Sassari, 7 marzo 2022 – Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano.
In realtà i giri non son stati tanto immensi, anzi son durati solamente 10 mesi, ma alla fine Miro Bilan è tornato alla Dinamo Sassari.
Il centrone croato fino a due giorni fa era un giocatore degli ucraini del Prometey, rivali proprio dei sardi in questa stagione di BCL contro cui hanno vinto tra andata e ritorno eliminandoli, fino all’annuncio da parte del presidente della società, Volodymyr Dubynskyi, di sciogliere la squadra per finanziare esclusivamente la difesa del proprio paese, invaso dall’esercito russo.
A causa di questi improvvisi sviluppi, si è creata un’opportunità di mercato che la Dinamo non si è lasciata sfuggire, come confermano le parole rilasciate dal GM Federico Pasquini:
“Stavamo bene così, non stavamo cercando nel mercato. Poi questa situazione drammatica che si è sviluppata in Ucraina è diventata un’opportunità e una chiamata era doveroso farla. Nel momento in cui abbiamo capito di poter essere competitivi, che c’era la voglia di Bilan di tornare per quello che Sassari rappresenta per lui e per la sua famiglia, c’è stata un’accelerata e l’abbiamo portato a casa.
Quando sei soddisfatto della tua squadra che sta crescendo, davanti alla possibilità di prendere un giocatore come lui, sai che è un miglioramento importante e non ti puoi tirare indietro. Parliamo di un ragazzo d’oro oltre che di un giocatore di grandissimo livello, che ha legami importanti con diversi giocatori, anche con David Logan che ha giocato con lui a Strasburgo. Speriamo che il feeling dentro il campo si trovi velocemente, calcolando che siamo già a marzo e non c’è tanto tempo per trovare una quadra.”
Bilan stava confezionando l’ennesima grande stagione della sua carriera, con il Prometey infatti aveva un ruolino di 37 vittorie su 42 partite giocate, tra campionato e BCL, coppa in cui gli ucraini erano ancora in corsa, fino all’autoesclusione degli ultimi giorni. Proprio nella coppa regina FIBA, SuperMiro ha confezionato la seconda miglior prestazione di sempre nella giovane competizione, con 38 punti 16/20 al tiro, 10 rimbalzi e 46 di valutazione nella vittoria del Prometey contro Ostenda.
Il lungo di Sebenico, grazie ai suoi notevoli numeri stagionali, ha avuto numerosi GM davanti alla sua porta nelle ultime ore, rifiutando anche importanti offerte, perlopiù della Spagna, scegliendo invece uno scoglio sicuro e familiare su cui attraccare e concludere questa stagione, quell’isola che l’ha visto issarsi a protagonista indiscusso nei due anni biancoblu dal 2019 al 2021.
In maglia Dinamo ha collezionato 93 partite ufficiali, di cui 65 in campionato con oltre 1000 punti segnati (carrer high di 29 punti il 15 novembre 2020 nella sconfitta contro Brindisi), mettendo in bacheca la Supercoppa vinta nel 2019 a Bari. L’impatto che ha avuto sulla squadra e su tutta la LBA è stato devastante, grazie alla sua tecnica sopraffina nel pitturato e alle sue doti da passatore atipico, che hanno fatto le fortune di giocatori come Dwayne Evans, Dyshawn Pierre e Eimantas Bendzius liberi di tirare nelle migliori condizioni possibili.
Ora la Dinamo e Piero Bucchi avranno l’obbligo di far ruotare i sette stranieri del roster, costringendo ogni volta uno a sedersi in borghese e vedere i propri compagni giocare. Il maggior indiziato sembrerebbe essere il centro Christian Mekowulu, in netta ripresa, specialmente nell’ultimo turno vinto a Trento, rispetto ai lunghi mesi di assoluta involuzione tecnica e caratteriale. Un’altra idea potrebbe essere quella di far riposare una delle guardie straniere, Kruslin magari, per poter sfoderare la batteria di lunghi al completo, schierando così quintetti atipici più alti e variando ancor di più il playbook offensivo.
Giovanni Olmeo