Continuiamo la presentazione della stagione 2018/2019 da parte della Redazione di All-Around. Tutto lo staff del sito ha fatto le proprie previsioni in vista del campionato ormai alle porte, e da lì è stato stilato il “classificone redazionale”.
Oggi siamo in vetta: vediamo le prime quattro squadre del nostro ranking.
Qui trovate le posizioni dalla sedici alla tredici.
Qui quelle dalla dodici alla nove.
Qui dalla otto alla cinque.
4 – LEONESSA GERMANI BRESCIA: Quando perdi per strada due giocatori come Marcus Landry e Michele Vitali (oltre a Dario Hunt), non è mai facile ripartire provando a rimanere competitivi come lo si è stati nell’ultima stagione. La Leonessa, in questo senso, ha cercato di fare del proprio meglio per mantenersi in vetta al nostro torneo. Un mercato condotto tra nomi altisonanti ad altri meno conosciuti o comunque imprevisti. Awudu Abass, Erik Mika e Jordan Hamilton sono certamente le chicche dell’estate biancoblù, giocatori di sicuro affidamento e qualità certe che, nelle intenzioni, dovrebbero mantenere elevato il livello qualitativo e di rendimento. Abass esce da un paio di anni difficili a Milano, dove la crescita mostrata nel 2015-16 a Cantù non ha avuto un seguito. All’ambiente bresciano spetta il compito di recuperarlo del tutto, per sè stesso ma anche per il nostro basket. Erik Mika sotto canestro raccoglie l’eredità di Dario Hunt. Giocatore diverso per caratteristiche, è stato una delle rivelazioni del passato campionato e con la Leonessa deve dimostrare di poter produrre la stessa mole di gioco a un livello più elevato. Hamilton, infine, dopo aver riposto nel cassetto il sogno NBA, si è costruito una solida carriera in Europa, riciclandosi come ala forte tattica. Capacità da scorer di altissimo livello, tiro da tre punti da distanze siderali e ottima propensione a rimbalzo (7,1 di media l’anno scorso). Il compito di rimpiazzare Landry è suo. Qualche incertezza in più, invece, su Bryon Allen, che avrà lo spot di guardia titolare, e Gerald Beverly, ala forte l’anno scorso a Liegi, che dovrebbe essere il primo cambio dei lunghi. Il primo ha una stazza contenuta per il suo ruolo (190 centimetri scarsi), anche se lo scorso anno tra Germani e Turchia ha dimostrato di poter segnare con costanza. Il secondo è una scommessa tutta da testare. Per il gregariato di qualità sicuramente positivo l’inserimento di Andrea Zerini, che andrà a formare un reparto italiani completato dalle conferme di Luca Vitali e Brian Sacchetti e dagli arrivi di Laquintana da Pistoia e Ceron da Pesaro. Tutti in fila, ovviamente, dietro a capitan David Moss, che sarà ancora una volta, insieme al confermato Andrea Diana, cuore e anima di un gruppo con tanta voglia di continuare a stupire, a maggior ragione facendolo dentro il nuovo bellissimo PalaLeonessa.

Dall’account Twitter @LeonessaBrescia
3 – SIDIGAS AVELLINO: La delusione per l’uscita prematura dai playoff dello scorso anno è ancora viva e bruciante in terra irpina. Dopo un campionato condotto tra le protagoniste assolute, uscire al primo turno di post season ha avuto un sapore decisamente amaro, che i Lupi biancoverdi, capeggiati dal GM Nicola Alberani, hanno una gran voglia di dimenticare. Per farlo, i cambiamenti sono stati tanti. A partire dalla panchina, dove Nenad Vucinic ha rimpiazzato Pino Sacripanti. Passando poi al campo, dove i nuovi arrivi sono stati otto, con rivoluzione totale del quintetto base. Il fiore all’occhiello del mercato avellinese è stato certamente Norris Cole, playmaker che è stato giocatore NBA vero (360 partite e due volte Campione con i Miami Heat di LeBron James), e l’anno scorso è sbarcato in Europa mettendo in mostra tutto il suo talento al Maccabi Tel Aviv. Da lui passeranno gran parte delle fortune biancoverdi. Completano il back court Keifer Sykes, play/guardia 24enne che l’anno scorso ha infiammato la seconda lega Turca a quasi 23 punti di media, e Demetris Nichols, ala super veterano del Vecchio Continente, che frequenta ormai ininterrottamente dal 2009 e che ha avuto diverse apparizioni anche in Eurolega con le maglie di Panathinaikos e CSKA Mosca. Arriva da una stagione al Cedevita Zagabria dove, dall’alto dei suoi 203 centimetri ha sparato col 42% da dietro l’arco. In ala forte un altro che l’Europa la conosce bene come Caleb Green, che torna in Italia dopo l’esperienza di diversi anni fa con Sassari. Farà coppia con un esordiente alle nostre latitudini: Matt Costello. Centro, in uscita dal giro dei San Antonio Spurs. Non ha stazza giganteggiante, ma nel suo bagaglio vanta esperienze di gioco di alto livello (al college è stato allenato quattro anni da Tom Izzo a Michigan State). Dividerà i minuti con il confermato Hamady N’Diaye, pronto a portare la solita dote di verticalità. Tra i confermati troviamo anche Ariel Filloy e Lollo D’Ercole, a cui vanno ad aggiungersi rinforzi da testare come Luca Campogrande, Luca Campani e Stefano Spizzichini. La squadra forse non è lunga come altre volte in passato e, certamente, ci vorrà tempo per amalgamare insieme i pezzi. Ma certamente la Sidigas nei suoi uomini di punta ha un potenziale che la rende invidiabile a molti.
