Come da copione vince senza particolari patemi la Grecia contro un Iran volitivo ma che al di fuori dell’eccellente Haddadi non ha avuto granché da opporre. Partita durata, in sostanza, poco più di un quarto, quando, cioè, la Grecia ha messo il primo parziale significativo andando a raggiungere il primo vantaggio in doppia cifra della gara, con il secondo quarto che si è chiuso 21-10. Gli iraniani non hanno mai mollato veramente, ma nel momento in cui lo scarto ha raggiunto i 15/20 punti il divario non si è mai assottigliato. Tanta la differenza di qualità, esperienza e profondità tra le due squadre. La Grecia chiude col 50% dal campo distribuendo i minuti tra tutti i suoi giocatori (nessuno oltre i 21 minuti di Papapetrou), fatto da non sottovalutare in questo tipo di competizione. Non ha tradito le attese Giannis Antetokounmpo, che ha segnato 16 punti con relativa facilità, controllando a livello fisico la partita, ma chi ha sorpreso è stato suo fratello Thanasis, che, uscendo dalla panchina, ha dato un’energia pazzesca ai suoi: solo 5 punti, ma due stoppate e tre recuperi, testimonianza di un impatto difensivo di primo livello. Bene Koufos, che è partito a razzo per poi gestirsi, ordinato e preciso come sempre Perperoglu, incisivo, anche se un po’ impreciso, Ioannis Bourousis.
Nell’Iran, come detto, tutto è iniziato e finito da un Hamed Haddadi che ha nuovamente confermato di essere un signor giocatore: per tutti i 22 minuti passati in campo (problemi di falli prima e poi risparmiato da Bauermann nell’ultimo inutile quarto) ha lottato da solo con Koufos e Bourousis, uscendo spesso vincitore e risultando a lungo un rebus non risolvibile per la difesa avversaria. Alla fine per lui 16 punti e 4 rimbalzi e la certezza confermata che per la partita col Messico i suoi compagni di squadra potranno fare affidamento su di lui per provare a fare il colpaccio. Per il resto cose discrete da Jamshidi, il più continuo degli altri in attacco, e da Yakhchali, autore di una bella fiammata nel terzo quarto. L’attacco però ha battuto in testa (38% dal campo) e la gestione del pallone è stata un vero problema (27 perse), tanto che a volte anche solo passare la metà campo è stato un problema non da poco. Resta comunque una prestazione dignitosa dove, se non altro, il punteggio non ha mai assunto proporzioni eccessive. Ora serve resettare per provare a cogliere i due punti che vorrebbero dire semifinale col Messico.
L’inizio di partita è tutto tra i due centri Koufos e Haddadi che si danno battaglia sotto canestro. Il lungo iraniano dà sfoggio di tutte le sue sapienti mani e segna sette dei primi nove punti dei suoi. Koufos, invece, sfrutta la porosa difesa degli esterni avversari, che consentono ai suoi compagni di trovarlo spesso libero nei pressi del ferro per facili canestri. Il primo strappo greco arriva con le triple di Perperoglu (21-14), ma Kazemi pianta una gran schiacciata in contropiede per tenere alto il morale dei suoi. Si iscrive alla partita anche Giannis Antetokounmpo che con un paio di giocate porta i suoi sul 27-18, ma sulla sirena del primo quarto è una tripla di Jamshidi a fissare il punteggio sul 27-21.
Haddadi segna subito il -4 Iran, ma il terzo fallo decisamente anticipato lo costringe a uscire. E per gli iraniani sia fa rapidamente notte fonda. Grazie anche al pressing (a tutto e metà campo) la Grecia recupera palloni e mette in enorme difficoltà i portatori di palla avversari. Bourousis mette due canestri in fila contro il tentativo di difesa a zona di Bauermann, colpita anche da una tripla di Athinaiou. Koufos, con una schiacciata, chiude una parziale di 12-2 che segna la fuga degli uomini di Katsikaris: 39-25. Jamshidi prova a mettersi in mostra come riferimento offensivo per l’Iran, ma Calathes, Papapetrou e Perperoglu chiudono il tempo con un mini break di 5-0 che al 20° fissa il tabellone sul 48-31 Grecia.
Il secondo tempo comincia sulle giocate difensive di Giannis Antetokounmpo che ruba per un paio di volte e schiaccia agilmente in contropiede. Ma anche l’altro membro della famiglia, Thanasis, si mette in mostra con un’intensità difensiva davvero spaventosa. In attacco, specialmente al tiro, ci sono parecchie cose da rivedere, ma nella propria metà campo il fratello meno famoso dei due stoppa, ruba palloni e sporca tantissime traiettorie. Il vantaggio greco tocca il +20 per la prima volta sul 56-36, con Katsikaris che inizia a far ruotare tutti i suoi uomini per non caricare troppi minuti nelle gambe. Gli iraniani, però, non rinunciano a giocare, e con Yakhchali (otto punti nel quarto per lui) riescono a non affondare del tutto: 66-47 a fine terzo periodo.
La gara è già abbondantemente incanalata e gli ultimi 10’ non cambiano certo quanto visto finora. Haddadi ha tempo di segnare altri due punti per poi essere sostituito dal suo coach e prendere una meritata standing ovation per l’ottima partita giocata, nonostante tutto. Katsikaris concede minuti a tutti e il divario si apre verso i trenta punti solo nel finale.
Domani partita della verità per l’Iran con il Messico, giorno di riposo, invece, per gli ellenici.
GRECIA-IRAN 78-53
Parziali: 27-21; 21-10; 18-16; 12-6;
Progressione: 27-21; 48-31; 66-47; 78-53;
MVP: Giannis Antetokounmpo, con una semplicità spaventosa controlla una partita messasi rapidamente in discesa. Atteso a prove più complicate.
WVP: Arsalan Kazemi. Severo punire un Iran che ha limiti evidenti, ma lui era uno dei pochi giocatori con esperienza internazionale che poteva provare a fare qualcosa di più.
SALA STAMPA
Fotis Katzikaris e Dimitrios Agravanis
Nicolò Fiumi