La Central Division ci offre attualmente la miglior squadra della lega; con un record di 5-0 sono gli Indiana Pacers, da considerarsi a pieno titolo una delle maggiori contender al trono 2013-2014.
Se ci soffermiamo sulle statistiche noteremo una squadra che concede pochi punti agli avversari (solamente 84.4, la prima della lega) e cattura molti rimbalzi, con Roy Hibbert primo candidato al premio di miglior difensore dell’anno. Questo alla lunga può fare la differenza, perchè come tutti sappiamo, l’arma in più delle squadre vincenti è proprio la difesa. Una celebre frase di John Madden, grande allenatore di football americano recita “l’attacco fa vendere i biglietti, la difesa ti fa vincere le partite”, pare che l’allenatore Franck Vogel ci abbia lavorato con insistenza su questa frase. E’ ancora presto per fare pronostici, ma una partenza così è di assoluto rilievo per tutti gli appassionati della palla a spicchi. E’ pur vero che la formazione di Indianapolis ha affrontato modeste squadre, come Detroit, Cleveland, Orlando, ma si è dimostrata fredda e lucida anche nei momenti di impasse dove la squadra non riusciva a trovare il ritmo di gioco imposto da Vogel. La stella del gruppo fino ad ora è Paul George, per 4 volte su 5 top scorer dei suoi e mai sotto 21 punti stagionali. Probabilmente subiranno un calo fisiologico durante la stagione (non stiamo gufando) a causa del corto roster a disposizione. Infatti, Coach Franck Vogel porta ben 5 giocatori sopra i 30 minuti a partita, mentre dalla panchina l’apporto dei giocatori sembra sporadico, escludendo Cj Watson e Luis Scola, il quale si è rivelato un buon acquisto per la giusta chimica di squadra. Le prossime tre partite saranno un banco di prova per George e compagni, con due partite in casa contro Toronto (venerdì) e Memphis (Lunedì 11) e una in trasferta in quel di Brooklyn contro i Nets il giorno 9 novembre.
Dalla miglior squadra del Nba passiamo al flop di inizio stagione, quei Chicago Bulls (1 vittoria 3 sconfitte) che tanto aspettavano Derrick Rose, ma che stanno rimpiangendo la cessione di Marco Belinelli, non per le sue prestazioni in maglia Spurs, ma per il suo ruolo che aveva all’interno del team. Con un Rose da 15 punti di media questa formazione ha ottenuto una inaspettata e a nostro parere non meritata vittoria di un punto contro New York, per poi crollare contro Philadelphia (erano in vantaggio di 17 punti, rimontati grazie al rookie Michael Carter Williams) e Indiana (97-80 il punteggio finale). Note positive? Se proprio dobbiamo trovarne una, scriviamo Carlos Boozer, il resto passatemi il termine, poca roba. Tirare da tre con il 7 % è una presa in giro a tutti i tifosi dei tori, 1/15 di Loul Deng è veramente scandaloso. Il roster è molto corto, con solo 8 giocatori iscritti regolarmente a referto. Hanno Utah e Cleveland nelle prossime due partite, speriamo di rivedere il vecchio Derrick Rose, oppure per il buon vecchio Tom Thibodeau sarà meglio correre ai ripari, alla svelta.
Questa estate, il Draft ha regalato ai Cleveland Cavaliers la prima scelta assoluta, e loro si sono portati a casa Anthony Bennett, per ora lui, sta ampiamente meritando il premio “Ghost of the Year”. un canestro da 3 punti realizzato nella sconfitta contro i Milwakee Bucks su 5 partite disputate, e su 20 tiri tentati in tutte le sue partite, mai nessuna prima scelta è andata così peggio, nemmeno la scelta di Kwame Brown come numero uno. C’e da sottolineare il fatto che l’ala canadese viene da un infortunio alla spalla che lo ha tenuto fuori 3 mesi, ma Coach Mike Brown ha fiducia in lui, e con lui si schiera tutta la squadra al completo, compreso il leader Kyrie Irving. La formazione naviga sulle soglie del 50 % di vittorie, con 2 vinte su 5 partite, per altro vittorie di 1 punto contro Minnesota e 4 contro Brooklyn, mentre le sconfitte ottenute sono state più sonore, come quella di 15 punti contro Indiana, mai stati in partita, o quella di 6 punti contro Charlotte. Con le squadre di division il record parla di 0 vittorie su 2 partite; la squadra ha dimostrato di non essere in piena forma, o non ancora del tutto recuperata, come Andrew Bynum, che in settimana affronterà la sua ex squadra, i temibili “pischelli” di Philadelphia. Attenti a questa squadra, può veramente essere la sorpresa della stagione, forse con un’altro giocatore al posto di Bennett . . .
Oltre ai siparietti tra Drummond e il nostro Gigi Datome (il lungo americano lo chiama Jesus per il suo taglio di capelli/barba, e ci scherza su via Twitter) la città dei motori in piena crisi trova il tempo per sorridere grazie alle due vittorie ottenute con Boston ( 87-77 ) e con Washington all’esordio (113-102). Le sconfitte invece sono arrivate fuori casa dopo un overtime a Memphis (108-111) e contro Indiana (99-91) pur convincendo per la qualità del gioco.Detroit quindi si trova sul 50 % di vittorie, nel mezzo della classifica di division. Il nostro italiano non ha trovato molto spazio, riuscendo comunque a segnare il suo primo canestro oltre oceano. Lui non è soddisfatto del suo inizio di stagione, non trovando il modo per servire al meglio gli ordini del coach Maurice Cheeks. Andre Drummond dal canto suo sta progressivamente tenendo testa ai più forti centri della lega, con 11.3 rimbalzi di media è a nostro avviso, uno dei giocatori che più possono migliorare durante la stagione. Josh Smith e Brandon Jennings stanno rendendo bene su ogni lato del campo, con il Rookie Caldwell Pope in ottima forma. Le prossime partite per loro non saranno di certo semplici, con Oklahoma, Portland e Golden State nella prossima settimana. Con questi match si potrà capire di più sulle loro possibilità di Playoffs.
Dulcis in fundo i Milwaukee Bucks. 2 vittorie 2 sconfitte alternandole in stagione. Esordio con una L di fianco al risultato contro New York, poi la vittoria a Boston con un strepitoso Zaza Pachulia, segue la sconfitta contro Toronto e la vittoria nell’ultima giornata disputata nel derby contro Cleveland. Un inizio non male, ma le squadre toste non le ha ancora incontrate. 5 giocatori con medie oltre 11 punti stagionali è un buon segnale per questa squadra che non ha nomi eclatanti o bocche di fuoco pazzesche, ma si limita a seguire i canoni del loro coach; ottimo l’acquisto di Gary Neal, deludente l’avvio di Ilyasova, stratosferico invece Zaza Pachulia, così si potrebbe sintetizzare quanto espresso a Milwaukee. Nate Walters (voi direte chi?!) sta dispensando quasi 7 assist a partita, e molte formazioni hanno messo l’occhio su di lui per qualche scambio entro febbraio. Prima di partite per il Tour della Florida, con avversario prima gli Heat e poi Orlando, la compagine in verde vestita affronterà i Dallas Mavericks, interessante sarà lo scontro tutto europeo tra Ersan Ilyasova e Dirk Nowitzki, il nuovo che avanza contro il vecchio. Un derby per tutti i turchi immigrati in Germania.