Siena, 16 gennaio 2016 – La Mens Sana sta vivendo bruttissimi momenti, la tifoseria è in fermento per le notizie che si accavallano relativamente all’inchiesta “Time-out” che sarebbe agli sgoccioli con i rinvii a giudizio finalmente imminenti, nel frattempo non manca chi soffia sul fuoco della polemica scrivendo articoli relativi ad un eventuale ritiro dei titoli vinti dalla Società senese nell’ultimo decennio, ritiro tutto da verificare e che per ora non è stato neppure lontanamente paventato dai vertici della Federazione.
Insomma a Siena non si vivono momenti di tranquillità e serenità, ma la squadra sembra fortunatamente impermeabile ai problemi esterni e, un po’ come successe con la squadra di Crespi che in pieno marasma rischiò di vincere uno storico scudetto svanito solo all’ultimo minuto di gara-6 per un tiro sputato dal ferro, ieri sera ha sciorinato la migliore prestazione dell’anno costringendo alla resa addirittura la capolista Scafati salita in Toscana con giustificate ambizioni e forte di una classifica meritata ed invidiabile. La partita, invece, non ha avuto incredibilmente storia con Siena capace di fuggire subito in avanti e di controllare agevolmente il risultato, mai in dubbio, con vantaggi ampiamente in doppia cifra.
Partendo nell’analisi della partita dagli ospiti, c’è da dire che Scafati non può essere quella vista ieri sera al Palaestra, una squadra slegata, confusionaria, imprecisa perfino dalla lunetta che ha ammainato la bandiera praticamente fin dal via. I meriti di Siena in tutto questo sono indubbi ma i campani non possono essere quelli “ammirati” contro la Mens Sana, perché semplicemente non potrebbero stare dove, più che meritatamente, stanno, e cioè in testa alla classifica. Il duo americano di coach Perdichizzi è riconosciuto da tutti gli osservatori come il migliore del girone e, forse, anche qualche squadra del piano superiore vorrebbe annoverare tra le proprie file giocatori come Mayo e Simmons, ma ieri sera solo il lungo ha raggiunto la sufficienza senza comunque risultare un fattore, mentre il piccolo play ha subito l’arcigna difesa senese e non è mai riuscito ad entrare completamente in partita. Le due triple scagliate da distanza siderale al termine del primo tempo da parte del piccolo play ospite, triple che hanno momentaneamente riportato Scafati a -10 dopo che per lunghi minuti era stata tenuta a 15-18 punti di distanza, non permettono a Mayo di raggiungere una sufficienza che nel corso dei 40 minuti non ha mai davvero meritato. Era atteso anche il gioiellino Portannese, prodotto del grande vivaio senese, che però ha abbastanza steccato pure lui la gara, trovando nel non ancora maggiorenne Bucarelli un avversario diretto che gli ha spento in più di un’occasione la luce. Malino anche Spizzichini che ha subito oltre modo l’esuberanza fisica di un Truck Bryant a tratti incontenibile, mentre il tanto temuto Crow, che all’andata fu l’anima della vittoria scafatese, ha disputato una gara anonima. Ammannato e Loschi non pervenuti, Scafati ha avuto qualcosina da un paio di triple di Rezzano e una decina di punti da Baldassarre. Davvero troppo poco per la Mens Sana volitiva di ieri sera.
Passando alla Mens Sana 1871 c’è da dire che tutti gli effettivi sono andati ben al di là della sufficienza, con la coppia americana che ha vinto nettamente il duello con i connazionali ospiti: un Bryant che pare rigenerato dall’utilizzo fattone da sesto uomo di lusso e un Roberts a nostro avviso MVP di serata, il moro si è reso autore di giocate memorabili con assist no-look per palati fini e un paio di tap-in schiacciati, dopo errori al tiro, che hanno fatto saltare sui seggiolini i tifosi senesi. Benissimo anche Diliegro che, opposto al temutissimo Simmons, ha scritto 20+16 nel suo tabellino con medie al tiro di tutto rispetto. E poi solita partita tutta sostanza di capitan Ranuzzi, che continua a non patire il doppio salto di categoria, e bene anche un Borsato capace perfino di imbrigliare Mayo. Meglio del solito Udom che ha sfruttato la sua fisicità in maniera intelligente, ma la notizia migliore per coach Ramagli è l’apporto arrivato dalla panchina, con Marini finalmente in campo per lunghi minuti e, soprattutto, un Bucarelli combattivo, reattivo, bravissimo in difesa, più che positivo insomma. L’unico che si merita il “seino stiracchiato” è forse Cucci, più incisivo in altre occasioni, ma che ha comunque fornito un buon apporto nell’avvio di gara, avvio decisivo per orientare la gara nei giusti binari per la Mens Sana.
Qualche curiosità statistica: Siena ha tirato 1/16 dall’arco con l’unica tripla messa segno da Bryant a partita abbondantemente conclusa. Simmons e Diliegro sono risultati i migliori realizzatori con 20 punti ciascuno, in doppia cifra anche Mayo con 14 punti, Roberts con 16 e Bryant con 18. Nel primo quarto non è stato fischiato alcun fallo alla squadra ospite, curiosità forse da guinness dei primati.
Mens Sana-Scafati 75-63
Parziali: 20-12, 24-22, 15-9, 16-20
Progressione: 20-12, 44-34, 59-43, 75-63
SALA STAMPA
Perdichizzi:
complimenti a Siena che ci è stata superiore in tutto, non solo sull’aspetto tecnico ma anche su quello dell’energia, noi abbiamo giocato probabilmente la peggiore partita del campionato mettendo sul parquet voglia ed energia solo a sprazzi. Loro molto bene in difesa, noi troppe palle perse. Abbiamo subito tantissimo i loro raddoppi, Siena ha lavorato benissimo su entrambi i lati del campo mentre noi no, assolutamente no. Credo che abbiamo subito troppo la loro fisicità che ha fatto la differenza fin dal via.
Ramagli:
Un ringraziamento speciale ai giocatori, stasera eccezionali, e al pubblico che ci ha dato la spinta decisiva. Scafati è fortissima, lo sapevamo, ma stasera li abbiamo costretti alla resa grazie ad una prestazione difensiva straordinaria. Abbiamo avuto grande continuità rimanendo 40 minuti in vantaggio nel punteggio nonostante una serata pessima al tiro dall’arco. Gli alti e bassi purtroppo fanno parte di noi ma stasera li abbiamo limitati al minimo e, soprattutto nella nostra area, abbiamo difeso in maniera eccezionale, sono soddisfatto soprattutto della difesa sulla palla. Ha funzionato tutto ciò che avevamo preparato e bisogna dare merito anche ai giovani Marini e Bucarelli che hanno fatto cose egregie.
Diliegro:
Partita giocata da veri uomini, stiamo crescendo gara dopo gara tutti, e non solo io. Lavoro con lo staff giorno dopo giorno per migliorare e per ritrovare al più presto un’ottimale condizione fisica, il ginocchio sta progredendo in effetti.
MVP: Roberts e Bucarelli su tutti, con Diliegro preziosissimo alla sua migliore prestazione stagionale.
WVP: Coach Perdichizzi ha avuto troppo poco da molti dei suoi giocatori, impossibile individuarne uno in particolare.
Alessandro Lami