[b]Los Angeles Lakers- Oklahoma City Thunder [/b]
Da una parte i Los Angeles Lakers, la miglior squadra del decennio per costanza e titoli vinti, all’altra i novellini Oklahoma City Thunder, una squadra che nelle ultime due stagioni ha dovuto sopportare moltissime sconfitte prima di riassaporare i Playoffs dopo cinque lunghi anni, quando ancora si chiamava Seattle Supersonics.
Attesissimo poi il duello Kobe Bryant-Kevin Durant il primo che vuole confermare il successo dello scorso anno ai danni dell’astro nascente James, il secondo un ragazzo di 21 anni che arriva a questa postseason dopo essersi laureato vincitore della classifica marcatori con 30.1 punti ad allacciata di scarpe, serio candidato persino per l’MVP. C’è poi il confronto Phil Jackson, 10 anelli da allenatore e Scott Brooks, che prese in mano i Thunder all’inizio della scorsa stagione, con alle spalle esperienza zero. LA arriva a questa sfida come la squadra da battere, prima nella Western Conference per tutta la stagione, Oklahoma invece è alla prima vera stagione vincente con 50 partite portate a casa, e la soddisfazione di aver raggiunto un primo serio obiettivo… I gialloviola sognano la terza finale consecutiva, anche se molto probabilmente non avranno il vantaggio del campo, ma un roster giovane come quello degli avversari creerà un duello interessantissimo, anche perchè i lacustri spesso si siedono un po’ troppo. I tre successi stagionali e il talento sembrano decisamente far pendere il passaggio verso i losangelini, ma i Thunder, in fondo, non hanno nulla da perdere…
[u]PRONOSTICO[/u]: Lakers-Thunder 4-2
[b]Dallas Mavericks-San Antonio Spurs[/b]
Con l’arrivo di Caron Butler e Brendan Haywood i Mavericks hanno cambiato il volto di una stagione piena di alti e bassi, aiutati anche da un Dirk Nowitzki che chiude con oltre 25 punti di media: i problemi però arrivano da alcune decisioni di coach Carlise che spesso lascia troppi minuti ad un quintetto base piccolo preferendo inspiegabilmente Barea a Stevenson.
Lobiettivo dichiarato è la finale dellOvest, ma gli Spurs di Popovich (giunti ai playoff con il peggior record da molti anni) cercheranno di evitare la seconda eliminazione consecutiva al primo turno. Duncan ha giocato ad appena 30 minuti di media in stagione e ora è pronto a dare il massimo, Parker ha programmato il suo rientro proprio poche partite prima dell’inizio dei playoff in modo da essere al top, ma a mancare all’appello e Jefferson, il quarto dei fantomatici “Big 4” che gli Spurs han cercato di mettere insieme quest’anno, delusione della stagione, mai davvero entrato nello spirito della squadra e nelle grazie di coach Popovich; ad ogni modo, il gruppo è abbastanza solido e gioca quasi a memoria, in più ci sono giovani interessanti del calibro di Blair e Hill che portano energia e atletismo alla causa.
Se anche quest’anno i sogni dei Mavs sfumeranno prematuramente oppure no non lo si può prevedere, certo è che in fase di pronostico sembra possano spuntarla nel derby, anche se non sarà una serie semplice: la sensazione è che comunque chi vince questa serie abbia poi la strada spianata verso la finale di Conference.
[u]PRONOSTICO[/u]: Dallas-Spurs 4-2
[b]Phoenix Suns-Portland Trail Blazers[/b]
La Phoenix del buon vecchio Steve Nash e di Stoudemire sembra essere tornata, con una carica che ha permesso ai Suns di infilare una serie di 23 W e 6 L dall’All Star break, il record migliore a Ovest. Phoenix è tornata ad alti livelli grazie all’idea di coach Gentry di ripristinare quella velocità che era stata alla base dei recenti successi della squadra dei Soli, con un Frye ritornato ad alti livelli e un Nash che è stato il miglior play della lega quanto meno nella prima metà di stagione. L’approccio mentale della squadra da febbraio in poi ha dunque pagato e i Trail Blazers sembrano rappresentare l’ostacolo meno insidioso in questa post-season che si possa leggere nella parte del tabellone dedicata alla Western.
La franchigia dell’Oregon infatti, a giusto coronamento di una delle stagioni più disgraziate che si ricordino in questa lega, ha perso proprio una settimana prima della palla a due nei playoff il loro giocatore simbolo, Brandon Roy: la diagnosi è di rottura del menisco col rischio di saltare completamente i PO. Ed è un peccato perchè con Camby sotto, la squadra rispondeva molto bene, ma quando non è stagione, non è stagione e se con Roy avrebbero anche potuto battere i Suns nonostante il fattore campo contro, senza Brandon la serie è nelle mani di Nash e compagni.
[u]PRONOSTICO[/u]: Suns-Blazers 4-1
[b]Denver Nuggets- Utah Jazz [/b]
Un mese fa un pronostico era totalmente inutile, ma ora, alle porte dei playoff, i dubbi son più d’uno e riguardano ovviamente la squadra del Colorado reduce da un periodo di scarsa brillantezza. Gli infortuni di Martin e Lawson hanno influito molto sulla qualità della second unit, ma ciò che ha pesato davvero tanto sono state le condizioni di coach George Karl, alle prese di nuovo con una battaglia ben più grave di quelle a cui è abituato, quella contro un tumore.
Una squadra con Anthony e Billups non va però mai data per morta, al contrario, è probabile che proprio ora che i giochi diventano seri, con la prospettiva di giocare per vincere e concedere a Karl un ritorno in grande stile una serie contro i Lakers, la squadra tirerà fuori le unghie e tornerà a far paura. I Jazz sono sempre uguali a sè stessi nonostane il passare degli anni: micidiali in casa, dove hanno il miglior record della lega, ma la peggiore delle qualificate a Ovest in trasferta. Le cessioni di Brewer e del rookie Maynor portano Matthews (un altro rookie) addirittura in quintetto, con minuti dalla panca per i mediocri Price e Korver . Fondamentale il recupero di Kirilenko, unico vero anti-Melo in casa Utah.
La maggiore determinazione dei Nuggets dovrebbe essere sufficiente per superare i Jazz, ma resta difficile immaginarli in queste condizioni espugnare l’Energy Solutions Arena…we’ll see
[u]PRONOSTICO[/u]: Nuggets-Utah 4-3