ROMA – Comincia ufficialmente il count-down serio per i Playoffs e per la Virtus Roma arriva un turno casalingo dopo l’altra gara casalinga di sabato vittoriosa contro Venezia. Piomba letteralmente a Roma l’altra Virtus, le V Nere bolognesi in convalescenza che cercano di rimettersi in carreggiata dopo la sfilza di sconfitte che ha costretto Patron Sabatini ad avvicendare sul ponte del comando in panca Bechi al posto dell’autoctono Finelli, incapace quest’ultimo di saper dare al roster un impronta caratteriale specifico, senza parlare degli ultimi arrivi a puntellare un roster già di per suo potenzialmente competitivo. Match intrigante comunque con squadre impegnate su traguardi diametralmente opposti: Roma per rafforzare il terzo posto attuale in previsione di un durissimo finale di campionato (trasferte di Varese e Sassari all’orizzonte e partite casalinghe contro Avellino e Brindisi su tutte), Bologna per terminare dignitosamente una stagione fallimentare in ottica prossimo anno, anche se una serie di sette vittorie potrebbe consegnare alla Oknoplast un’insperata qualificazione alla post-season (c’è da recuperare la sfida con Avellino). Ma chi ci crede veramente in riva al Reno ai Playoffs?
ACEA Virtus Roma
L’ennesima vittoria sudata ma meritata nell’anticipo di sabato contro una velenosissima ed ostica Reyer da superare, aumenta il numero degli “I Like” sulla pagina Facebook della Virtus Roma. Vincere è una medicina unica per lenire fatiche, acciacchi e togliere scorie mentali dalla testa di giocatori così giovani come Lawal, Taylor, Czyz ed Aden, difficile per loro mantenere la concentrazione per 40 minuti di gara, ecco il perché di prestazioni così ondivaghe nel rendimento complessivo per i giovani leoni in maglia ACEA (eccezion fatta per Aden, non utilizzato sabato sera contro Venezia). La vittoria è poi da sempre il miglior carburante per proseguire il cammino verso la storia. Già, perché un’annata come questa sarebbe storica se si concludesse con un terzo posto in classifica considerando da dove si è partiti. Ma c’è un dato che preoccupa, non in termini assoluti bensì relativi in queste vittorie dell’ACEA: non c’è forse troppa “sofferenza” prima di portare a casa il fatidico macinato a casa? First of all: questa Virtus ha veramente un grosso paio di cocones sotto, premio evidente al lavoro sul campo e sulle teste dei ragazzi di quel galantuomo che risponde al nome di Marco Calvani. E’ lui il segreto di queste vittorie, il valore aggiunto che riesce a mettere in evidenza prevalentemente i pregi di una squadra che non molla mai un centimetro, che picchia sodo e che alla fine trova sempre la strada per vincere. Fino ad oggi proprio solo a Bologna all’andata Roma ha fallito il possesso decisivo che avrebbe evitato la sconfitta trascinandola al supplementare e nell’arco di una stagione si può essere soddisfatti di questo andamento. E se questo conforta più di 100.000€ in banca, bisogna però evidenziare che le difficoltà che sta incontrando in questo girone di ritorno in casa la Virtus devono essere quantomeno attenuate. Il fattore sorpresa Virtus Roma è ovviamente svanito o meglio, la forza del collettivo romano si sta palesando in modo inequivocabile, ecco che adesso bisogna fare qualcosa in più per sopperire al venire meno dell’effetto sorpresa e qui ci si attende da parte dello staff tecnico quel salto di qualità per portare il vascello giallorossoblu in porti sicuri. La zona veneziana di Mazzon per 37 minuti ha mostrato qualche limite di troppo nella gestione del possesso, della velocità d’esecuzione dei giochi che deve essere eliminato, sarebbe veramente un peccato smarrire adesso la via maestra in un contesto di un torneo nel quale l’ACEA potrebbe anche aspirare a risultati clamorosi a fine stagione per il rilancio definitivo del club capitolino.
