SIENA – La Montepaschi vola sul 3-1 al termine di una gara intensa e durissima risolta solo nell’ultimo quarto. Ora Siena è davvero ad un passo dal settimo scudetto consecutivo che la proietterebbe nell’Olimpo dei grandissimi, un’impresa del genere non è stata mai neppure avvicinata da nessun’altra squadra italiana. Ma prima di cantare vittoria c’è da aggiungere un’altra perla alla serie che, al momento, recita 3-1 in favore dei biancoverdi con 3 match-points da giocarsi, però, con due trasferte a Roma. Roma che non demorde e che sta disputando una serie finale davvero di grandissimo spessore, dimostrando attributi e volontà di notevole livello, i ragazzi di Calvani stanno rendendo la vita difficilissima ad una Montepaschi forse superiore tecnicamente ma che sta trovando difficoltà inimmaginabili di fronte alla resistenza dei giallorossi capitolini. La serie ora si sposta a Roma per gara-5, e questo sarà il primo match-point a disposizione di Banchi e soci, crediamo che si tratterà della solita partita punto a punto, dura dall’inizio alla fine e non sarà certo facile per i senesi conquistare lo scudetto sul parquet avversario. Roma è con le spalle al muro, questo è indiscutibile, i capitolini devono necessariamente vincere per rimanere aggrappati a questa serie e non possono permettersi passi falsi, specialmente in casa, pensare di vincere 3 gare di fila contro questa Siena appare impegnativo, ma la storia di questi play-off ci ha insegnato che pronostici scontati non ce ne sono, e ci sentiamo di dire che anche stavolta la partita sarà apertissima.
A gara-5 ci si arriva dopo una gara-4 combattutissima sul parquet e sugli spalti con un presidente Toti on fire che è andato ad un millimetro dalla colluttazione con i tifosi senesi, poi l’intervento degli stewards e dei Carabinieri ha riportato la calma, ma il massimo dirigente romano ha cambiato posto per evitare ulteriori problemi. Peccato, peccato davvero. Sul campo le squadre si sono affrontate con la solita gagliardia e per 35 minuti è regnato il solito non incrinabile equilibrio. Siena è partita bene, ha provato a scappare sul 17-9, ma Roma ha riagganciato i padroni di casa chiudendo il primo quarto sotto di un solo punto sul 19-20. I secondi dieci minuti di gioco non hanno portato nulla di nuovo con la partita che si è trascinata avanti sul filo dei nervi e di giocate a volte estemporanee, le due compagini non si sono superate e l’intervallo lungo ha visto il punteggio dire 39-37 in favore della Montepaschi. Stesso identico discorso nel terzo quarto con un equilibrio assoluto e con vantaggi, ora dell’una, ora dell’altra squadra, che non hanno mai superato i 5 punti. L’ultima sirena è suonata sul 60-59 in favore dei padroni di casa. Anche l’ultimo quarto è scivolato sul più assoluto equilibrio e al 35^ minuto si era sul 66-66. A questo punto la “maledizione dell’ultimo quarto” si è ancora materializzata per un’Acea incapace, come 48 ore prima, di mantenere la durezza mentale fino al termine. Parziale di 15-5 negli ultimi 5 minuti e di nuovo vittoria senese. Partita combattutissima, tanti contatti, 3 antisportivi a carico di Roma non tutti comprensibili ad onor del vero, arbitraggio così così, tanto caldo e non solo per la colonnina di mercurio. Le serie a 7 stanno favorendo l’incertezza, si assiste a partite equilibratissime, ma la tenuta fisica e mentale dei protagonisti ne risente, finire un campionato oltre la metà di giugno con temperature africane, cosa facilmente preventivabile, non si sta rivelando una grandissima idea e lo spettacolo ne risente in maniera decisiva.
A livello di singoli, tra gli uomini di Calvani ha brillato il solito indomito Datome, stavolta però limitato da un Moss non messo fuori gioco dai falli come successe in gara-3, buone cose sono arrivate anche da un Jordan Taylor molto intraprendente. Bene nella metà campo offensiva Gani Lawal, ma disattento a rimbalzo con solo 3 catture e troppo molle in difesa. Bene, nei minuti rimasti in campo, il polacco Czyz che ha raccolto 4 rimbalzi e segnato 8 punti con 4/5 dal campo. Le note meno liete, per l’Acea, sono giunte da Goss, autore di un raccapricciante 2/11 al tiro e che si è salvato solo per i 7 rimbalzi catturati, e da Bobby Jones che, forse limitato dall’infortunio subito in gara-3, ha messo a referto solo 3 punti pur catturando 6 rimbalzi. A nostro avviso D’Ercole non viene abbastanza premiato dalle cifre stante il suo atteggiamento difensivo e l’abnegazione con la quale si è opposto ai pariruolo senesi.
