Back to back casalingo per Geas che dopo la facile vittoria di 7 giorni fa contro la sempre più pericolante Brixia ospita una squadra pericolosa e ostica come San Martino Di Lupari.
Pericolosa perché è una squadra incostante, non sai mai cosa aspettarti e mi immagino lo staff Geas durante la settimana nel preparare la partita, si saranno chieste cento volte quale versione delle ragazze in giallonero sarebbe venuta in Lombardia.
Quelle che hanno fatto tremare Schio oppure quelle senza nerbo che hanno perso in casa contro una squadra in difficoltà come Lucca? Ecco, nei primi 12 minuti tutti avrebbero risposto la prima con le giallonere in palla e fornite di bastoni da infilare nelle ruote rossonere.
Poi, nel secondo quarto, il crollo improvviso con un mega parziale generato da una buona difesa e dai punti facili derivanti da quest’ultima.
Geas, che sul massimo vantaggio di 25 punti pensava di controllare la gara in modo tranquillo, deve subire una reazione d’orgoglio delle venete che ha messo un po’ di pepe sul finale di gara anche se il risultato non è mai stato in discussione.
Buona vittoria per le ragazze di Zanotti che finalmente al completo, sfruttano la maggior fisicità sotto canestro delle varie Moore e Begic, hanno un ottimo impatto da Bestagno e si possono permettere di far rifiatare le giocatrici di punta senza perdere troppo in qualità.
Certo devono le percentuali da tre devono crescere come anche quelle dalla lunetta se le rossonere vorranno allungare la striscia di vittorie; intanto questi due sono punti importanti per mantenere la quinta posizione con Sassari nel mirino davanti e Campobasso e soprattutto Ragusa nello specchietto retrovisore.
San Martino invece incappa in un altra sconfitta, non dico indolore ma comunque abbastanza preventivata. Quindi testa alle prossime perché la lotta per l’ingresso dei playoff non è affatto decisa con Crema in risalita e Faenza con Moncalieri ancora in corsa.
IL TABELLINO: Geas Sesto San Giovanni – Fila San Martino di Lupari 74 – 55
LE PAGELLE
Milazzo 6: per lunghi tratti è l’anima dell’attacco delle Lupe, e non è una novità. Certo è il bersaglio n.1 della difesa Geas che prima con Panzera e poi a turno con le altre esterne l’hanno prosciugata di energie. E nel finale, classica reazione isterica di chi ha finito le energie.
Pastrello 6: parte bene ma poi contro Gorini ed Holmes non riesce a far valere la sua fisicità. Torna protagonista nel finale con una tripla ma da lei ci aspettiamo di più. Molto di più.
Ianezic 5: 10 minuti, 5 errori al tiro. Male, perché erano quasi tutti tiri da prendere, li avrebbe dovuti segnare almeno la metà
Washington 6,5: primo tempo non troppo bene, aumenta i giri del motore nella ripresa ed è l’anima della piccola rimonta dell’ultimo quarto.
Guarise sv: 3 minuti e mezzo non indimenticabili
Verona M. 6: da Begic e Trucco prende 20 cm o giù di lì, ma non va mai sotto. Grinta da vendere, reattiva e sveglia su rimbalzi e palle vaganti, peccato gli escano tutte le triple tentate
Kacmarczyk 4: 32 minuti, 2 punti, 3 rimbalzi e 3 tiri tentati di cui uno da dietro l’arco. Moore la disintegra sui roll ma anche a rimbalzo
Dedic 4,5: anche lei imprecisa al tiro fa mancare punti importanti. Ed anche lei subisce troppo Begic, ma meno della sua collega di reparto
Russo 5,5: l’impressione è che sia ancora lontana parente della splendida giocatrice ante infortunio. Ha qualche sprazzo ma alla fine è poco utile.
GORINI 7,5: dimmi che stai dominando senza dirmi che stai dominando. Gaia Gorini. Prova sontuosa, l’ennesima, che certifica che ormai ha le chiavi della squadra ben salde in mano. Quando vuole mettere punti aziona il suo arresto e tiro, quando vuole trova le lunghe sul pick and roll con cioccolatini e con pasticcini invece trova le tiratrici dietro l’arco. Da nazionale.
HOLMES 6: parte sbagliando tanti tiri ma non si abbatte e nella ripresa porta il suo mattone per la vittoria. Peccato l’episodio finale con Milazzo, certo si è presa un tecnico non si sa perché povera, vittima dei fischi in automatico con il manuale del buon arbitro in testa ma buonsenso lasciato a casa.
PANZERA 6,5: primi minuti in cui segna, difende su Milazzo, devia una mezza dozzina di palle..poi si infortuna e perde il ritmo, quando ritorna la magia è finita e torna l’Ilaria di sempre in una delle sue versioni non certo le più scintillanti
TRUCCO 5: bene a rimbalzo ma non fa mai pagare a Verona i suoi cm in meno, e non riesce ad incidere come il suo talento imporrebbe. Deve sbloccarsi.
BEGIC 6,5: inizio difficoltoso con Verona alle calcagna e lei che al posto di portarla in area esce sparando senza successo da fuori. Poi pian piano entra in partita agevolata anche dai passaggi delle esterne che la mandano a canestro facendole segnare punti facili. Non gioca la sua miglior partita, ma comunque fattura 18 e 13….
MOORE 7,5: ennesima dimostrazione che contro avversarie più piccole o meno fisiche è devastante. Ora arriva Kaba, in netta crescita e più atleta ma soprattutto la corazzata Virtus con Rupert e Parker. Vediamo che tipo di partite farà.
BESTAGNO 7: causa infortunio di Panzera entra in campo e si appiccica ora a Milazzo ed ora (più spesso) a Washington. Nella ripresa riesce anche a scrollarsi di dosso quella timidezza offensiva che a mio parere la limita molto, impedendogli ad esempio di battere in palleggio le avversarie sfruttando le sue gambe e concludere al ferro. Un bel plus per coach Zanotti
DOTTO 5,5: poco brillante atleticamente, e quando non lo è fa fatica a cambiare il ritmo alla partita. Ma l’importante è esserlo tra qualche tempo, con le Final 8 e i playoff subito di seguito….
ARTURI sv: pochi minuti alla fine
TAVA sv: un solo minutino per lei
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
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