Certamente questa stagione Howard ha fatto parlare di sé: prima con il discorso relativo alla sua possibile cessione, ed ora con la richiesta del licenziamento di coach Van Gundy. I due sembrano non essere mai stati in ottimi rapporti, ma nessuno avrebbe immaginato che si potesse giungere a questo punto: nella sessione di interviste pre-gara del match con i Knicks (che ha sancito la quinta sconfitta di fila per la franchigia della Florida), il coach dei Magic ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Dwight ha chiesto il mio licenziamento, mi è stato detto da alcuni membri del management. Io sono qui per fare il mio lavoro, quando (e se) mi cacceranno sarà ugualmente una bella giornata”. In una scena quasi surreale è giunto un attimo dopo lo stesso Howard, che ignaro che il suo coach avesse fino a qualche istante prima trattato della sua richiesta di licenziamento, lo ha abbracciato calorosamente, per poi cadere in un più che giustificato imbarazzo udita la notizia dai giornalisti: “Perché dovrei chiedere il licenziamento di Stan a 12 partite dal termine della regular season? Non avrebbe alcun senso. Io sono un giocatore, non il general manager, nè tanto meno il proprietario”.
Pare però che nella faccenda vi sia ben altro, risalente addirittura alla decisione di Howard di rimanere nella “Città di Topolino” un’altra stagione al termine del mercato. Sembra infatti che il centro dei Magic, poche ore prima della deadline, fosse intenzionato a sbarcare a Chicago in uno scambio che tutto sommato avrebbe accontentato entrambe le parti; ma quando tutto sembrava fatto Howard avrebbe accettato l’opzione per restare un altro anno in Florida pur di ottenere il licenziamento di Van Gundy, a suo dire “incapace di gestire la squadra”. Però, visti i risultati sul campo, il coach dei Magic non sembrerebbe meritare questo licenziamento, dato che finora nessuno (a parte alcuni rumors dopo le cinque sconfitte consecutive recentemente subite da Orlando, che hanno fatto perdere alla franchigia la quarta posizione ad est) ha sentenziato riguardo all’operato del baffuto head coach.
In un intervista rilasciata a ESPN durante il match tra 76ers e Magic, vinto da questi ultimi 88-82, Otis Smith, GM dei Magic, ha dichiarato che il licenziamento di Van Gundy appare improbabile, e che molto probabilmente l’ex coach degli Heat resterà sulla panchina di Orlando almeno fino alla scadenza del suo contratto, ovvero per un’altra stagione. Smith ha poi smentito le voci che volevano come nuovo allenatore dei Magic Nate McMillan, da poco licenziato dai Blazers, “specializzato” in situazioni calde, come sarebbe quella della franchigia della Florida. Tra le molte voci sembra che anche la posizione dello stesso general manager Smith sia in bilico, poiché parte della dirigenza della squadra non avrebbe approvato la sua politica di mercato, forse un po’ troppo conservatrice, dato che secondo molti la squadra avrebbe necessitato di rinforzi in chiave Playoffs.
La franchigia appare quindi quasi ad un bivio: tenere Van Gundy e lasciar probabilmente partire Howard o licenziarlo e accontentare il “bimbo viziato” (soprannome affibbiatogli recentemente da alcuni media d’oltreoceano). Molto probabilmente i vertici della squadra opteranno per la seconda ipotesi, che però potrebbe rivelarsi inutile se Howard abbandonasse ugualmente la franchigia al termine della prossima stagione in cerca di un titolo e di una squadra più competitiva. Staremo a vedere.
Federico D’Alessio
@FedeDalessio