Anche Bologna insisterà con la 2-3 o con la match-up, sicuro, domenica vedremo se Bechi l’adotterà malgrado i suoi ragazzi non abbiano sulla carta questa enorme propensione al sacrifico collettivo, per questo risulterà determinante la velocità nel giro-palla, il trovare l’uomo libero al tiro o la penetrazione con scarico per Datome, D’Ercole e Goss al tiro da fuori. Sarà una gara di scacchi ma anche una sfida nella quale l’ACEA dovrà contenere l’esuberanza dell’ultimo arrivato in maglia bianconera, Jacob Pullen, 22 punti contro Reggio Emilia, un giocatore già apprezzato nell’ultimo anno e mezzo a Biella e scovato da Bottai (ex della sfida assieme ad Angelone Gigli), in Israele, senza dimenticare gli Smith, gli Hasbrouck, i Poeta ed appunto Gigli. Perciò solita difesa aggressiva nei momenti determinanti e concretezza in attacco altrimenti il lieto fine e con esso il sogno terzo posto in classifica potrebbero subire già da domenica un brusco stop.
Oknoplast Virtus Bologna
Se la Reyer sabato scorso veniva a Roma con l’ansia da prestazione per difendere l’ottava piazza in graduatoria, queste V Nere
sembrano non avere eccessivi grilli per la testa. “Sembrano” infatti, ma in realtà non è così: Patron Sabatini nelle segrete stanze è stato chiaro, se si conquistano i Playoffs i ragazzi saranno premiati, gloria anche per Luca Bechi e soddisfazione per una tifoseria tramortita da un campionato che definire negativo è un pallido eufemismo. Eppure la partenza in campionato era stata buona poi la sconfitta casalinga contro la lanciatissima Varese ed ecco la sequela di incertezze, indecisioni e relative sconfitte che han fatto sprofondare Bologna in uno stato di crisi perenne, difficilissima da prevedere alla vigilia del Torneo. Forse fidarsi troppo dei Gaddefors (scarso il suo apporto al momento), degli Imbrò e dei Moraschini è stato eccessivo ma sarebbe ingiusto scaricare su questi ragazzi le croci di un’annata troppo negativa, da che mondo è mondo sono i top players che devono assumersi le loro responsabilità. Partito per nuovi lidi Ricky Minard che avrebbe dovuto rappresentare l’arma letale contro le difese avverserie, arrivato Parzenski prima (chi l’ha visto?), e dopo Andusic, nulla di nuovo sotto le due torri. Pullen, l’ex di Biella, ha invece fatto vedere subito di quale pasta sia fatto ma non si può tacere del flop sostanziale di Smith e di Habsbrouck viste le premesse e l’avvio a spron battutto soprattutto dell’ala di Washington che ha visto, gara dopo gara, peggiorare le proprie percentuali e con esse l’umore e la resa agonistica della squadra nel complesso. Anche l’ottimo Gigli della passata stagione si è come appassito anche se i numeri gli diano ancora buone soddisfazioni ed il battagliero Poeta di un tempo sembra aver perso energia e convinzione nei suoi mezzi.
Contro Reggio Emilia però s’è visto qualcosa di nuovo, soprattutto un quarto periodo nel quale le V Nere hanno consegnato alle cronache una prova in netta controtendenza rispetto al recente passato, una reazione di carattere vigorosa contro il tentativo della Treknwalder di rientrare in partita. Qualcosa sta cambiando quindi ma a Roma ci sarà da confermare questa tendenza senza “se” e senza “ma”, pochi dubbi ed incertezze perché se si vuole finire in modo appropriato questa disgraziata stagione non si può più aspettare. Sotto questo punto di vista l’arrivo di Bechi può essere l’ancora alla quale aggrapparsi, la non positiva esperienza del coach toscano a Brindisi l’anno scorso lo ha reso più maturo e consapevole dopo i fasti e la relativa caduta in quel di Biella. Eppoi a lui Roma porta bene, la cabala aiuta chi ci crede in certi casi ma se Bologna vorrà portare a casa la vittoria servirà concretezza e saldezza di nervi, controllare il gioco il più possibile abbassando i ritmi perché se Roma corre le speranze di uscire indenni dal Pala Tiziano s’affievoliranno in modo concreto.
Precedenti: sono 40 le sfide in casa Roma, con 22 vittorie per i padroni di casa, regna cioè tra le due squadre un discreto equilibrio.
Si gioca: Pala Tiziano in Roma, domenica 24 alle ore 18:15 con diretta televisiva su “E’ TV”.
Arbitri: Chiari-Aronne-Bartoli
Fabrizio Noto/FRED