Perdere non è mai bello, perdere una partita così tirata, così nervosa, che ad un certo punto era proprio in mano beh…Fa molto, ma molto male.
E’ successo questo alla Wizink Arena di Madrid, dove un Real in crisi e bisognoso della vittoria come dell’ossigeno si scontrava con un Olimpia Milano reduce dall’affannosa trasferta vincente ad Atene, chez Pana.
Le due squadre hanno dato vita a 45 minuti pieni di spunti tecnici e tattici ma non solo, con il passare dei minuti ed anche a causa di alcuni fischi arbitrali si è creata quell’atmosfera da Ok Corral che era da tanto non si vedeva causa restrizioni anti Covid.
Sul piano tecnico-tattico segnalo due cosucce: Milano ha tirato col 49% da due, ha sbagliato 8 liberi ed ha preso 9 rimbalzi in meno. Aver perso ai supplementari è stata un impresa a vedere questi dati.
Poi l’apporto della panchina in una serata dove nei 12 mancavano Shields, Datome e Rodriguez è forse la nota più positiva della serata. Tutti abbiamo scoperto che Alviti in Eurolega non solo ci può stare ma può anche incidere e la stessa cosa vale per Grant. Non è certo un caso che queste prestazioni arrivino grazie a minutaggi abbondanti (26′ minuti l’ex Trieste, 24′ l’ex Knicks) e dopo una serie di buone partite in LBA.
Le loro prestazioni odierne potrebbero venire utili anche più avanti. Come? Beh, adesso Messina di loro si può fidare. E da qui a quando si decideranno campionato e coppe c’è ancora tempo per affinare la forma e i meccanismi perché alla fin della fiera presumiamo che per Hines o Delaney giocare con Alviti sia abbastanza una novità.
Detto questo la parola da usare per commentare al 45° minuto è “peccato”. Peccato perché si poteva vincere, e ad un certo punto l’Olimpia Milano era proprio vicina vicina. Ma al Real gioca un campione assoluto di nome Llull che ha trascinato i tremolanti compagni nel portare a casa due punti fondamentali.
Non tanto per la classifica, in fondo arrivare secondi o terzi non cambia la vita, quanto per aver interrotto una striscia perdente e placato polemiche che a Madrid si sa si innescano già dopo una vittoria non convincente, figurarsi dopo 4 referti gialli in fila.
I Blancos hanno giocato una partita di nervi, specie dopo l’espulsione di Tavares, sfruttando la pessima serata di Delaney, quella non certo positiva di Hines e qualche persa di troppo da parte del comunque positivo Hall.
Ma l’impressione è che nonostante la vittoria qualcosa si sia rotto all’interno dello spogliatoio, sospetti sono alcuni atteggiamenti di giocatori chiave durante le pause o durante i time out.
Se così fosse la stagione potrebbe a breve andare a sud, e già passare nei playoff non sarà facile dato il livello alto di questa Eurolega anche senza le squadre russe.
IL TABELLINO : REAL MADRID – OLIMPIA MILANO 92-88 dts
DIAMO I NUMERI
35 – i minuti in campo di Delaney ma anche, più o meno, il numero di fesserie fatte dall’ex Atlanta Hawks in campo. Va bene mostrare il carattere e la personalità ma avrebbe potuto gestire diversamente tutti i possessi chiave del match. Ad esempio, sull’81-81, a pochi secondi dalla fine, non vi era necessità di sparare da 7 metri…Sarebbe bastato prendersi un fallo in penetrazione, e l’uomo deputato a farlo avrebbe dovuto essere Hall. Comunque c’è anche il lato positivo della storia: ha completamente ciccato una partita che tutto sommato non era per nulla decisiva, quindi speriamo non capiti più e che questa sia di lezione per le prossime situazioni simili. A breve arriveranno le gare da dentro o fuori…
134 – i secondi spesi sul parquet da Tommy Baldasso. Su Messina si possono dire tante cose ma non che non premi i giocatori se mostrano di rendere. Vero che con il Chacho probabilmente l’ex Virtus Roma sarebbe rimasto fisso in panca ma questi secondi in campo se li è guadagnati nelle partite precedenti. E siamo sicuri che tra qualche decennio questa serata sarà oggetto di un probabile racconto ai figli dei suoi figli…
2 – i punti messi a segno da Rudy Fernandez, ma anche il numero dei suoi estimatori dalle nostre parti. Stasera a dire il vero non ha commesso né gesti inconsulti né qualche sua proverbiale scenata o simulazione ed anzi è stato costretto ad uscire dal campo per un infortunio al polso. Ovvio che tutti hanno pensato in quel momento a Shields, fuori da mesi per una frattura al polso causata dal numero 5 spagnolo. Il karma è una cosa seria……
8 – come i punti ma anche e soprattutto il voto di Davide Alviti. Alzi la mano chi si sarebbe aspettato una crescita così impetuosa da parte di questo giocatore che fino a poco tempo fa sembrava un pulcino bagnato in fondo alla panca (ed alle rotazioni) di Messina. Chissà cosa gli è scattato, se è scattato qualcosa. Intanto gli facciamo i complimenti con la speranza che migliori ancora e sia ancora più cattivo e deciso. Peccato per quell’ultima azione dopo l’assist di Mitoglou che l’avrebbe portato allo status di eroe…Comunque sia ora Messina si trova tra le mani una carta in più da giocare in certe partite, sempre che riesca a portarlo nei 12 una volta rientrati Shields e Datome. Secondo me a breve il buon Ettore indirà una petizione per allargare a 15 i posti a referto…
0 – i minuti in campo di Ben Bentil. Scelta che non mi trova d’accordo, specie ripensando al Mitoglou senza gambe del primo tempo. Contro Yabusele avrebbe potuto dare qualche minuto di intensità, non dimentichiamo le sue ottime partite appena arrivato: l’impressione però è che col tempo abbia perso la fiducia dello staff e stia giocando sempre meno. Intanto iniziano le voci di mercato per l’anno prossimo, si sussurra che Milano sia orientata a sostituire l’ex Pana andando a cercare nientepopodimeno che Brandon Davies. Un rumors che potrebbe e dovrebbe far passare in fretta la delusione per questa sconfitta perché solo immaginarlo nel sistema difensivo di Messina dovrebbe mandare in sollucchero i tifosi…..
SALA STAMPA
Ettore Messina
“I mei complimenti a Coach Laso e al Real Madrid. Alla fine hanno meritato di vincere e soprattutto hanno avuto un finale di partita straordinario di Sergio Llull.
Ha giocato come Llull sa fare, si è preso le sue responsabilità, ha guidato la squadra, ha confermato una volta di più di essere un campione. Noi abbiamo giocato nel complesso bene ma ci sono mancati gli ultimi tre o quattro minuti, soprattutto non abbiamo avuto la pazienza che avevamo avuto nel resto della partita.
Ci sono stati tiri affrettati, abbiamo sbagliato dei tiri liberi e perso qualche pallone.. La sensazione è che l’abbiamo un po’ buttata via. Ma dobbiamo voltare pagina e prepararci alla prossima”.