Dopo la conquista delle rispettive Coppe nazionali Olimpia Milano ed Olympiakos si ritrovano ad Atene per ripartire in Eurolega per l’ultimo tratto di questa lunghissima Regular Season.
I milanesi tentano, dopo la vittoria casalinga contro Baskonia, di proseguire nella loro striscia vincente in trasferta giunta a quota 5 mentre i greci, diretti inseguitori in classifica, sperano di accorciare le distanze dai milanesi.
Si avvererà la seconda di quelle che ho scritto, dopo una partita certamente non bella ma molto fisica ed intensa. D’altra parte con l’Olimpia Milano di questi tempi è così, se vuoi batterla deve reggere l’urto della sua difesa e limitarne l’attacco.
Non tanto come punti segnati che sono diretta espressione del ritmo voluto da Messina, ma cercando di non farli prendere vantaggi sui pick’n’roll o sui penetra e scarica che i biancorossi sono poi bravissimi a tramutarli in triple piedi per terra che spesso fanno muovere di tre caselle il punteggio.
Il 3/19 finale è piuttosto esplicativo del concetto di cui sopra ed unito ai 36 liberi tirati dai greci contro gli 11 di Milano (sorvolo sull’arbitraggio per una volta data la provenienza di 2/3 della terna), sono la fotografia del perché la squadra di Messina sta tornando a casa con il referto giallo.
Dopo una stagione fin qui condotta al top in ogni competizione non è che si possa muovere troppe critiche allo staff ed alla squadra milanese, però a me personalmente questa sfida ha lasciato un pelo di perplessità. Soprattutto per l’incapacità di variare lo spartito, di cambiare ritmo, di mischiare le carte in tavola.
L’Oly è forse la squadra che per approccio difensivo più somiglia all’Olimpia Milano e quest’ultima ne soffre la fisicità e la pressione sulla palla: senza tirare in ballo la gara di andata quando ai greci è entrato di tutto, rimane proprio la sensazione che sia una squadra che si accoppi benissimo (o malissimo, dipende dai punti di vista) con Delaney e compagni.
Ciò detto forse sarebbe stato il caso di accettare anche ritmi più alti per stanare e far correre Fall ad esempio, per cercare di trovare qualche tripla in transizione, ma anche per levarsi di dosso un pò di chili di pressione difensiva pireota.
E forse sarebbe stato meglio portare Kell tra i 12 e non Grant, che sebbene conosca il campionato greco ha dimostrato il perché faccia fatica in Eurolega subendo tanto la pressione e non avendo nelle corde un 1vs1 efficace che non sia la penetrazione.
L’ex varesino invece, essendo un attaccante, avrebbe forse potuto dare una mano nel momento di siccità e avrebbe potuto mettere sul piatto anche molta più fisicità, sia rispetto a Grant ma anche rispetto a Daniels. Come dice il saggio però, coi se e con i ma…
IL TABELLINO: OLYMPIAKOS PIREO – OLIMPIA MILANO 67 – 58
DIAMO I NUMERI
218 – ufficialmente, i cm di altezza di Moustapha Fall. Quando da queste colonne insistiamo a scrivere che al roster milanese manca un centro di grossa taglia per fronteggiare i Tavares di stanza in Eurolega pensiamo proprio a lui. Poteva essere ingaggiato l’estate scorsa con un esborso non eccessivo ed avrebbe garantito qualità che gli altri centri milanesi non hanno, come si è potuto vedere. Visto il rendimento che sta tenendo, e visti i margini di miglioramento che ancora ha credo che vederlo dalle nostre parti rimarrà un sogno. E tentare di scovare altri giocatori come lui in giro per il mondo?
321 – i secondi in campo di Printezis, classe 1985. Il tempo passa per tutti, e per uno dei giocatori più impattanti degli ultimi 20 anni è forse giunto il momento di appendere le scarpe al chiodo. Con Spanoulis hanno segnato un epoca e la sua Petatkari verrà ricordata nei secoli nei secoli, come il suo tiro vincente nella finale contro il favorito CSKA del 2012. Come tanti big greci chiuderà la carriera senza mai aver indossato altre maglie, a me sarebbe piaciuto vederlo in Italia e chissà che il buon Giorgios non voglia sorprenderci chiudendo la carriera qui da noi, alla Luis Scola…
12 – i minuti in campo di Daniels con il suo boxscore pieno di zeri e sinistramente somigliante a quello della semifinale di coppa contro Brescia. Ormai l’abbiamo capito: Troy fondamentalmente tira e basta ma va messo nelle condizioni di…Contro certe difese e certi giocatori sarebbe bene che Messina tenga in considerazione anche Kell soprattutto adesso che Datome sta fornendo buone prestazioni grazie ad una condizione fisica molto migliore.
8 – invece continuano a sembrarmi pochi, partita dopo partita, i minuti concessi a Ben Bentil che nonostante buone prestazioni offerte non riesce a guadagnare spazio. Anche oggi molto aggressivo a rimbalzo, avrebbe potuto togliere qualche minuti a Melli ed entrare in partita più facilmente. Peccato per quella tripla sbagliata dall’angolo che avrebbe potuto cambiare non soltanto la sua partita, ma anche quella della squadra…
16 – arrotondati per eccesso (lieve) i punti di media di Mckissic nell’annata trascorsa a Pesaro qualche anno fa. Oggi ne ha fatti 14, risultando l’Mvp del match (Sloukas mi perdonerà). Una chiara dimostrazione che i giocatori vanno fatti crescere ed aspettati, se hanno qualità (morali e tecniche) prima o poi ripagano gli investimenti. Troppo spesso in Italia ce ne dimentichiamo e per risparmiare spiccioli sugli ingaggi le squadre continuano a cambiare in continuazione stranieri non solo a fine stagione ma anche a stagione in corso. Sbagliando…
SALA STAMPA
Ettore Messina
“È stata una partita dura per entrambe le squadre, sicuramente non bella da vedere. Quando perdi 17 palle perse e l’avversario tira 34 tiri liberi contro 11. Questa combinazione può generare solo disastri.
Ovviamente quando dico che non è stata una bella partita non mi riferisco a Sloukas. che nel periodo conclusivo è stato decisivo. Lui è stato il miglior giocatore in campo e ha dato la vittoria alla sua squadra con una serie di possessi in cui quando non ha segnato ha dato via un assist.
Faccio i complimenti all’Olympiacos e a Coach Bartzokas per la vittoria, sicuramente meritata. Voglio infine rivolgere la mia solidarietà all’arbitro Borys Rhyzyk. Non posso neanche andare vicino ad immaginare cosa stia passando in questi momenti e posso solo esprimere la mia ammirazione per come sia riuscito lo stesso a dirigere stasera una partita di basket”.
Cristiano Garbin
@garbo75