E’ andato questa notte in scena, all’Air Canada Centre di Toronto, il match che opponeva i padroni di casa ai Denver Nuggets. Non è quindi ancora finita per i Raptors (e per molte altre squadre); i canadesi si trovano infatti “costretti” a disputare un’altra ventina di partite pur essendo perfettamente consapevoli di non poter lottare per un posto nei Playoffs ed a tirare le somme di un’altra stagione fallimentare, che li ha visti ancora una volta galleggiare intorno al 30% di vittorie. Un peccato, per una franchigia che finora non si è mai spinta oltre il secondo turno di post-season, e soprattutto per il nostro Andrea Bargnani che, prima del suo infortunio, stava giocando a livelli da All-Star (quasi 23 punti di media a partita intorno a Dicembre). E’ invece decisamente diversa la situazione dei Denver Nuggets: la franchigia del Colorado, seppur costretta a fare a meno di Gallinari per almeno metà della stagione (e da una settimana a questa parte per la frattura del pollice sinistro) è ottava nella Western Conference ed è in piena corsa per un posto nei Playoffs. Si può tutt’al più obiettare sulla strana strategia di mercato adottata dalla dirigenza della squadra: Denver ha infatti ceduto Nene (che aveva appena firmato un contratto milionario all’inizio della stagione), solido difensore e miglior marcatore della squadra, in cambio di Javale McGee, un centro senz’altro dotato di grande potenziale ma probabilmente non ancora pronto a partire nel quintetto titolare della franchigia allenata da coach George Karl. Difatti, negli ultimi match, è stato Mozgov a partire tra i primi cinque; il pivot russo è però considerato da molti un giocatore “soft”, magari non abbastanza duro per giocare nel campionato (di basket) più appassionante al mondo.
I Raptors che non ti aspetti — Toronto non è esattamente nota per il suo pubblico, ma certo essere l’unica squadra di basket di un’intera nazione (o perlomeno quella più forte) aiuta non poco; basti pensare al match contro i Magic, terminato 117-101 in favore degli ospiti, ma nel quale il pubblico, a pochi istanti dalla fine, ha esultato molto calorosamente solo per il raggiungimento di quota 100 punti da parte della franchigia di casa. I Raptors magari non ricambiano tutto l’affetto del proprio pubblico con grandi prestazioni, ma almeno oggi la situazione è decisamente diversa. Solamente nei primi quattro minuti di gioco Bargnani sigla 7 punti di fila, facendo esplodere il palazzetto. D’altronde si affrontavano due tra le peggiori difese della NBA, e questo certamente ha giovato alla spettacolarità in zona offensiva, con lo stesso “Mago” in grado di penetrare quasi indisturbato. I Nuggets avvertono molto la mancanza di Gallinari ed i Raptors non fanno altro che approfittarne, lasciando anche spazio libero sul perimetro, in una serataccia per Denver da oltre l’arco (un pessimo 25% da tre per i Nuggets). Esattamente l’opposto i canadesi che riescono sempre a trovare un’ottima spaziatura, e i risultati si vedono: 54% dal perimetro per Toronto, che ha stranamente tirato meglio dalla distanza rispetto al tiro da due (nel quale Denver ha fatto meglio, con il 41%). Ma, tralasciando le cifre, si nota senz’altro che la qualità della difesa degli ospiti è nettamente calata dall’addio di Nene. Malgrado nel secondo quarto le cose si assestino un po’ per Denver, una squadra da Playoffs non può certo permettersi una difesa del genere e coach Karl, seppur certamente non noto per il suo sistema difensivo, dovrà tentare di migliorare la situazione in una parte del campo che, ribadendo, non è più la stessa senza Nene.
Che Lawson! — Se Denver rimane in piedi, riuscendo addirittura ad agguantare il pareggio a fine terzo quarto, gran parte del merito è di Ty Lawson. Il playmaker più veloce della Lega, con le sue eccellenti penetrazioni, è stato infatti un pericolo costante per la difesa della franchigia canadese, incapace di contenerlo; ottime le cifre firmate dal giocatore da North Carolina (26 punti accompagnati da 9 assist, a sfiorare la doppia doppia), che in questi momenti di difficoltà per Denver si sta dimostrando il vero trascinatore della squadra. Nell’ultimo periodo, però, coach Casey, cercando di fermare la furia del regista dei Nuggets, tenta l'”azzardo” della difesa a zona, che si dimostra però estremamente efficace, arrestando Lawson nelle sue penetrazioni ed eliminando gran parte del potenziale offensivo della squadra avversaria. Ed infatti, l’ultimo quarto è un monologo Raptors, che raccolgono ben nove punti di distacco, decisivi per ottenere la vittoria.
Crisi? — Sarà fondamentale il ritorno di Danilo Gallinari per Denver; senza il milanese, infatti, difficilmente la squadra agguanterà i Playoffs. La franchigia si trova con lo stesso record di Houston e Utah, squadre altrettanto agguerrite ed in lizza per un posto in extremis per la post-season; molto difficile, in vista anche delle recenti trade, trovare una favorita. Si confermano però in difficoltà i Nuggets, che hanno perso 6 delle ultime 4 partite, e non sono certo in un grande periodo. Vittoria che da’ senz’altro morale quella di Toronto, quasi inaspettata, ma di certo sarebbe impossibile pensare ad un approdo ai Playoffs della franchigia anche dai più ottimisti; molto positivo invece il rendimento di Bargnani questa notte, con 26 punti siglati ed un 10/11 dalla lunetta, ma soprattutto con il canestro del definitivo sorpasso nell’ultimo periodo. Il “Gallo” non sarà certo felice dello sgambetto che ha teso il suo connazionale ai Nuggets, nel momento più importante dell’intera stagione. Ormai la franchigia del Colorado non aspetta altro che il suo ritorno, e anche noi appassionati italiani non siamo da meno!
Toronto: Bargnani 26 punti e 5 rimbalzi, DeRozan 17 punti e 5 assist, Calderon 10 punti e 10 assist
Denver: Lawson 29 punti e 9 assist, Afflalo 15 punti e 4 rimbalzi, Chandler 13 punti e 8 rimbalzi
Federico D’Alessio
@FedeDalessio