Tra i biancoverdi 4 giocatori in doppia cifra con Hackett sugli scudi nonostante ben 5 palle perse, il solito Moss determinante sui due lati del campo, Janning positivo ed un Brown da 14 punti però con 14 tiri dal campo, un po’ troppi. Dalla panchina non è arrivato il solito contributo di Carraretto, festeggiato prima del via per le sue 300 partite nella Mens Sana, e tutto sommato neppure da Ress, bene invece Ortner e Sanikidze reattivi sotto le plance e per niente intimoriti dalla presenza di Lawal.
Montepaschi-Acea 81-71
Parziali: 20-19, 19-18, 21-22, 21-12
Progressione: 20-19, 39-37, 60-59, 81-71
SALA STAMPA
Calvani: ci spiace non poter riportare commenti tecnici del coach romano, ma il suo intervento è stato tutto teso a contestare l’operato degli arbitri, a contare i tiri liberi concessi a Siena e a Roma, a considerare il diverso metro arbitrale nel caso di contatti senesi o romani. Ovviamente 48 ore prima il coach dei capitolini non aveva notato che l’Acea aveva tirato 27 tiri liberi contro i soli 14 di Siena. Nessuno dei presenti in sala stampa ha controbattuto alle sue affermazioni, anche perchè c’era poco da controbattere, quando si incolpano gli arbitri delle proprie sconfitte la discussione rischia di deragliare subito, allora il coach evidentemente contrariato dal fatto che nessuno lo seguisse nel suo ragionamento, ha stuzzicato un giornalista presente che, a suo dire, si era dimostrato perplesso durante il suo intervento invitandolo a riguardarsi la partita. L’unico commento minimamente tecnico ha riguardato le difficoltà della Virtus nel proporre la zona. Calvani si è detto poi certo della vittoria della sua squadra a Roma “se sarà concessa uniformità di trattamento arbitrale”. Vabbè……………………
Banchi: telegrafico il coach senese:
Bella partita, dura come sapevamo che potesse essere, Roma ci ha messi in difficoltà con le sue armi ma siamo stati bravi a replicare. Dell’arbitraggio non parlo, ora andiamo a Roma a giocarcela e speriamo di chiuderla là.
MVP: Datome ed Hackett: due italiani sugli scudi, belle notizie per Simone Pianigiani.
WVP: Carraretto non festeggia al meglio la trecentesima presenza in maglia biancoverde, per lui 0/3 dal campo e -2 di valutazione.
Alessandro Lami
3 Comments
Davide
Io leggo questo sito per articoli possibilmente fatti bene e certamente non di parte. Questo qui sopra e’ veramente scandaloso, non solo per il tifo di cui gronda, ma per la saccenza di non riportare la conferenza stampa dell’allenatore avversario falsandone i contenuti, come puo verificare chiunque su un qualsiasi altro sito. E’ semplicemente vergognoso.
HUGME
Potrei scendere al tuo livello e scadere nel triviale, ma naturalmente evito. Due sole considerazioni:
1) Ho ampiamente riconosciuto i meriti di Roma e non capisco dove il mio pezzo grondi di tifo, basta saper leggere: “Roma che non demorde e che sta disputando una serie finale davvero di grandissimo spessore, dimostrando attributi e volontà di notevole livello, i ragazzi di Calvani stanno rendendo la vita difficilissima ad una Montepaschi forse superiore tecnicamente ma che sta trovando difficoltà inimmaginabili di fronte alla resistenza dei giallorossi capitolini”.
2) Non ho riportato nulla di tecnico detto da Calvani perchè in conferenza stampa ha parlato al 90% di metro di valutazione arbitrale ed ha fatto solo una fugace notazione tecnica. Mica è colpa mia.
FRED
Salve Davide, garantisco per Alessandro che lavora per ALL-AROUND.net da molto tempo e non ha mai smesso di riconoscere i meriti dell’avversario di turno di Siena.
Roma sta disputando una grande Finale e, se devo dirla tutta, credo da sempre poco, molto poco, alle giustificazioni arbitrali.
Stimo fortemente Marco Calvani, autentico protagonista di questo miracolo Virtus ma credo che la sua rabbia vada canalizzata a Gara 5, senza rovinare la bella impresa che comunque sta compiendo.