Roma, 26 agosto 2019 – Provare a descrivere la vita di un atleta e di un uomo non è mai facile in poche righe. E nel momento in cui mi sono messo in testa di provare a farlo con Giuliano Maresca, sapevo che avrei trovato delle ovvie difficoltà. Questo perchè come uomo Giuliano Maresca è sempre stato molto riservato, schivo, quasi apparentemente in difficoltà al cospetto di taccuini e/o telecamere. Questo perchè poi lui ha sempre preferito che fosse il campo a parlare in sua vece!
Dal punto di vista tecnico invece Giuliano Maresca è un giocatore ancora in attività alla faccia dell’essere nato il 16 ottobre 1981. Reduce da una buona stagione alla Tiber Basket targata IUL Basket nella Serie B girone D dello scorso anno, Giuliano Maresca è un giocatore raffinato, essenziale, tecnicamente delizioso anche per gli occhi e forse sì…Una guardia un pò vecchio stile dalle movenze felpate ma rapido anzi, rapidissimo nell’arresto e tiro. Ma anche letale, una sentenza nel caso in cui riusciva a rubare quel decimo di secondo in più sull’avversario: statene certi, accadeva spesso e la palla finiva dentro, senza mai toccare il ferro! Adesso ovviamente non è più un ragazzino Giuliano Maresca, classe ’81, e la velocità di corsa e di movimento non può più essere quella di qualche anno fa o del ’99, quando esordì in A2 a Roseto con i mitici Sharks a neanche 18 anni compiuti ma da brava guardia vecchio stile, Giuliano Maresca è anche un eccellente passatore di palla, un buonissimo lettore delle difese altrui per essere bravo, così bravo, da vincere da solo a volte alcuni match con i suoi assist.

Giuliano Maresca Capitano della Virtus Roma by Masi
Se dovessi invece provare a descrivere Giuliano Maresca da uomo incontro delle difficoltà. Non siamo amici, personalmente l’ho stimato molto da quando ha deciso d’indossare la maglia della Virtus Roma e non posso permettermi di esprimere un giudizio sulla sua sensibilità o generosità mista all’intraprendenza nel come affronta gli affanni del campo e nel quotidiano. Ma una cosa la so e che probabilmente può aiutare a descriverlo. Non è sufficiente infatti l’aver scritto come sia un uomo silenzioso, pacato fuori dal campo ma dal cuore da tigre nel rettangolo di gioco. Però un paio di “dettagli” forse possono riuscirci a darmi una mano in questo senso.
Ora che è rientrato a Roma infatti, da quando cioè come un soldato in missione ha risposto “presente” alla chiamata del sentimento che gli chiedeva di prendere in mano soprattutto lo spogliatoio della Virtus Roma, della “sua” Virtus Roma inopinatamente autoretrocessasi in Serie A2 nel luglio del 2015, Giuliano Maresca si è subito messo in testa di dare più del suo massimo per onorare la maglia e la fascia di Capitano della Virtus Roma. Ma come se non bastasse, ha iniziato a lavorare in modo che dalla sua esperienza professionale, passata in diverse squadre blasonate del nostro basket tra il ’99 ed appunto il 2015 (la Treviso cannibale dei Benetton o l’Olimpia Milano ma prima dell’Era Armani e la New Basket Brindisi riportata in LBA da un certo Piero Bucchi), avrebbe potuto e dovuto metterla a frutto per creare un qualcosa di suo strettamente connesso al basket, cioè la sua vita, ma anche per la sua città.
Occorre aggiungere altro quindi per provare a descrivere il Giuliano Maresca uomo? Da un lato un carattere indomito che accetta una sfida (e che sfida), in quel lontanissimo ormai e caldissimo agosto del 2015 senza battere ciglio, addossandosi in quella stagione delle fatiche psicologiche che solo un romano, con a cuore le sorti della Virtus Roma, poteva farsi carico; dall’altro la voglia di mettere a disposizione dei ragazzi la sua esperienza di atleta in giro per l’Italia, con la speranza di eguagliare o forse superare quanto di buono già fatto da giocatore: difficile ma non impossibile considerando che comunque la sua Basket Roma ha già portato a casa un alloro nazionale femminile!
Ecco a voi dunque Giuliano Maresca, buon ascolto e buona visione!
Fabrizio Noto/FRED