Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs 102-82 (1-2)
Diciamoci la verità: se i Thunder non avessero vinto gara-3 questa serie si sarebbe potuta considerare un flop clamoroso. Probabile che San Antonio non ne lascerà più al team di coach Brooks, ma la prima gara in casa per la squadra che non dispone del fattore campo è sempre stata un must. Oklahoma ci mette un quarto per prendere le misure, poi, con il complice aiuto dei texani visibilmente scarichi, Westbrook prende in mano le redini del gioco, deliziando il pubblico casalingo con una prova di playmaking tra le migliori in questi Playoffs (9 assists e 4 palle rubate).
Fondamentale questa volta però, anche la consistente serata di Thabo Sefolosha, in ombra nelle due uscite all’At&T Center e tra le mura amiche invece assillante difensore, nonchè continua spina nel fianco per Parker e Ginobili soprattutto nelle uscite dai blocchi. Tira male anche Duncan, ma questa fino ad ora non è certo una novità. Bene Perkins, chiamato spesse volte a cambiare sul pick&roll e che, vista forse la scarsa vena realizzativa degli Spurs, non ha sfigurato neanche di fronte alla rapidità di Parker. Merito di Brooks? Certo qualche aggiustamento è stato fatto, ma va considerato che alla Energy Arena i Thunder risultano essere davvero invincibili e che soprattutto il basket sviluppato da San Antonio in gara-3 è lontanissimo da quello che Popovich vorrebbe vedere sul parquet.
Gara-4 quindi domani sera dirà davvero qualcosa sul destino di questa serie: certo è che le prime due gare e i loro esiti non vanno comunque dimenticati.
Michele Di Terlizzi