Brescia, 12 febbraio 2023 – Brescia e Sassari sono due squadre che stanno vivendo due momenti opposti: per il Banco di Sardegna la sosta arriva nel periodo sbagliato, proprio quando la squadra di Piero Bucchi sembra aver preso un ritmo importante con cinque vittorie nelle ultime sei. La Germani, invece, si deve leccare le ferite e cercare di capire come reagire alla sesta sconfitta consecutiva: l’ultimo successo? Più di un mese fa proprio a Sassari. Da quel momento ci sono stati pochi sorrisi, fino alla partita di stasera in cui i sardi hanno vinto 80-93 ribaltando la differenza canestri.
E’ stato un incontro immediatamente posto sotto il controllo degli ospiti: l’unico momento di parità del match è stato l’iniziale 0-0, con Sassari che gira bene il pallone, continua ad infiammarsi dall’arco dei tre punti e capitalizza nelle situazioni di rimbalzo offensivo. Bendzius e Gentile sono caldi come delle stufe dall’arco e gli ospiti scappano sul 15-25: i tentativi di Brescia di rimanere a contatto portano il nome di ADV e Petrucelli, ma la difesa della Germani non riesce a mordere abbastanza.
Bene Sassari a rimbalzo e a capitalizzare il vantaggio creato, spesso troppo facilmente, negli uno contro uno per prendersi buoni tiri dall’arco: Odiase, costretto a tanti minuti in campo dopo un infortunio di Burns, è totalmente un “cervo in tangenziale” nelle situazioni di pick and roll e Dowe e compagni ne approfittano con buone letture. Dal massimo vantaggio sul 22-37 Brescia ricuce fino al 54-56 (27′) e poi al 64-66 (33′): manca però il colpo decisivo e Bendzius e Dowe dall’altra parte puniscono. Dopo un nuovo -2 Brescia (77-79), Sassari chiude la pratica sul 77-84 ad un minuto dal termine. Finisce 80-93.
Ottima prestazione degli isolani, in grado di rimanere lucidi e precisi anche nei momenti di massima difficoltà: come sottolineato proprio da coach Bucchi in conferenza stampa, la differenza l’hanno fatta i momenti in cui gli ospiti sono riusciti a rimanere davanti, anche di pochissimi punti, respingendo gli attacchi della Leonessa.
Bene la lotta a rimbalzo (32-36) e il tiro da 3 punti (48%, frutto sì di alcune prodezze ma anche di tanti tiri presi in ritmo e costruiti bene): ultimo appunto sulla difesa, efficiente in tutti i 40 minuti a parte qualche svista in marcatura su Della Valle che poteva costare cara. Ma la prestazione rimane più che buona e Sassari sembra aver trovato i giusti equilibri, con tutti i giocatori ben coinvolti nel sistema offensivo: la sosta arriva nel momento sbagliato…
Per Brescia ora arriva il momento della paura: la zona retrocessione è vicina (+2) e i playoff ora sembrano un miraggio, a maggior ragione dopo questo scontro diretto perso. Nulla di nuovo sotto il sole: Della Valle e Gabriel tirano la carretta, giocatori come Massinburg e Taylor non danno contributo e la squadra non riesce ad essere continua. La differenza tra vittoria e sconfitta spesso la fanno alcuni dettagli, soprattutto le prestazioni di alcuni comprimari: ma alcuni problemi di questa squadra sembrano essere abbastanza irrisolvibili.
Dunque, come si può spiegare il fatto che Brescia sia vicina alla zona retrocessione in LBA e alle Top 16 (virtualmente) in Eurocup? Probabilmente si spiega con il fatto che quando prende energia dalla difesa, corre in contropiede e riesce a far male con il tiro da 3 punti la Germani ha un’altra faccia. I “senatori” riescono a trascinare per inerzia gli anelli deboli verso qualche buona prestazione(Massinburg, Taylor, Odiase…) ed è il caso delle vittorie in Eurocup, con un’aria europea che evidentemente dà più stimoli alla Germani e forse alleggerisce anche da qualche pressione.
Ma nelle situazioni più difficili e nelle partite che Brescia non può sbagliare, la Leonessa diventa più docile ed insicura, con gli ingranaggi che vengono ostruiti dalle difese avversarie e la Germani che fatica nelle due metà campo. Spesso manca il colpo decisivo, il cosiddetto “killer instinct”, a volte soprattutto il contributo di alcuni quintetti della second unit, a volte semplicemente un po’ di energia: la Germani quest’anno avrebbe dovuto consolidarsi e fare per una volta la parte della squadra profonda e “paurosa”, in grado di aggrapparsi alle sue sicurezze. Al 13 febbraio, invece, prevalgono ancora i dubbi.
Germani Brescia 80 – Dinamo Sassari 93
Parziali: 17-25; 19-21; 22-20; 22-25
Progressione: 17-25; 36-46; 58-66;
Le pagelle
Germani Brescia
Kenny Gabriel 7,5: prova a prendersi in carico tutte le responsabilità di Brescia a rimbalzo (attività in cui i compagni contribuiscono il giusto) e puntando il ferro con continuità. Prova sempre a scuotere i suoi, con le carambole conquistate (8) o con i punti (18). E’ ben oltre le 30 primavere ma continua ad essere impiegato tantissimo: uno dei segni che la stagione di Brescia non sta andando come dovrebbe.
