Questa notte (ore 1.00 italiane) uscirà fuori il tabellone con le 60 scelte del DRAFT 2014 dell’NBA. Intanto possiamo fare una panoramica su quello che sta succedendo “al piano di sopra”, nell’NBA.
Per ordine:
- Ad inizio settimana i CAVS hanno trovato il loro head coach in David Platt
(fresco campione dell’Eurolega, con il Maccabi Tel-Aviv). Un contratto di 4 anni, con un ingaggio complessivo intorno ai 20 milioni di dollari. Per la prima volta nella storia del campionato professionistico americano, una panchina viene affidata a un allenatore che arriva da un campionato europeo. Doppia nazionalità, americana e israeliana, Blatt, 55 anni, ha allenato anche per due stagioni in Italia, a Treviso, dove ha vinto lo scudetto 2006 e la Coppa Italia nel 2007. Nel suo palmares anche l’oro agli Europei del 2007 sulla panchina della Russia.
- Il neo campione NBA Tim Duncan, ha deciso di rinnovare per un altro anno il suo contratto con la franchigia Texana, esercitando l’opzione di 10,3 milioni di dollari. Sarà probabilmente l’ultima? Chi lo sa intanto ci potremmo godere il miglior rimbalzista da fermo, cioè senza saltare, della lega. A 38 anni è un bel traguardo quello che cercherà di raggiungere “The Big Fundamental”, infatti se dovesse vincere altre due partite potrà raggiungere le 900 partite vinte (898 in 1254 partite giocate), e magari puntare al 6° titolo, vedremo.
- Stagione iniziata con un po’ di grattacapi per Phil Jackson, dopo la lunga decisione dell’allenatore, alla fine Derek Fisher (vedi articolo precedente), Anthony ha scelto di diventare free agent e quindi di sondare un po’ il terreno intorno a lui. Melo ha scelto di lasciare i Knicks (perdendo 23,3 milioni di dollari), che però potrebbero offrirgli un quinquennaleda 129 di dollari, più di quanto le pretendenti,Bulls e Rockets su tutte, potrebbero offrigli, al massimo 96 milioni. Intanto Bargnani e Stoudemire hanno deciso di non esercitare l’opzione per diventare free agent, il primo resta con 12 milioni e il secondo, che rimane il più pagato di New York, con 23,4 milioni, tutt’e due per un altro ultimo anno. Per ultimo la notizia più fresca del mercato NBA: Tyson Chandler e Raymond Felton fanno cambio e passano, di nuovo per il primo, a Dallas, con José Calderon, Sam Dalembert, Shane Larkin, Wayne Ellington, che fanno il tragitto contrario, direzione New York.
- Problemi anche a Memphis: le trattative per il rinnovo pluriennale di Zach Randolph si sono fermate, e il lungo ora potrebbe decidere di non esercitare l’opzione da 16,5 milioni per la prossima stagione e diventare free agent.
- Sacramento intanto annuncia ufficialmente la conferma di Rudy Gay, che ha esercitato la sua opzione da 19,3 milioni per il 2014-15.
- Kevin Love resta il più desiderato sul mercato, mentre dice “no” ai Cavs, stanco di un progetto a lunga scadenza, potrebbe essere favorevole al trasferimento ai Warriors.
- Gli Utah Jazz hanno esteso la *qualifying offer nei confronti di Gordon Hayward. Il giocatore ha disputato 77 gare in stagione, segnando 16,2 punti di media con 5,1 rimbalzi e 5,2 assist.
- Gli Orlando Magic scambiano Afflalo per Fournier e la 56° scelta del Draft di Denver.
- I Rockets spediscono Omar Asik ai Pellicans per una prima scelta al Draft 2015 e 1,5 milioni di dollari, liberandosi un po’ di spazio salariale (8,3 milioni) nel tentativo di allettare qualche Big diventato free agent, che se dovrebbe dire di sì, si libererebbe di Jeremy Lin.
- Arriviamo ai vice-campioni NBA. Mentre i Miami cercano di raccogliere i cocci di una dolorante sconfitta, i Big Three pranzano insieme. Infatti è notizia di pochi giorni fa, che il Prescelto abbia rescisso il contratto, due anni prima della scadenza, dagli Heat. Si sono scritte molte chiacchiere su cosa accadrà alla franchigia della Florida:
1) E’ uscito perché vuole tornare a Cleveland, dove lo aspetterebbe Irving;
2) Rientrerà nei Miami, ma con un ingaggio minore per poter dar spazio di manovra sul mercato, e quindi acquisire giocatori un po’ più di sostanza per puntare al titolo;
3) Anche Houston, in prima fila e pronta a enormi sacrifici, sembra molto intenzionata a fare un’offerta al due volte campione NBA.
Inoltre Bosh potrebbe seguirlo rifirmando a meno per dare più flessibilità salariale agli Heat, sempre se LeBron farà lo stesso. Il nodo sembra essere Wade, le cui ginocchia in disordine gli consiglierebbero di non rinunciare ai 41,6 milioni che gli Heat gli garantiscono fino al 2016. Bosh e Wade hanno tempo fino al 30 giugno per far sapere a Miami se intendono rinunciare o meno agli ultimi due anni del loro contratto.
Spero di essermi ricordato tutto, di seguito un piccolo riassunto delle opzioni esercitate e non:
BOSTON: Joel Anthony rimane (ufficiale)
BROOKLYN: Alan Anderson rimane, Andray Blatche free agent, Andrei Kirilenko rimane
CHARLOTTE Josh McRoberts free agent
DENVER Darrell Arthur e Nate Robinson rimangono (ufficiale)
DETROIT: Chauncey Billups indeciso, Jonas Jerebko rimane (ufficiale)
HOUSTON: Chandler Parsons restricted free agent (il team non ha esercitato l’opzione), Francisco Garcia free agent, Troy Daniels indeciso
LA CLIPPERS: Darren Collison, Glen Davis e Danny Granger tutti free agent
LA LAKERS: Nick Young free agent
MEMPHIS: Zach Randolph indeciso (dovrebbe rimanere)
MIAMI: Chris Bosh, Dwyane Wade e Udonis Haslem indecisi, LeBron James e Chris Andersen free agent
NEW ORLEANS: Anthony Morrow free agent (ufficiale)
NEW YORK: Carmelo Anthony free agent, Andrea Bargnani e Amar’e Stoudemire rimangono (tutte news ufficiali)
PHILADELPHIA: Jason Richardson rimane (ufficiale), Byron Mulles indeciso
PHOENIX: Channing Frye free agent
PORTLAND: Mo Williams free agent
SACRAMENTO: Rudy Gay rimane (ufficiale)
SAN ANTONIO: Tim Duncan rimane (ufficiale)
N.B.: *qualifying offer = è un’offerta standard di prolungamento per un ulteriore anno che c’è alla naturale scadenza di un contratto da rookie, e dipende appunto dal contratto stesso (quindi più è stato scelto in alto al draft relativo più la Qoffer è alta). La si può offrire entro un periodo di tempo limitato, mi pare 2 settimane dopo la scadenza. Se il giocatore accetta, rimane un altro anno a quella cifra (eppoi l’anno prossimo diventerebbe un unrestricted FA), altrimenti diventa un restricted FA. Se la franchigia non pone l’offerta entro il limite, il giocatore diventa da subito un unrestricted FA.
Francesco Bertoni