Una giornata quella della pallacanestro lituana che scorre placida e senza sussulti. Nessuna clamorosa rimonta o ribaltone. Tutti i risultati seguono il pronostico che sulla carta avevano prima della palla a 2, e non sono più neanche i passaportati a spostare gli equilibri. Stavolta sulle lastre di legno dei parquet lituani scendono molte stelle della Nba e le loro prestazioni, sopra la media, fanno sì che anche nazionali dal collettivo e dai nomi modesti possano risplendere ed ottenere vittorie preziose. Si passa con almeno 2 vittorie, ma incamerare punti fa sempre comodo.
PANEVEZYS – Gruppo A
Un girone molto interessante quello che i padroni di casa lituani, gli spagnoli e i temibili turchi contendersi le posizioni di testa. Le tre big non steccano l’esordio. Apre la Spagna che, al termine di una gara mai in discussione, liquida una stoica Polonia col punteggio di 83-78. Nella serata in cui ci sono le virgole di Rubio e Calderon, la “Roja” trova nei fratelli Gasol e nell’immortale Navarro le sue pedine vincenti. Pau ci mette 29 punti (con una tripla addirittura), con 7 rimbalzi; il fratellino Marc fa 16 + 7, mentre Navarro fa il bello e il cattivo tempo con la palla e senza, confezionando punti (23) e smistando bene il gioco per i compagni, tra cui anche Ibaka, al debutto ufficiale. La Polonia cade in piedi con la certezza di un roster insidioso, in cui Kelati e l’ex Pepsi Koszarek sono le luci. Un finale così col freno a mano tirato però dagli spagnoli (dal gioco sempre frizzante), invita a riflettere.
La Turchia invece con grande semplicità e col minimo sforzo, asfalta il Portogallo, cenerentola della competizione. Finisce 79-56, con tutti e 12 i bosforici a segno. Bene Turkoglu, che sembra riprendere la forma ottimale, eccellente Kanter, giocatore completo e pronto per il salto di qualità. Sufficienti, ma possono dare di più (e l’avversario stasera non stimolava certo), gli altri Nba Asik e Iliasova.
Vittoria infine della Lituania contro la Gran Bretagna, o per meglio dire contro il solo Luol Deng, per 80-69. Coraggioso il giocatore di Chicago a riportare i suoi a contatto nel terzo quarto, in cui la difesa anglosassone concede solo 5 punti. La pallacanestro è però sport di squadra e se nel tuo roster hai gente con tanto sacrificio nelle vene come un Kaukenas chirurgico (16 punti con 6/8 dal campo), un K. Lavrinovic encomiabile (12 + 6 ma tanta roba), e uno Jasi vecchio stile, allora tutto diventa possibile (da rimarcare il 10/17 da tre dei padroni di casa).
SPAGNA-POLONIA 83-78; TURCHIA-PORTOGALLO 79-56; LITUANIA-GRAN BRETAGNA 80-69
Classifica: Spagna, Turchia, Lituania 2 pti, Polonia, Portogallo, Gran Bretagna 0.
SIAULIAI – Gruppo B
Nel gruppo dell’Italia, che viene sconfitta sonoramente dalla Serbia 68-80, le premesse non sono molto positive, vista la grande forma di Germania e Francia che raggiungono i balcanici a quota 2. Rimandando allo speciale sugli azzurri di Pianigiani il commento della brutta prestazione dei nostri, passiamo in rassegna le altre gare che hanno chiuso il quadro, poco rassicurante, delle nostre rivali.
La Germania strapazza un modesto Israele 91-64, potendo contare non solo sul fresco campione Nba Dirk Nowitzki, che stasera va in ufficio con 25 punti e un pazzesco 10/14 dal campo. A fianco del campione di Dallas però, si pone un nuovo baluardo, quel Cris Kaman che tanto ha imparato a tirare la carretta nei Clippers, e che agli israeliani ne rifila 18 con ben 10 rimbalzi catturati. Dire che però i tedeschi, prossimi avversari dell’Italia, si limitano a questi due è mentire: se Hamann e Schultze, che oggi hanno messo la virgola li conosciamo bene e ci hanno già punito, Benzing e Schwethelm sono due esterni interessanti che oggi in uscita dai blocchi hanno fatto sfracelli dai 6,75 . Per l’Israele, che senza Casspi sembra una squadra di livello medio-basso, c’è da registrare l’ottima serata di Pnini, 20 punti e tanto sacrificio, non supportato dai compagni.
La Francia doma la Lettonia dopo essere stata sotto anche in doppia cifra in avvio. Si vede che questa squadra a cui manca Turiaf è costruita intorno a quel talento (da me incompreso), di Tony Parker. Il play degli Spurs segna 31 punti e smista anche 7 assist, in una serata per lui importante. Supportano il casting Diaw, Noah e Batum, tutti in modo diverso, con atletismo ed energia. La Lettonia si affida al solo Blums, che imita Parker mettendo a segno 32 punti e anche 7 assist, ma il carisma tra i due è diverso, e l’89-78 finale è eloquente.