David Cournooh 5,5: l’energia pareggia l’imprecisione. Costretto ad un extra-sforzo dai problemi di falli di Nikolic, risponde con tanta foga ma poche scelte giuste: diversi layup sbagliati e poca roba in attacco. Solo 3 punti in 22′
Amedeo Della Valle 7,5: è l’attacco della Germani. Che segni, subisca fallo o sbagli un tiro poco importa: le fortune di Brescia passano da lui. 23 punti, 2 rimbalzi, 3 assist e 25 di valutazione: ancora 34 minuti di sacrificio. Non bastano.
Nicola Akele 5,5: rifiuta sempre una caterva di tiri e averlo come ala grande in un quintetto con Odiase è un debito nella metà campo offensiva. Però non lo scopriamo oggi e alla fine chiude con 4 punti e 4 rimbalzi: c’è di peggio
Tai Odiase 4,5: una partita davvero al limite dell’inguardabile, tra errori da sotto, inconsistenza a rimbalzo e problemi in difesa che spesso creano vantaggio per Sassari, abile a sua volta a capitalizzare. 35 minuti con 1/5 da 2, 3/8 ai liberi, solo 5 rimbalzi e tante apparizioni da “cervo in tangenziale” in difesa.
Chris Burns sv: solo 4 minuti, poi un problema fisico lo toglie dalla gara. Sarebbe servito come il pane.
Aleksej Nikolic 5: serata che definire storta sarebbe riduttivo. Non riesce a fare pace con i fischietti nel corso della partita: termina con 7 punti ma anche 2/7 al tiro e un contributo insufficiente, sia in termini di qualità che di quantità.
Tommaso Laquintana SV
David Moss 5,5: 8 minuti sono abbastanza per capire che forse contro questi avversari è meglio affidarsi al rientrante Petrucelli. Capitano di Brescia un po’ in difficoltà.
Ryan Taylor 5: 3 minuti giocati, basta così per dare un giudizio. Inadeguato.
John Petrucelli 7: alla seconda partita dopo un stop di due mesi abbondanti non gli si può chiedere di più. Tanta difesa, 16 punti, 3/5 da 2 e 2/4 da 3: sta tornando il John Petrucelli che alla 10^giornata di andata era l’MVP del campionato.
C.J. Massinburg 5: come successo nell’80% delle partite di Brescia, la sua prestazione fa rima soprattutto con “confusione”. 2 punti, qualche pasticcio e in generale la sensazione di doversi affidare a Dio quando la palla è nelle sue mani: quell’attaccante quasi completo e affidabile che doveva essere sulla carta proprio non si vede.
Dinamo Sassari
Jamal Jones 6: due triple nei suoi 11 minuti in campo che fanno salire il bilancio totale a 8 punti, ma anche 5 falli di cui un paio abbastanza ingenui ed evitabili.
Gerald Robinson 6+: in cabina di regìa si fa nettamente preferire Chris Dowe, mentre l’ex Virtus Roma fatica ad entrare totalmente in partita e chiude con 5 punti e 4 assist in 22 minuti.
Chris Dowe 8,5: in doppia cifra per punti segnati nel solo ultimo quarto. Di fatto è lui che prende per mano Sassari negli ultimi 10 minuti leggendo benissimo i drop di Odiase e la difesa bresciana: chiude con 22 punti, 6 rimbalzi e 5 assist. MVP
Filip Kruslin 7,5: il coltellino svizzero della Dinamo che quando vede i colori della Germani si sente sempre ispirato. I suoi 16 punti pesano nell’economia della partita, così come sono importanti i 4 assist.
Giacomo Devecchi NE
Kaspar Treier 5,5: l’unico della Dinamo che non riesce a scaldarsi dalla lunga distanza (1/4) e a lasciare il segno sulla partita. Prestazione tutt’altro che brillante: pazienza…
Massimo Chessa sv
DeShawn Stephens 6,5: con Odiase in teoria sarebbe in svantaggio dal punto di vista fisico. In teoria ma non in pratica: Stephens gioca una partita competente sfruttando la maggiore mobilità rispetto agli avversari e chiude con 7 punti e 4 rimbalzi.
Eimantas Bendzius 7: il killer della Dinamo. Non precisissimo, a dir la verità, al tiro dalla lunga fino al secondo tempo: ma i suoi 7 rimbalzi e le sue 3 triple si fanno sentire nei momenti decisivi: 13+7.
Stefano Gentile 7,5: partita solida da parte del play numero 22, con 3/4 dalla lunga distanza (un paio di conclusioni molto importanti per scavare il solco nel primo quarto) e 5 rimbalzi che male non fanno.
Tommaso Raspino NE
Ousmane Diop 6,5: si fa sentire sotto canestro con 3 rimbalzi e 3 stoppate assestate agli avversari, avendo anche una buona efficienza difensiva. Occhio alle 5 palle perse però…