Trieste, 12 gennaio 2020 – Nella prima giornata di ritorno di LBA al PalaRubini di Trieste i campioni d’Italia della Reyer Venezia, seppur privi di un certo Austin Daye, sbancano il campo dell’Allianz Trieste per 72-81. Decisivo per il lagunari il break nel secondo quarto di 4-23 in cui gli ospiti dominano sotto ogni punto di vista la gara, indirizzandola a se in modo netto.
La Reyer Venezia quindi gioca una partita solida ed attenta per tutti i 40′ di gioco dopo gare in cui mai è riuscita a stare mentalmente nel match per tutto il tempo deputato, ottenendo così la seconda vittoria in trasferta dopo la doppia sconfitta di Brescia e di Oldenburg in EuroCup. Alla Pallacanestro Trieste resta tanta amarezza. Dopo la bella prova di Pesaro non bastano la buona partenza di oggi e l’energia più l’ottima prova dei due ex di turno, Deron Washington e Hrvoje Peric ma la sensazione è che la squadra di Eugenio Dalmasson abbia intrapreso la strada giusta per risalire la china, oggi era difficile prevalere contro una Reyer Venezia concentrata e decisa.
La gara.
Primo periodo, Trieste avanti 12-9 al 5’ con un Peric scatenato autore di 7 punti. Cavaliero piazza la bomba +5 biancorosso. I padroni di casa si affidano all’atletismo di Akil Mitchell e al tiro dalla distanza si Jones, arriva il massimo vantaggio alabardato 23-14; dalla parte opposta risponde in transizione, con una tripla, Stefano Tonut con cui si chiudono i primi 10 minuti sul 23-17.
Secondo periodo, all’inizio del tempo Venezia perde subito un pallone; Mitchell vola per l’affondata e poi Jones confeziona il +10 triestino, 27-17. La Reyer reagisce e in un amen ottiene un parziale di 8-0. Poco dopo De Nicolao, in precarie condizioni fisiche per via dei problemi al ginocchio, sigla la tripla del vantaggio orogranato, 29-30 al 14’. Gli animi si accendono vengono espulsi Vidmar e Jones. I campioni d’Italia avanti 29-33 grazie a Watt, con un parziale aperto di 16-2. Gli uomini di De Raffaele allungano con tripla frontale ancora di Watt ottenendo così il massimo vantaggio, 31-38 al 18’. I tiri liberi di Bramos chiudono il tempo sul 31-40.
Terzo periodo, si rientra dall’intervallo lungo con il primo canestro di Washington, ma l’Umana difende forte e produce velocemente 9 punti correndo bene il campo in transizione, 33-49 al 23’. Trieste, con Peric, interrompe il parziale con un libero siglato, ma Venezia non si ferma allunga sul +18, 34-52 al 24’. I giuliani hanno una reazione soprattutto per merito di Fernandez e Mitchell ricucendo lo svantaggio sino al -10, 44-54 al 27’. La terza frazione si chiude con la preghiera, da oltre metà campo, di Chappell che va a segno sulla sirena, 48-61.
Quarto periodo, Trieste mette tanta energia e rientra sul -6 grazie ai canestri di Jon Elmore, 55-61 al 33’. Venezia dopo 3 minuti non ha ancora messo punti a referto. Dalla punta ci pensa Mazzola a svegliare i lagunari, siglando da oltre l’arco i punti del +9 e subito dopo, Chappell piazza la tripla del +12. La Reyer perde anche Watt a cui viene sanzionato il quinto fallo. Trieste non si arrende; Washington, dall’angolo, mette due bombe di fila per il -8 biancorosso, 65-73. Dalla parte opposta risponde Mazzola con una tripla dall’angolo. La contesa la chiude, mandando i titoli di coda, Michael Bramos con la tripla del +14 veneziano, 64-78 a 2 minuti dal termine. Finisce 72-81.
Sala Stampa
Walter De Raffaele
Eugenio Dalmasson
Allianz Trieste – Umana Reyer Venezia 72-81
Parziali: 23-17; 8-23; 17-21; 24-20
Giuseppe Pep Malaguti