Villorba (TV), 18 dicembre 2022 – Davanti ai 3522 spettatori del PalaVerde la NutriBullet Treviso Basket trova la vittoria scaccia-crisi battendo l’Happy Casa Brindisi 75-68.
E’ la terza vittoria in campionato per Treviso – 3/8 di record – che torna ai due punti dopo 4 sconfitte di fila (ultima vittoria risaliva allo scorso 5 novembre contro Brescia), mentre Brindisi è costretta alla sconfitta dopo due vittorie consecutive su Venezia e Trieste – 5/6 di record.
Che dire… contro un’Happy Casa Brindisi arrivata nella Marca praticamente in emergenza – senza Andrea Mezzanotte (colpito da virus influenzale nel corso della settimana), Junior Etou e il lungodegente D’Angelo Harrison – Treviso ha saputo conquistare due punti preziosissimi rilanciandosi per la corsa salvezza dopo una settimana di rumors e polemiche legate a mercato, con indiziato principale il DS Andrea Gracis, accesi dalla sconfitta nel derby con Verona di domenica scorsa.
Una vittoria da brividi veri quella al PalaVerde, con la NutriBullet che ha condotto per lunghi tratti di partita (massimo vantaggio, 48-35 al 23′, +13) e ha subito la rimonta dei pugliesi – tentativo iniziato stranamente e paradossalmente nel momento in cui Nick Perkins è stato espulso dal trio arbitrale per somma di antisportivo e tecnico – che si sono portati al -1 a 45″4 dalla fine. Ci ha pensato l’ex tanto criticato Adrian Banks alla fine a decidere la vittoria, di ossigeno puro, con Treviso a offrire una buona prova di squadra trovando risposte anche – ma soprattutto – da Derek Cooke Jr., il pivot tanto discusso in settimana che alla fine è stato l’MVP della partita, 14 e 11 rimbalzi per 25 di valutazione e una prova di tutta generosità sui due lati del campo come Paulius Sorokas, a eccezion fatta per Mikael Jantunen.
Da segnalare i 14 rimbalzi offensivi di Treviso andata in campo con energia e voglia di sporcarsi le mani. Da dimenticare, al contrario, i numeri oltre l’arco per entrambe le formazioni (4/27 Nutribullet e 3/20 Happy Casa).
NutriBullet Treviso Basket vs Happy Casa Brindisi 75-68
Parziali: 16-19; 24-10; 16-19; 19-20.
Progressione: 16-19; 40-29; 56-48; 75-68.
Pagelle
Adrian Banks 6,5: fatica notevolmente ad accendersi e prendere ritmo nel primo tempo, non riesce a centrare il bersaglio dai 6,75 (0/5) che avrebbero significato una vittoria più comoda. Alla fine però è suo il canestro del +3 e sua la coppia di liberi della vittoria.
Ike Iroegbu 6,5: va certamente a strappi, produce buone entrate al ferro anche se le % al tiro non gli vengono sicuramente in aiuto.
Alvise Sarto NE
Alessandro Zanelli 6,5: ci mette la solita grinta da capitano, senza paura in certi frangenti di gara. L’1/5 dall’arco non gli da certamente credito.
Mikk Jurkatamm 5: mette a segno un bel gioco da tre punti a inizio gara, poi commette antisportivo e problemi difensivi che lo spediscono in panchina, solo 9′ giocati.
Enrico Vettori NE
Paulius Sorokas 7: il lituano si rende prezioso davanti e dietro a forza di sportellate, come tanti altri suoi compagni fatica dai 6,75, ma cattura 10 rimbalzi e smista 5 assist.
Leonardo Faggian 6,5: il classe 2004 di scuola TVB lascia bene il segno nel corso del match con personalità, il suo canestro del 64-56 pesa tanto per allontanare l’Happy Casa in un momento molto particolare del match. Faccia tosta e partita solida.
Derek Cooke 7,5: se ne è parlato tanto di lui nell’ultima settimana per essere il possibile partente, che gioca un match praticamente da MVP del match; pianta già una super schiacciata per il 10-8 iniziale, poi ci mette anche giochi di prestigio portando fatturato alla sua squadra, ci mette anche il corpo difensivamente e aiuta degnamente a rimbalzo e in quelle faccende non facenti parte delle statistiche come un tap-out preziosissimo. Ci sono sicuramente degli up&down nell’incontro, ma per quello che si è visto sinora in stagione è tutto oro colato la prestazione di stasera: 25 di valutazione, 14 e 11 rimbalzi, what else?
Mikael Jantunen 5: ormai il posto in quintetto base l’ha perso, ok, segna il canestro a fil di sirena del 1° periodo, ma poi è una serie di difficoltà tra le due metà campo che non lascia il segno.
Michal Sokolowski 5,5: il polacco si sblocca con la tripla del 25-23, poi non si prende più tiri. Sembra fuori condizione, gioca con difficoltà.
Alessandro Simioni SV
Jason Burnell 6,5: cerca di farsi valere contro i lunghi avversari, gioca tanto di gregariato, suo il canestro del 66-62 a 2’40” che continuava a tenere vive le speranze pugliesi.
Marcquise Reed 6,5: i falli lo penalizzano troppo nel primo tempo, poi è una ripresa di notevoli folate offensive tentando di tenere in vita Brindisi anche con l’uscita di Perkins, suo il canestro in entrata del -1 a 45″4 dallo scadere.
Pietro Basta NE
Ky Bowman 6,5: difensivamente mostra delle pieghe su cui Treviso sa approfittare, davanti prova a essere uno degli ultimi a gettare la spugna, tra cui un gioco da quattro punti, per il -3 a 1’13” dalla fine, invano. Purtroppo per Brindisi sbaglia la tripla del possibile Overtime a 8″ scarsi dalla fine.
Angelo Maria Castellitto NE
Stefano Manfredi NE
Bruno Mascolo 6: recuperato in extremis da un forte attacco febbrile raggiunge i compagni solo poche ore prima della palla a due; ha un buona prima parte di gara con buoni personalismi, produce quello che può e sa fare.
Dino Bocevski NE
Joonas Riismaa 5: l’estone ex Pistoia cerca di dare sostanziali aiuti difensivamente, ma tra l’intenzione e l’esecuzione ne passa di acqua sotto i ponti… rivedibile, fa poche cose giuste durante la gara come qualche rimbalzo preso, non punge assolutamente dall’arco.
Jordan Bayehe 5: segna il 12-19, poi? A parte una stoppata su Banks, non fa mai la differenza.
Nick Perkins 5,5: sotto-canestro comincia molto bene piazzando canestri che danno linfa alla sua squadra, poi commette antisportivo nel 2° quarto che lo mandano un po’ fuori giri. Riprende a fare buone cose nel terzo periodo cercando di farsi largo sotto-canestro, ma poi si becca un fallo tecnico per un’esultanza esagerata, venendo quindi espulso. 14 e 6 rimbalzi alla fine, ma troppo nervoso.
Dikembe Dixson 5,5: entra in campo con la giusta aggressività, ma difensivamente fa troppa fatica alla distanza.