SERBIA-ITALIA 80-68; FRANCIA-LETTONIA 89-78; GERMANIA-ISRAELE 91-64
Classifica: Serbia, Francia, Germania 2 pti, Italia, Lettonia, Israele 0.
ALYTUS – Gruppo C
Avvincente il terzo girone di questo europeo, con scarti contenuti e partite ben giocate. La regina è la Grecia, solo di nome, visto che il roster è nuovo di zecca, ma si fanno apprezzare anche una buona Croazia, che fatica più del dovuto contro la Finlandia, e anche Montenegro e Macedonia che danno vita ad un derby bellissimo.
Senza le sue stelle famose, la Grecia operaia del nuovo ciclo batte una Bosnia coriacea, che riesce a restare sempre col naso avanti nei primi 20′ grazie alle belle imbucate di Gordic e Dedovic (ma sono gli stessi di Roma?), ed all’ottima prestazione di Kikanovic. Gli Ellenici non saranno un portento, ma hanno concretezza e gioco fluido, con le sapienti mani di Nikos Zisis e di Nick Calathes abili a giostrare la manovra. Al resto ci pensa poi il duo sotto i tabelloni Koufos-Bouroussis, che cattura ogni rimbalzo. Finisce 76-67, ma attenzione a questa Bosnia, che stasera se avesse avuto dalla sua Teletovic (0/9 da tre, strano ma vero), e Domercant, stasera in ombra, potrebbe essere una mina vagante.
E’ una certezza la Croazia che dopo aver palleggiato i vantaggi con la Finlandia mette la marcia decisiva nel terzo periodo, lasciando però tante chances ai finnici per rientrare. Stavolta va bene e finisce 84-79, ma nei biancorossi c’è ancora qualcosa da sistemare considerando che, escluso l’Mvp della gara Bogdanovic, 27 punti e 7 rimbalzi, il resto dello starting five Draper-Andric-Barac-Simon realizza solo 10 punti. Ottimi Popovic e Tomic che si guadagnano spazio dalla panchina, meno bene Stipcevic. Tra i finlandesi, ottimi gli “italiani” Kotti, Lee, Koponen, Huff e Rannikko, a testimonianza di una crescita del basket scandinavo.
I derby si sa che sono partite strane. Serve l’overtime per dare alla fine la vittoria al Montenegro sulla Macedonia, 70-65. McCalebb guidava come Alessandro Magno i macedoni ad un buon margine di vantaggio nella prima fase di gara, ma la risposta del suo alter ego montenegrino, Cook e le ottime giocate di un Dasic (anche lui è lo stesso di Roma?), stasera fenomenale, permettevano una vittoria finale forse non meritata, ma di sicuro più voluta. Senza ombra di dubbio questo è stato il più bel match della giornata.
GRECIA-BOSNIA 76-67; CROAZIA-FINLANDIA 84-79; MONTENEGRO-MACEDONIA 70-65ot
Classifica: Grecia, Croazia, Montenegro 2 pti, Bosnia, Finlandia, Macedonia 0.
KLAIPEDA – Gruppo D
Nel gruppo meno interessante della competizione, gare molto equilibrate. Slovenia e Russia avanti tutta, si cerca la terza e la quarta forza del girone, con la Georgia oggi vincente e la buona Bulgaria di EJ Rowland come candidate principali.
Il gruppo è aperto dalla vittoria della Georgia appunto contro il Belgio per 81-59. Markoishvili e Sanikidze ispirano, il resto lo fa il giocatore di Atlanta Zaza Pachulia, che con solidità in vernice abbatte un Belgio davvero troppo tenero, con il duo VandenSpiegel-Mbenga a proteggere un canestro mai difeso a dovere.
Una gara sempre in controllo quella della Slovenia, che si sbarazza con agilità della Bulgaria col punteggio di 67-59. Goran Dragic è diventato davvero il Nash del vecchio continente, con punti ignoranti e assist deliziosi ma anche un finalizzatore davvero spietato che punisce con continuità. Se al contesto ci si aggiunge anche un lusso come Lorbek il quadro è completo e la squadra gira a pieno regime e convince. Non basta ai bulgari il solo Rowland da 20 punti e 9 rimbalzi (!) a cui si aggiunge Videnov con i suoi 14 a referto.
Troneggia Andrei Kirilenko nella tonante vittoria della Russia sull’Ucraina 73-64. Il kalashnikov siberiano mette punti e rimbalzi decisivi, aiutato forse dal solo Mozgov. Il recupero del giocatore degli Utah Jazz è la carta in più per questa giovane armata russa per poter ritornare nell’elite del basket europeo, non solo ai margini del podio e anche Khyrapa, che deve però ancora carburare può dare una mano.
BELGIO-GEORGIA 59-81; SLOVENIA-BULGARIA 67-59; RUSSIA-UCRAINA 73-64
Classifica: Georgia, Slovenia, Russia 2 pti, Belgio, Bulgaria, Ucraina 0.
Domenico Landolfo