Commentare la vittoria della Virtus di ieri dopo il pezzo del grande Giuseppe Pep Malaguti è difficile, ma un paio di considerazioni fatte a caldo mi sembrano interessanti.
La prima: dopo il primo quarto chiuso sul 20-21 per la Virtus mi sono detto, essere sopra di 1 dopo un 6/7 degli avversari nelle bombe mi sembra una gran bel segno.
La seconda è che la Reyer Venezia non ha cambiato nel tempo il suo modo di giocare, e finchè ha tirato col 50% da 3, cosa sempre sofferta dai bianconeri, aveva il muso avanti.
La compagine di coach De Raffaele è una squadra che con le percentuali nel tiro dalla lunga vive e muore. Senza Mitchell Watt, con Vidmar e Daye in campo per onor di firma era naturale che la lunghezza del roster bianconero alla lunga si sarebbe fatto sentire vanificando la grandissima prova di Stefano Tonut.
Ed ora veniamo alle note sulla Virtus Segafredo Bologna: per me MVP è stato Alessandro Pajola, che con le sue palle rubate, la sua energia e la sua difesa ha svoltato la partita, nota di merito al match da pivot d’altri tempi di Amedeo Tessitori, mentre di Kyle Weems e Stefan Markovic ha già disquisito abbondantemente Pep .
Una cosa che ho notato e che spero verrà ripresentata in futuro è lo spostamento in alcuni frangenti di Vince Hunter da 4 che anche ieri con la sua mobilità ed energia ha contribuito a chiudere tutte le feritoie per il bombardamento veneziano.
Dalle due torri per il momento è tutto, saluti!
tromba