Bologna, 19 dicembre 2021 – Derby vero e tirato fino alla fine quello giocato alla Segafredo Arena, sicuramente non spettacolare, con errori banali da ambo le parti, ma che ha tenuto col fiato sospeso tutti gli spettatori fino alla fine.
Entrambe le squadre erano reduci da una vittoria durante l’ultimo turno di campionato: quella di Cremona per la Segafredo e quella interna, roboante ed importantissima al Paladozza contro la Allianz, per la Kigili.
Dopo un inizio di marco bianconera Antimo Martino chiamo il suo primo time out dopo neanche due minuti, e da quel momento anche la Fortitudo entra in campo e grazie al terzetto Durham Feldeine Groselle riesce a chiudere il primo parziale in vantaggio di 1 punto.
L’equilibrio è il leitmotiv della partita fino alla seconda metà del terzo quarto, quando Pietro Aradori porta al massimo vantaggio la Kigili segnando la bomba del 43-51, a questo punto entra in scena la classe operaia virtussina, nella fattispecie Michele Ruzzier e Ty-Shon Alexander che prendono per mano la squadra e la portano a chiudere il terzo parziale sul +2.
L’ ultimo quarto è giocato sempre sul filo dell’equilibrio, con Sergio Scariolo che vista la scarsa vena del solito incostante Alibegovic, e l’ennesimo infortunio di Jakarr Sampson, è costretto a giocare coi 4 piccoli, mentre Antimo Martino si aggrappa alla mano sempre educata del solito Cagnaccio per rimanere a contatto. Il finale è convulso e crudele per la Fortitudo, che con Durham e Groselle colleziona un 1/7 ai tiri liberi che in sostanza costa la partita, anche perché, nonostante la serataccia, dall’altra parte ti scontri con un giocatore come Teodosic che mette la bomba del 74-70, anche se i giocatori della F scudata possono recriminare sul seguente fallo del 44 bianconero che manda in lunetta Groselle, ma che doveva essere sanzionato come antisportivo.
Per la Virtus era importante vincere, non il come, anche perché ora la aspettano due partite importantissime: quella di mercoledì a Gran Canaria in 7Days Eurocup e quella del Forum di domenica prossima, che, grazie alla vittoria di Trieste contro l’ Olimpia, potrebbe valere il primo posto in classifica.
Se la vittoria di lunedì contro l’ Allianz poteva essere un episodio la partita di questa sera dimostra che la Fortitudo è sulla strada giusta per tirarsi fuori dai guai, il ritorno di coach Antimo Martino ed i nuovi innesti hanno dato finalmente un senso a questo roste, che con i rientri degli infortunati non potrà che migliorare ancora.
Solita nota polemica: si è sempre detto che il basket è sport difficilissimo da arbitrare perché giocato da atleti incredibili e velocissimi e prendere una decisione in una frazione di secondo è molto complicato, verissimo, ma se poi usi l’istant replay e non ti accorgi che il fallo di Teodosic su Groselle è antisportivo in tutte le latitudini, allora abbiamo un problema, anche molto serio.
Sala Stampa
Le parole di Antimo Martino, Sergio Scariolo e Michele Ruzzier a commento del derby
Virtus Segafredo Bologna vs Fortitudo Kigili Bologna 76-70
Parziali: 19-20; 19-15; 19-20; 19-15
Amedeo Tessitori 5,5: gioca un discreto primo tempo, ma nella ripresa si impalla e soprattutto fa fatica nelle chiusure.
Marco Belinelli 7: non è una gran serata di tiro, nel secondo tempo se ne accorge e si mette anche al servizio dei compagni, servendo 4 preziosissimi assist.
Alessandro Pajola 5,5: inizia bene, ma poi esce piano piano dalla partita, complici i falli ed una condizione che latita ancora.
Amar Alibegovic 5: non è giornata e si nota subito. Dopo le ultime due grandi prestazioni gioca neanche 16 minuti, e soprattutto costringe ad un altro super minutaggio Kyle Weems, quando imparerà a non saltare ad ogni minima finta di sopracciglio sarà sempre troppo tardi.
Michele Ruzzier 7,5: entra in campo nel momento più difficile della partita e prende in mano la squadra portandola fuori dalle secche con personalità, la sua serietà è stata premiata.
Mouhammadou Jaiteh 7: è grosso, si fa sentire, e soprattutto stasera fa 2/2 ai liberi nel momento più importante della gare
Ty-Shon Alexander 7,5: vale lo stesso discorso fatto per Ruzzier, con l’aggiunta che mette il canestro più importante della partita, riportando la squadra sul -5 dopo il massimo svantaggio.
Jakarr Sampson 6,5: finchè è stato in campo è stato il lungo più indigesto agli avversari, poi l’ennesimo infortunio, da valutare nei prossimi giorni, lo ha tolto dal match.
Kyle Weems 6,5: non benissimo al tiro, è vero, poi uno legge nelle pieghe della partita e nota 14 rimbalzi…Obbligato a giocare troppi minuti da 4 risponde da par suo.
Milos Teodosic 6: senza la bomba del +4 sarebbe stato da 4,5, ma quando mette il canestro che decide la partita come fai a non dargli la sufficienza ?
Jon Axel Gudmundsson 5: se il gioco non si chiamasse pallacanestro non sarebbe un brutto atleta…
Pietro Aradori 7,5: è l’ultimo ad arrendersi, tiene in partita la sua squadra segnando 9 punti su 15 totali nell’ ultimo quarto: losing effort se ne esiste uno.
Jabril Durham 6: da quando è arrivato la Kigili è tornata ad essere una squadra di basket, fa un ottimo primo tempo, ma nel finale ha i 2 errori dalla lunetta che pesano come macigni.
Gabriele Procida 5,5: gioca solo 7 minuti, ma a parte una stoppata clamorosa non dà molte ragioni a Martino per tenerlo in campo.
Robin Benzing 4: 0/6 da 3 punti, per un giocatore che dovrebbe avere nel tiro da 3 la propria arma principale…
James Feldeine 7: è un tiratore, e si vede, non ha ancora le gambe per andare dentro l’area, ma è un innesto importantissimo.
Vassilis Chararampopulos 4: sbaglia tutto lo sbagliabile, uno 0/5 da 3 punti piedi per terra che grida vendetta, se la Reyer lo ha lasciato andare senza rimpianti forse una ragione c’era.
Geoffrey Groselle 6+: va in doppia doppia anche questa sera, ha quel tiretto dalla lunetta che, non si sa come, non si sa perché, va spesso dentro il canestro, ma lo 0/4 ai liberi nel finale è imperdonabile.
Jacopo Borra 6+: 11 minuti di sostanza e concretezza.
tromba