Quinto appuntamento con le preview NBA, si fa tappa nella NorthWest Division a Ovest. Incontriamo un team di altissimo livello, gli Oklahoma City Thunder, decisi a ripetere le magie di due stagioni fa quando arrivarono alle Finals, due squadre di buon lignaggio, come i Denver Nuggets, vogliosi di migliorare e superare il primo turno di post-season per sognare in grande, e i Minnesota Timberwolves, tornati competitivi ad alti livelli con un roster interessantissimo, una squadra tutta da scoprire, i Portland Trail Blazers, e una compagine “materasso”, per cui si prospetta una stagione disastrosa, come gli Utah Jazz.
Analizziamo una per una le cinque squadre che la compongono e le loro speranze per la prossima stagione.
Denver Nuggets: visti i pessimi risultati susseguenti alla sua assenza, i Nuggets attendono con ansia l’inizio di novembre per il rientro del nostro Gallinari. Ceduto uno degli uomini franchigia, Iguodala, ai Warriors, bisognerà vedere il peso della sua assenza, anche se gli innesti di Robinson, ma soprattutto Hickson potranno migliorare la squadra nei punti in cui lo scorso anno sembrava più mancante. Se Lawson si confermerà su alti livelli, Faried esploderà definitivamente e Danilo tornerà al meglio dall’infortunio, Denver non dovrebbe avere problemi a raggiungere la post-season e fare anche qualche passo in più. Restano comunque molte le incognite, di cui la prima resta il neo-coach Brian Shaw.
Record: 48-34
Minnesota Timberwolves: senza dubbio la franchigia che si è potenziata di più nel mercato estivo della Division. Martin e Brewer aggiungono alla squadra una connotazione ancor più offensiva, migliorando il tiro da oltre l’arco. Il rientro di Love e le conferme di Rubio e Pekovic, incrociando le dita per gli infortuni e sperando che a Minneapolis la fortuna faccia un salto ogni tanto, fanno ben sperare per un posto tra le magnifiche 8 a Ovest. Non male i draftati Muhammad e Dieng, sembra che la panchina ora sia finalmente profonda e di talento. Solo il tempo ci darà a cosa possono ambire, per ora i presupposti per far bene ci sono tutti.
Record: 44-38
Portland Trail Blazers: cinque scelte nelle prime 45 all’ultimo Draft fanno pregare i tifosi del Rose Garden che una di loro li ripaghi di tutti gli errori del passato. Per il resto Portland ha perso Hickson e inserito il meno forte dei fratelli Lopez e ha aggiunto Mo Williams per dare esperienza e un cambio al vero talento assoluto della squadra, Lillard. Se quest’ultimo con il compare Aldridge deciderà di fare faville, con l’aggiunta magari di qualche miracolo dal Draft, allora si potrà lottare davvero per la post-season. Più realisticamente saranno tra le prime escluse, come lo scorso anno.
Record: 39-43
Oklahoma City Thunder: con un mercato da ignavi, senza infamia e senza lode, i Thunder perdono però un altro tassello importante, quel Kevin Martin scambiato con James Harden due estati fa. Pagheranno questa doppia scelta davvero inoculata, ma nella post-season probabilmente, perché sarà difficile fermare Kevin Durant e Russell Westbrook dall’essere ancora tra i primi a Ovest. Mancano dei ricambi di rilievo agli attori principali e questo non è un ottimo segnale per chi lotta per vincere l’anello. Difficile migliorare il record dello scorso anno in regular season, ma occhio a Reggie Jackson, potrebbe esplodere in questa stagione.
Record: 57-25
Utah Jazz: difficile fare peggio, in un mercato estivo al limite dell’osceno in casa Jazz. Lasciato andare l’unico vero talento del team, Paul Millsap, presi Lucas, Biedrins, Jefferson e Rush, oltre a Burke, chiamato alla #9 in maniera affrettata, con molti altri talenti lasciati scappare da Utah. La stagione sarà disastrosa, si spera che il team si rivaluti la prossima estate se non vuole rischiare di uscire da tutti i giochi peri i posti che contano. Difficile trovare di peggio ad oggi ad Ovest, sarà una stagione utile giusto per costruire le basi per la prossima.
Record: 17-65