Los Angeles Lakers-Denver Nuggets 104-100 (2-0)
Un’altra W per i Lakers, che devono però questa volta fare i conti con dei competitivi Nuggets, il cui merito è stato senza dubbio il rimanere a contatto fino all’ultimo minuto di gioco. Ancora una volta fenomenale Andrew Bynum, che non avendo di fatto reali concorrenti nel pitturato realizza 27 punti cancellando come di consueto la debole resistenza del suo pari ruolo avversario Koufos. Torna a segnare valanghe di punti anche Kobe, piazzando una serie di canestri ad alto quoziente di difficoltà, mentre non basta dall’altra parte il buon impatto gara di Lawson (25 punti+7 assists) che trova un impreciso Gallinari e in generale una difficile serata dall’arco, con percentuali inferiori al 30%. LA scappa via fin dalle prime battute, arrivando fino ad un massimo di 11 lunghezze di vantaggio, ma quando a 40” dal termine il Gallo trova l’unica tripla della serata, serve una gran giocata di Sessions (il cui contributo continua ad essere d’oro per coach Brown) per chiudere i conti e mandare i titoli di coda a gara 2. In Colorado sarà difficile ripetere uno sweep come quello dello scorso anno, ma Denver al momento non sembra in grado di complicare di molto le cose ai gialloviola…
Atlanta Hawks-Boston Celtics 80-87 (1-1)
Servono 36 punti di Paul Pierce per portare la serie con Atlanta sull’1-1: i Celtics, privi di Rondo e Allen, si affidano alla propria stella che segna i primi 9 punti per i suoi compagni, proseguendo la vena realizzativa per l’intero arco del match compreso il jumper che a 2.30 dalla sirena conclusiva chiude già di fatto la sfida. Gli Hawks confermano la mancanza di una vera schematicità del gioco affidandosi all’atletismo di Teague e la tecnica di Johnson e di Smith. Proprio Smith però, nelle fasi concitate dell’ultimo periodo, termina la propria corsa (e con ogni probabilità la propria stagione) girandosi il ginocchio, in lotta con KG per un rimbalzo. Continuano le note positive per Avery Bradley, una combo-guard che poco ha fatto rimpiangere Rajon, mentre gli Hawks, in viaggio ora verso il Massachusetts, rischiano davvero di dover abbandonare presto la loro post-season, privati di un solido giocatore ben difficile da rimpiazzare.
Chicago Bulls-Philadelphia ’76 92-109 (1-1)
Infine i Bulls vengono agevolmente battuti dai Sixers, che riaprono una serie che pareva già a senso unico con Rose. A inizio ripresa, nonostante il vantaggio Bulls arrivato persino al +8 grazie ad un impeccabile Noah e qualche utile running shot di Lucas, è Elton Brand, seguito a ruota da Evan Turner inatteso protagonista in scenari del genere, a guidare la carica Sixers che ritrovano la testa della gara e chiudendo il terzo periodo con un pesantissimo parziale di 36-14. L’ultima frazione di gioco risulta così inutile ai fini pratici del match, Boozer non perviene e il -17 finale fa suonare i campanelli d’allarme in casa Bulls: ormai questa non è più una serie semplice.
Michele Di Terlizzi