Da esperimento a splendida e consolidata realtà. In questo si racchiude il miracolo Nuova Matteotti in versione “rosa”. Un’impresa. Così come quella di far coesistere un manipolo di pazze scatenate con un semplice desiderio: quello di continuare a giocare a pallacanestro e far parte di una squadra, né più né meno. Un desiderio se cullato, coltivato, nascosto, protetto può anche divenire un sogno.
Sì, perchè vincere è il sogno di qualsiasi atleta che pratici uno sport agonistico. Vincere un campionato è ben altra altra cosa. E’ un sogno diverso quello di una squadra, del collettivo, del noi che mette da parte l’io. Tremendamente complicato e difficile ma quanto mai appagante. Una squadra che per nove mesi condivide tutto tra parquet e quel posto magico chiamato spogliatoio, seppur per tre giorni a settimana. Gioie, dolori, tensioni, emozioni, confidenze, risate, sfuriate e quel gruppo che diventa una famiglia.
Quella in questione, la Nmc, partiva in estate dai nastri di partenza del campionato di promozione, si è trovata catapultata in serie C (tramite ripescaggio) e sul campo ha strappato, sudato e conquistato una storica promozione in serie B. Tutto nello stesso anno. Pazzesco, se non fosse vero. Perchè, alla fin dei conti, nelle vittorie autentiche c’è sempre un pizzico di follia e irrazionalità. E poco importa se la formula del campionato è stata bizzarra: signori, questa appena archiviata, rimarrà una stagione indimenticabile. Anche per chi non ha condiviso dal principio le avventure biancoblu ma è arrivato in corsa chiamato a prendere in mano le redini di un destriero imbizzarrito. Di razza ma imbizzarrito. Coach Mario Fabrizio ha avuto la capacità e il merito (tra gli altri) di sellarlo con tranquillità riportando la stessa in un ambiente che ne aveva bisogno. E, divertendo e divertendosi, silenziosamente lo ha portato al traguardo. In trionfo.
“Una promozione in serie B, è qualcosa che avrei potuto solo sognare e mi avrebbero preso per pazzo”,ha ammesso candidamente il giovane allenatore tranese.
Un successo arrivato grazie soprattutto ad una società che ha creduto in questo gruppo speciale sin dal primo istante. Crederci, nel mondo dello sport, significa anche finanziare e sostenere dei costi necessari e vitali per il sostentamento di un team (tasse allenamento e gare,tesseramenti, trasferte, ecc.). Senza di loro nessun sogno sarebbe stato possibile.
Quello che succederà domani ancora non lo sappiamo, in questo momento ha poca importanza. Oggi vi abbiamo raccontato una storia. La storia di un desiderio divenuto un bellissimo sogno grazie alla tenacia di Sabrina, Grazia, Federica, Giorgia, Paola, Tiziana, Patrizia, Cristina, Miriam, Serena, Stefania.
Grazie ragazze!