PORTO S. GIORGIO (AP) – Si torna al PalaSavelli dopo l’ennesima brutta figura rimediata dalla Fabi ad Avellino dove, al cospetto di un avversario decimato dagli infortuni, ha offerto una prestazione in linea con le precedenti e cioè indegna. La cosa non è passata sotto silenzio e la dirigenza si è mossa per iniziare a porre rimedio ad un trend che definire negativo è puro eufemismo. Resta da verificare quale efficacia potranno avere i correttivi, apportati in maniera confusa e soprattutto tardiva visto che lo spogliatoio gialloblu non parrebbe essere così granitico, tanto per restare in tema di eufemismi.
In soldoni si è proceduto al taglio di Bobby Jones, non certo tempestivo visto che le voci in proposito si susseguivano sin dal precampionato, ed è arrivato al suo posto Ryan Toolson, a caccia di minuti perchè chiuso a Treviso dove veniva utilizzato solo in Eurocup. Un giocatore, il mormone, del tutto differente dal moro di Compton: guardia pura il primo, ala piccola il secondo e se diamo un occhiata al roster della Fabi, dove di ali piccole non ce ne sono più e dove l’emergenza playmaker è stretta attualità viene da chiedersi quali siano i criteri tecnici di questa scelta. Ma non crucciamoci oltremodo, questa stagione ci ha insegnato tanto sotto questo aspetto e messo a dura prova le nostre convinzioni maturate in anni e anni di passione cestistica, convinti che i migliori dovessero giocare e i peggiori stare in panchina; quest’anno abbiamo assistito spesso ad interpretazioni fantasiose di questo credo, con giocatori che più giocano male e più stanno in campo e con altri che invece pur dando il massimo e portando alla causa buone cose vengono sotto utilizzati.
Una confusione tecnica che appare palese ogni partita di più, una confusione della quale sarebbe oltremodo facile individuare i responsabili, ma che sembra interessi non più di tanto alla dirigenza, che continua ad avallare a capo chino ogni scelta, anche la più bizzarra.
Saranno i recenti problemi legati all’utilizzo del palas, con la squadra che finirà il campionato altrove, che stanno distraendo i bravi dirigenti gialloblu; ma forse uno sguardo attento alla gestione tecnica andrebbe dato ed un minimo di spirito critico in più forse sarebbe utile a smuovere la coscienza di chi in questo momento, grazie a questa politica, si sente al di sopra di tutto e tutti.
In questo contesto ci si appresta a vivere l’ultimo atto di serie A al PalaSavelli e per chiudere questo fantastico ciclo si presenta a Porto San Giorgo la storia ed il blasone della Virtus Bologna. Forse i più attenti ricorderanno che il ciclo d’oro della Sutor si aprì proprio con la Virtus in quei Play-offs di Legadue, vinto dai bolognesi ma che fu il preludio alla scalata in serie A di Montegranaro.Corsi e ricorsi con Pillastrini che ha fatto anche la spola tra le due società, lasciando Montegranaro, non senza code polemiche, per approdare alla Virtus. La scorsa estate è stato rimesso al timone della Sutor; chissà, forse anche questo un segno del cerchio che sta per chiudersi?
Tornando alla gara la situazione attuale della Virtus appare in ripresa, l’inserimento di Rivers sembra in via di completamento e la squadra ha mostrato buona forma nell’ultima uscita. Lardo ha adesso a disposizione tutta la rosa.
A dare un occhio all’altro campo invece viene da piangere: Maestranzi è ancora out per l’infortunio al ginocchio e Cinciarini acciaccato, evidenziano grande emergenza nel ruolo di playmaker. Il neo arrivato Toolson è a riposo per un virus influenzale e Musli, del quale si erano perse le tracce nelle scorse settimane, è tornato ad allenarsi coi compagni solo tre giorni fa. Allan Ray è a letto con un virus intestinale, forse non ce la farà ad esserci e sarebbe l’unica buona notizia in casa Sutor.
Tatticamente coach Lardo proverà a sfruttare le emergenze in cabina di regia della Fabi e le rotazioni corte, probabilmente alzando il pressing sui portatori di palla gialloblu, con Cavaliero che finirà giocoforza sotto pressione, cercando quindi di contenere i lunghi che, dopo 20 partite tutte d’un fiato senza un valido ricambio in panca, mostrano oggi segni di stanchezza.
La Sutor invece non potrà mettere in campo tante alchimie per via delle rotazioni ridotte, per far sua la gara le servirà una prova orgogliosa ed attenta, di coraggio e di umiltà, qualità troppo spesso dimenticate quest’anno, specie da qualche elemento.
Un ultimo sguardo indietro ci consegna il ricordo di quella prima sfida con la Virtus, di un’attesa spasmodica della caccia al biglietto di un intera cittadina, di un intero territorio e tutto ciò stride con l’attualità che ci viene sbattuta in faccia in questi giorni, con la disaffezione del pubblico e con la tristezza che si prova quando un amore finisce nell’indifferenza, quanto tempo è passato…..
Si gioca: al PalaSavelli di Porto San Giorgio, domenica 6 Marzo alle 18.15.
Arbitri: Sabetta, Begnis, Barni
Precedenti: 10 gli incontri in serie A tra le due formazioni con 6 vittorie Sutor e 4 Virtus.
Francesco Andrenacci