incolore.
Wendell Mitchell 4: 7 minuti di nulla.
Tommaso Laquintana 4: Pochi minuti, di caos totale.
Xavier Sneed 6,5: E’ l’emblema di questa Brindisi. Sarebbe un giocatore di sistema, quello su cui fare affidamento quando ti scappa qualcuno in difesa o quando hai bisogno di un tiratore affidabile sugli scarichi. Invece è uno dei leader offensivi.
Nate Laszewski 5: Inconsistente in difesa, buco perenne.
Joonas Riisma 5: Un po’ in calo fisico dopo un inizio scintillante.
JaJuan Johnson 7: E’ l’anima dell’attacco della squadra, ma è troppo solo.
Eric Lombardi 5: Ci mette l’anima, ma ci si aspetta più di 0 punti in 16 minuti.
Jordan Bayehe 5: Non è la sua partita, i quintetti sono troppo veloci e fatica sia in attacco che in difesa.
Tomas Kyzlink 6,5: Play improvvisato e non fa neanche male.
ESTRA PISTOIA
Pyton Willis 6,5: Tira male, ma c’è quando serve.
Gianluca Dalla Rosa SV
Charlie Moore 9: Semplicemente immenso.
Lorenzo Saccaggi 6,5: Dà quello che serve. Mantiene il ritmo e aiuta in difesa.
Angelo Del Chiaro 6,5: Gli si chiede solidità e lui la dà.
Jordon Varnado 8: Non è MVP solo perché Moore fa una prova stellare. Si mangia Lszewski.
Carl Wheatle 6,5: Molto più incisivo di quanto le statistiche dicano.
Ryan Hawkins 5,5: Il più in difficoltà tra gli americani di Pistoia.
Derek Ogbeide 5,5: Soffre JaJuan Johnson in difesa.