Tutto come previsto, o quasi, in gara 1 all’American Airlines Arena, dove i Miami Heat hanno facilmente superato i Boston Celtics nel primo episodio della serie che garantirà a una delle due formazioni l’approdo alle NBA Finals.
Se personalmente mi aspettavo un assalto all’arma bianca di Miami nei primi minuti di gioco, questo non c’è stato, con gli Heat capaci di arrivare ad una larga vittoria (93-79) con calma e grazie soprattutto ad un secondo tempo in cui i Celtics sono usciti completamente dalla partita. Sotto di 10 al termine del primo periodo, Boston guidata da Kevin Garnett (23+10) riusciva ad andare al riposo lungo addirittura in parità. Questo nonostante un Rondo tornato dormiente, un Allen incapace di uscire dal periodo di crisi al tiro, problemi alle caviglie o meno, e un Pierce che sta andando troppo a corrente alternata e al quale sicuramente manca la condizione migliore per difendere su James in una metà campo e poi essere determinante in attacco. Giustificazioni che lasciano il tempo che trovano, perchè in ogni caso continuando così ai Celtics resteranno solo eventuali rimpianti e una serie che di sto passo scivolerà via velocemente, mettendo Miami sulla strada delle seconde Finals consecutive.
Proprio gli Heat in questa gara 1 ritrovano il supporto dei propri gregari, quelli che principalmente col tiro da fuori possono permettere a James e Wade di scorazzare al centro di un’area diventata improvvisamente senza custodi. La difesa di Boston rimane imperniata sui concetti di Coach Thibodeau, e i suoi aiuti e recuperi continui, il suo sovrannumerare il lato forte, hanno la necessità di essere eseguiti con il massimo della condizione fisica a disposizione per recuperare nei così detti “close-out” sui tiratori, cosa che avviene davvero poche volte. Shane Battier (10+10) gioca una gara di rara intelligenza cestistica, difende, va a rimbalzo e in attacco contribuisce insieme a Chalmers e Mike Miller ad allargare la difesa, sommando tutti e tre ben 26 punti, che sono manna dal cielo per Spoelstra.
Sotto canestro Miami non soffre più di tanto l’assenza di Bosh (dato in miglioramento e rientrante se la serie dovesse allungarsi, altrimenti pronto quasi certamente per le finali), visto anche il rientro dalla squalifica di Haslem, e sfiora addirittura il record di franchigia per stoppate date nei playoffs (ben 11 stanotte). I Celtics riescono ad andare dentro, ma spesso concludono in modo affrettato e di certo troppo morbido, soprattutto con Rondo e Bass. Favorita così la difesa degli Heat che a mio modo di vedere non è così eccezionale da un punto di vista tattico, ma che comunque resta efficace e i numeri sono qui a dimostrarlo. Vero è che Boston sbaglia di suo tiri che in altri periodi (anni? ere?) avrebbe segnato ad occhi chiusi. Il complessivo 39.5% dal campo (28.6% da tre) è la sommatoria dei due fattori: sì la difesa di Miami ma anche un’ulteriore prestazione balistica che condanna i biancoverdi alla prima sconfitta nella serie. Pierce 5/18, Allen 1/7, Rondo 8/20: penso bastino questi dati a far capire la situazione davvero da allarme rosso per Doc Rivers! Se poi a questi numeri sommiamo un ridicolo 11/21 ai tiri liberi, con Ray Allen addirittura a sparare un 3/7…anche questo colpa delle caviglie?!?
Da sottolineare come LeBron James non vada mai in difficoltà e, lasciando trasparire una non sempre percettibile serenità, chiude con 32 punti e 13 rimbalzi. Wade sparito un po’ dalla gara durante il secondo quarto, soprattutto quando marcato da Dooling e con Allen in panchina, si
risveglia nel terzo periodo e alla fine scriverà 22 punti e 7 assist. Il 50% totale dal campo degli Heat giustifica una vittoria mai in discussione e che al momento non si capisce come non dovrebbe venir replicata, di certo in gara due (mercoledì notte ancora alla American Airlines Arena) e nei successivi episodi da disputarsi al TD Garden. Ma nonostante tutto, qualcuno di voi è già pronto a scommettere contro il cuore dei Celtics?
Andrea Pontremoli
@A_P_Official