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2 – REYER VENEZIA: Ancora una volta è la Reyer Venezia a presentarsi ai nastri di partenza della nuova stagione come maggiore candidata a provare a disturbare in qualche modo la Corazzata Milano. I lagunari, come Avellino scottati dall’esito del passato campionato, hanno comunque portato avanti un mercato intelligente, senza farsi prendere dal panico e continuando ad aggiungere pezzi ben ragionati attorno a tante conferme. Ben otto i giocatori che ritornano in maglia oro granata dalla stagione 2017/18, a cui si vanno ad aggiungere cinque volti nuovi. A costruire un roster lungo e ben assortito, che permetta di essere competitivi al massimo in Italia e in Europa (Champions League). Torna in Laguna Julyan Stone, che sarà di nuovo il playmaker titolare di Venezia in un quintetto completato da MarQuez Haynes, Michael Bramos, Austin Daye e Mitchell Watt (al momento infortunato e sostituito momentaneamente da Gaspar Vidmar). Uno starting five di assoluto valore a cui l’ex Chalottre Hornets porterà in dote la sua visione di gioco, la difesa e una fisicità rara da trovare nel nostro campionato. L’altro arrivo di punta risponde al nome di Deron Washington, che dopo due stagioni da protagonista a Torino prova il salto di qualità in una squadra come quella del patron Brugnaro. La sua duttilità, in uscita dalla panchina, dovrà essere uno dei valori aggiunti del gruppo a disposizione di Walter De Raffaele. Sempre dalla FIAT è arrivato anche Valerio Mazzola, che si cimenterà nel ruolo di quarto cambio dei lunghi, provando a dare alla causa minuti di qualità e giocandosi il posto con Paul Biligha. Stesso compito per Marco Giuri, che avrà compiti di minor responsabilità rispetto a quanto fatto a Brindisi, ma comunque dovrà sempre farsi trovare pronto quando chiamato in causa, per un reparto esterni completato dalle conferme di De Nicolao, Tonut e Cerella, a cui si aggiunge Tomas Kyzlink, di rientro dal prestito a Siena in A2, in cui ha brillato, segnando quasi 18 punti di media. Come detto, squadra lunga, pensata per provare il colpaccio. La pre season ha portato in dote qualche problema fisico di troppo, ma ad oggi Venezia appare avere una disponibilità di uomini e talento che, esclusa ovviamente Milano, non sembra avere pari nel nostro torneo.

MarQuez Haynes, dall’account Twitter @REYER1872
1 – AX ARMANI EXCHANGE OLIMPIA MILANO: Che dire di una squadra che, alle conferme di Micov, Gudaitis, Tarczewski, Kuzminskas, Jerrels e Bertans, affianca un mercato che chiama i nomi di Mike James, Nemanja Nedovic, Jeff Brooks, Christian Burns (entrambi come naturalizzati italiani) e Amedeo Della Valle? Poco obiettivamente, se non specificare che quest’anno i pronostici che vedono Milano come unica pretendente per lo Scudetto sembrano quanto mai azzeccati, con proporzioni che non si vedevano dai tempi della Siena schiacciasassi. Il mercato dei milanesi è stato, chiaramente, votato al costruire una squadra che possa, finalmente, fare una figura decorosa in Eurolega. E la conseguenza, ovvia, è che ne è venuto fuori un roster che ha tutto quello che serve per uccidere in partenza il nostro campionato. La stazza di Gudaitis e Tarczewski non ha pari alle nostre latitudini, così come un’accoppiata di playmaker con l’atletismo e le capacità realizzative (già ammirate in Supercoppa) di James e Nedovic. Bertans, in uscita dalla panchina, è uno specialista offensivo da leccarsi i baffi, e quest’anno avrà al suo fianco la competizione portata da Amedeo Della Valle che proverà a rubargli trucchi del mestiere e minuti. Vlado Micov, intanto, si è già portato a casa un premio da MVP, sapendo che le sue spalle sono coperte da Minda Kuzminskas. Mentre la coppia italo-americana Brooks/Burns andrà a portare quella freschezza e velocità di gambe che i due totem in posizione di centro non possono, per forza di cose, avere. E se dovessero avanzare minuti da coprire in caso di emergenza ci sono Andrea Cinciarini, Curtis Jerrels e Simone Fontecchio. Che, manco a dirlo, sarebbero titolari più o meno ovunque. Insomma, quest’anno davvero non sembra essere una corsa, quella per lo Scudetto che partirà da sabato. A Simone Pianigiani il compito di far rendere al massima questa macchina dal potenziale di fuoco quasi illimitato. Evitando di passare per altre cocenti delusioni.
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