Bari, 22 settembre 2019 – La Dinamo Sassari si prende una meritata e sudata rivincita vs l’Umana Reyer Venezia, nella finale di Supercoppa 2019 e porta in Sardegna il primo trofeo della stagione battendo gli avversari all’OT per 83-80. Una gara emozionante, decisa proprio nei possessi finali del supplementare, dopo quello di ieri vincente vs la Vanoli Cremona nella semifinale.
Dicevamo di una gara emozionante, vissuta sulle montagne russe perchè anche oggi l’Umana Reyer, encomiabile dal punto di vista agonistico, è partita con l’handicap riuscendo però a rimontare ancora una volta da -20 dopo la gara di ieri vinta vs Brindisi. Da rimarcare poi che i campioni d’Italia han dovuto giocare di fatto senza l’MVP del match di ieri, Austin Daye, espulso alla fine quasi del primo periodo a causa di un tecnico sanzionatogli per flopping sommato al precedente antisportivo. Nonostante tutto la Reyer Venezia è riuscita a restare nel match grazie alla sua ottima difesa, marchio di fabbrica del team di Walter De Raffaele, trascinando al supplementare il Banco di Sardegna ma è Sassari, alla fine, ad aggiudicarsi la Supercoppa 2019 per 83-80. Una Sassari che ha avuto un Michele Vitali decisivo con due triple messe dentro nelle fasi cruciali del match, dopo ben 5 errori dalla lunga. Ottimo Curtis Jerrels per Sassari con 19 p.ti ma, dall’altro lato del campo, gli 11 p.ti di Ariel Filloy nel quarto periodo dopo tre quarti di gara poco lucidi.
Onore comunque a Sassari che vince così la sua seconda Supercoppa dopo la prima vinta nel 2014, l’anno dello storico triplete per i sardi.
Primo periodo, quintetto inedito per gli orogranata (De Nicolao, Tonut, Bramos, Watt e Vidmar), che partono bene con i liberi di Tonut e l’assist di Watt per Vidmar (2-4 all’1’30”). L’attacco veneziano, in una partita intensa sul piano fisico e dai ritmi bassi, però si inceppa, con Sassari che, per di più inizia a correre e allunga sul 12-4 subito dopo metà quarto, con pronto time out di coach De Raffaele. L’Umana Reyer continua a sbagliare dall’arco e il Banco di Sardegna cresce anche a rimbalzo offensivo, toccando il 16-4 prima che Chappell torni a muovere il punteggio orogranata dopo 7’ senza punti. Subito dopo, però, Daye viene espulso per un tecnico per flopping dopo un precedente antisportivo. Il finale di quarto è comunque veneziano, con Vidmar che trova il gioco da tre punti del 20-11, poi Magro chiude il primo periodo sul 22-11.
Secondo periodo, alzando il livello difensivo e costringendo l’attacco sardo a perdere diversi palloni, l’Umana Reyer torna sotto la doppia cifra di ritardo (25-16) al 14’ con il primo canestro da 3 della partita (di Chappell) al dodicesimo tentativo. Coach De Raffaele alterna quintetti piccoli e alti, propone anche la zona, non consentendo a Sassari di allungare. Dal 28-18 di metà quarto, l’attacco orogranata torna a produrre poco e, trascinata da un Jerrells scatenato (17 punti con 4/4 da 3 nel primo tempo), Sassari così ritocca il massimo margine, fino al 41-22 del 19’30”, con Cerella che trova infine il canestro del 41-24 all’intervallo lungo.
Terzo periodo, il secondo tempo si apre con la tripla di Spissu del 44-24, ma l’Umana Reyer non si demoralizza, alza l’intensità difensiva e a poco a poco inizia a trovarsi anche in attacco. Dopo il bel tap-in di Bramos, Tonut, lo stesso capitano e Watt firmano un parziale di 10-1 per il 45-34 al 24’30”. Mclean torna a segnare per Sassari, ma l’inerzia resta orogranata ed è 47-40 al 27’ con il secondo time out chiamato dalla panchina sassarese. Chappell è scatenato e trascina con le sue triple l’Umana Reyer fino al 53-48 a 44” dalla fine del quarto, anche se il Banco di Sardegna gestisce meglio il finale e ritrova la doppia cifra di vantaggio proprio sulla sirena con il gioco da tre punti di Evans del 58-48.
Quarto periodo, Filloy, con cinque di fila, apre l’ultimo quarto, poi Chappell riporta l’Umana Reyer a un solo possesso (58-55) al 32’, con Bramos che fallisce la tripla del pareggio e Evans sblocca Sassari nel quarto al 33’, con time out veneziano sul 60-55. Si riparte con tre liberi di Filloy ed è Watt, giusto a metà quarto, a impattare a quota 60. Si sbaglia molto su entrambi i lati del campo, con la panchina veneziana che chiama time out sul 64-60 al 37’. Bramos torna a muovere il punteggio orogranata dopo 3’ con il gioco da tre punti del 64-63 (con quinto fallo di Spissu). Gentile e Bramos si rispondono da 3 (67-66 al 38’30”). Stone recupera in tuffo un pallone e Filloy lo trasforma nella tripla del sorpasso a -44” (67-69), poi Mclean pareggia in tap-in a -30”. L’ultimo tiro è di Filloy, con un contatto al limite non fischiato: non va, ed è supplementare sul 69-69.
Supplementare, la fatica si vede in avvio di overtime, perché ci vogliono quasi 2’ per vedere un canestro: è la tripla dall’angolo di Bramos (69-72), che subito dopo esce per 5 falli. Dopo i liberi di Pierre, Vidmar ritrova il +3, così come Chappell con il gioco da tre punti al 43’ (74-77). Trascinata da Mclean, Sassari però impatta dalla lunetta a quota 78 a -1’19” e poi sorpassa con la tripla di Vitali a -43” (81-78). Dopo il time out orogranata, Watt firma il -1 (81-80 a -28”), poi Jerrells accelera e sbaglia, ma Stone, sbilanciato da Gentile, perde palla cadendo a terra e Chappell è costretto al fallo sistematico su Pierre: 2/2 dalla lunetta a -5”, con l’Umana Reyer che prova a correre il campo, ma Jerrells sporca l’ultimo passaggio e finisce 83-80.
Sala Stampa
Walter De Raffaele
Banco di Sardegna Sassari – Umana Reyer Venezia 83-80
Parziali: 22-11; 41-24; 58-48; 69-69