
Andrea Trinchieri
Belgrado – In quel di Belgrado, dove ha trascorso il fine settimana ,invitato ad un seminario di allenatori europei, Andrea Trinchieri ha trovato tempo e spazio per scambiare quattro chiacchere con la stampa europea presente per l’avvenimento.
Tema centrale, ovviamente, il prossimo campionato europeo di settembre ed in particolare il ruolo che avrà in esso la nazionale della Grecia, alla guida della quale ci sarà proprio l’ ex tecnico di Cantù.
Non ci sarà Diamantidis, lontano dalla nazionale da oramai più di tre anni, ma questa scelta tutto sommato non sembra aver troppo condizionato lo stesso Trinchieri:
“Dimitri ha 33 anni e quando un campione del suo calibro dice basta nessuno può discutere la sua decisione nè mettere pressioni perchè cambi idea. E’ chiaro che tutti vorremmo rivederlo combattere con la maglia della nazionale ma la sua scelta deve essere rispettata. Da 14 anni ogni giorno dà il 120% di sè stesso in campo ed è con Spanoulis e Navarro tra i 3 migliori giocatori del continente, con la sua capacità di dimenticare subito le sconfitte e saper ripartire”.
Riguardo alla prossima edizione continentale di settembre in Slovenia, le idee paiono piuttosto chiare su favorite e possibili outsider:
” Sarà una edizione molto particolare, viste le numerose assenze di giocatori importanti. Per me il miglior gruppo è la Francia che considero una squadra davvero terribile da affrontare. Anche la Turchia sarà sicuramente temibile mentre la mia Grecia sarà guidata da due giocatori importanti e la stessa Serbia invece ne avrà almeno 5-6 a disposizione.”
Conclusione d’obbligo sugli altri allenatori impegnati al meeting di Beograd:
“La scuola di coach serbi è la migliore in assoluto. Obradovic è uno e unico, inimitabile, ineguagliabile. Insieme a Ivkovic e Vujosevic hanno creato un sistema che risulterà essere il migliore per i prossimi 300 anni. Io non sono ancora arrivato a quei livelli”.
Alessio Teresi