Ci eravamo lasciati con la sconfitta sul campo degli Utah Jazz.
Si ritorna a casa con lobbligo di dimenticare il primo turno dei playoffs 2004-2005. Meglio tralasciare i dettagli ma rivedere Nowitzki, Terry e compagni sul parquet di Houston fa sempre (mi fa sempre) un po di paura. Quella eliminazione in gara 7 brucia, soprattutto pensando a come era partita la serie: 2 vittorie su 2 in trasferta. Tuttaltra storia questo derby di inizio stagione. Che forza Yao con Rafer Alston a comandare in regia. Quasi una tripla doppia per Skip to my Lou. Un McGrady spento, solo il gettone di presenza per lui. Con il resto della squadra in una serata del genere lo si può aspettare. Di certo non contro i migliori Mavericks ma va benissimo così.
Si riparte, destinazione New Orleans. E un piacere rivedere unarena gremita dopo i disastri di Katrina. E che i Rockets riaprano finalmente la New Orleans Arena, anche se per una sola partita prima del ritorno a Oklahoma. Partita punto a punto ma la sensazione della sconfitta incombe. Che sia una sera speciale per gli Hornets è evidente. Sarà per il ritorno a New Orleans dopo tanto tempo. Sarà per quel sottomano acrobatico di Bobby Jackson che mi ha fatto saltare in aria con le mani nei capelli. Sarà per una prestazione a dir poco imbarazzante (e sovrappeso) di Bonzi Wells. Sensazione era, realtà è stata. Non è una brutta sconfitta ma il presentimento che nella testa di Van Gundy un’idea di squadra si stia formando.
Partenza da New Orleans direzione Memphis. Contro i Grizzlies è certamente la serata di Shane Battier, ex non dimenticato dai suoi tifosi. Cartelloni sugli spalti del tipo We miss you, Shane fanno da padrone. Partita da ex anche per Stromile Swift ma nessuna traccia ha lasciato nel cuore dei tifosi dei Rockets. Yao sempre più padrone dellarea pitturata si prende una schiacciata in faccia da Dahntay Jones, ex Duke, ma che importa. E vittoria, con Bonzi Wells in borghese ma in quelle condizioni di forma meglio sia così. Al FedExForum risuona Johnny B. Good, per i Memphis lunica cosa buona è il viso sempre più tirato di coach Mike Fratello per le plastiche…e per la sconfitta.
Da Memphis si va a Milwaukee per la terza trasferta consecutiva. Il quintetto titolare è quello delle ultime partite, la squadra sembra essere ben collaudata. Si ritorna allantico con qualche problema di falli per Yao e con la solita prestazione condizionata sotto canestro. Si risveglia Tracy, ottima partita la sua. Sempre sveglio, ma ormai lo è da quasi 20 anni nella lega Dikembe Mutombo. Ottimo il suo contributo con 10 punti e 8 rimbalzi dopo alcune prestazioni da saponetta nelle ultime gare: non riusciva a prendere un pallone tra le mani. Faceva sorridere, ora rido per la seconda vittoria consecutiva nonostante un finale da cardiopalma, quei finali suicida in vantaggio di 20 punti dove ti esce tutto e agli altri entra tutto a occhi chiusi.
Limpressione, prima della gara contro i Knicks, è che la squadra ci sia e che coach van Gundy abbia le idee molto più chiare. Per i dettagli tecnici ci risentiremo presto, ora mi godo le W in classifica.
Alla prossima.