Pesaro – Poteva chiudere il discorso salvezza la Consultinvest ed invece i pesaresi consentono alla Vanoli di banchettare sul campo dell’Adriatic Arena con una prestazione a dir poco sconcertante che riporta alla memoria le brutte prestazioni che per quest’anno si speravano dimenticate.
Non c’è stata mai partita all’Adriatic Arena, con una Vanoli in vantaggio per tutti i quaranta minuti e con un divario che è stato sopra la doppia cifra a partire dal terzo minuto di gioco e con poche eccezioni nel prosieguo; la formazione di Pancotto ha sicuramente beneficiato di un atteggiamento incredibilmente demotivato da parte di tutti i giocatori di casa (fatta eccezione per un monumentale Wright e per Judge) ma ha comunque legittimato la vittoria con una prestazione di grande lucidità e sicurezza in cui ha svettato, proprio per leadership, Luca Vitali.
I cremonesi tengono così aperto il discorso post-season, mentre a questo punto le speranze di salvezza per la Consultinvest devono transitare anche da ciò che avverrà sugli altri campi, con la speranza che, già a partire da lunedì sul campo di Caserta, non ci siano sorprese clamorose contro Milano.
Difficile spiegare cosa possa avere causato un atteggiamento così molle nei padroni di casa, se non forse la convinzione di avere già raggiunto la salvezza o, come ha lasciato intendere anche Paolini nel dopo gara, da alcuni equilibri che si possano essere rotti tra i suoi giocatori.
Resta il fatto che la Vanoli, pur essendo ancora senza Cusin, ha letteralmente dominato sotto al guida illuminata di Vitali e con le ottime prestazioni di Clark e Campani nell’ambito di un’ottima prova corale.
Come si diceva, l’approccio alla partita della Consultinvest è a dir poco sconcertante: palle perse clamorosamente, rientri difensivi al rallentatore e difesa schierata all’acqua di rose consentono alla Vanoli di fare sostanzialmente quello che vuole già nel primo quarto.
Tra i padroni di casa l’unico a salvarsi è il solo Judge, che viene servito con continuità fin dall’inizio e, infatti, alla fine dei primi dieci minuti avrà 8 punti al suo attivo; la Vanoli riesce però a reggere l’urto del centro avversario grazie ad un buon Campani, ma poi sono Vitali e Clark a fare la differenza.
Il play bolognese in particolare conferma la sua stagione eccelsa sciorinando assist, punti, rimbalzi e una presenza importante in tutte le zone del campo; così dopo neanche metà tempo la Vanoli è sul +10 (2-12) e, poi con due bei canestri di Clark, tocca anche il +17 (9-26), affondando con estrema facilità nella non-difesa avversaria; il tempo si chiude sul 13-28 e, d’altra parte, mentre Cremona tira con il 71% dal campo, la Consultinvest risponde con un misero 24% e la differenza è tutta lì.
Dopo avere toccato il -18 in apertura di secondo quarto con una tripla di Ferguson, Pesaro prova la rimonta sospinta dalle iniziative di Wright; così, mentre il play segna 7 punti in un amen, la Vanoli non segna per quasi quattro minuti e la Consultinvest riesce a ritornare anche sotto la doppia cifra di svantaggio (24-32) con due liberi di Ross dopo circa quattro minuti.
La partita sembra finalmente accendersi e la Consultinvest prova anche a difendere alternando zona e uomo e spendendo addirittura qualche fallo; il break iniziale della Vanoli pesa però come un macigno e così, esauritosi il rush di Wright, gli ospiti riescono a mantenere il vantaggio a cavallo della doppia cifra.
Ancora il play di casa con una tripla dà il -9 ai suoi (29-38) ma poi la Consultinvest si affloscia di nuovo e così un ottimo Campani può capitalizzare due falli subiti convertendoli in quattro tiri liberi segnati; dopodiché Hayes e Bell danno il +15 ospite di metà gara (34-49), mentre la Consultinvest torna negli spogliatoi tra i fischi dei suoi tifosi.
Al ritorno in campo ci si aspetta la riscossa dei padroni di casa ed invece, a parte una sfuriata del solito Wright, in apertura di terzo quarto è ancora la Vanoli a menare le danze con sicurezza e ad arrivare addirittura al +20 dopo 3:40 minuti con due tiri liberi del solito Vitali
La partita si trascina con questo leit-motiv per tutto il quarto; la Consultinvest ha le idee troppo confuse anche solo per abbozzare una rimonta e così alla Vanoli è sufficiente accelerare ogni tanto con Vitali che, a turno, manda a canestro tutti i suoi compagni di squadra.
Nella Consultinvest sono sempre Wright e Judge a tirare la carretta mentre dagli altri l’apporto è nullo; il playmaker alla fine sarà il protagonista di una gran prestazione con 31 punti e 5 assist (quasi tutti per Judge), ma si tratta del più classico dei losing effort, anche perché si trova a predicare letteralmente nel deserto e quindi senza alcuna concreta possibilità di imbastire una rimonta.
All’ultima pausa infatti la Vanoli è ancora sul +18 (51-69) ed anche nell’ultimo quarto non avrà alcuna difficoltà a tenere a bada i tentativi di rimonta (alquanto blandi, a dire il vero) della Consultinvest; così, mentre Wright prosegue nel suo one man show, dall’altra parte Vitali continua a gestire con sapienza il vantaggio, mentre Hayes, Bell e Ferguson rimpolpano i loro bottini.
Si finisce con gli inevitabili e meritatissimi fischi dei tifosi per i giocatori di casa; la salvezza è ancora tutta da conquistare, mentre la Vanoli mette fine ad una striscia di quattro sconfitte consecutive e si rilancia in chiave play-offs, vista anche l’ottima prestazione di gioco.
Consultinvest Pesaro – Vanoli Cremona 74-89
Parziali (13-28; 21-21; 17-20; 23-20)
Progressione 13-28; 34-49; 51-69
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/66/66268.html
Mvp: Luca Vitali si conferma “bestia nera” della Vuelle e si conferma come il provvisorio miglior giocatore in assoluto del campionato per valutazione complessiva, con dei numeri che ne confermano la leadership nella Vanoli ed un atteggiamento da vero all-around (15 punti, 7 rimbalzi e 7 assist)
Wvp: difficile scegliere chi sia il peggiore tra gli inguardabili Myles e Ross, ma forse il secondo si fa “preferire” per un’indolenza talmente manifesta da far sospettare anche a Paolini in sala stampa che forse ci sia qualche problema all’interno della squadra (leggasi convivenza con Wright)
Spogliatoi
Paolini: è ovvio che devo chiedere scusa a tutti: dirigenti, sponsor, pubblico etc.; le mie colpe sono di avere presentato questa squadra orribile in una partita per noi molto importante se non decisiva. L’avvio ha dimostrato che non c’eravamo con la testa e questo ovviamente è colpa mia; poi abbiamo provato a riaprire la partita ma se la testa non è presenta diventa un’impresa impossibile. Domani mattina ci ritroveremo subito e se qualcuno ha qualcosa da dire lo deve fare, perché se c’è qualcosa che non va è il caso di dirlo, visto che ci troviamo tra persone adulte. Dopo la vittoria a Capo d’Orlando forse qualcuno ha pensato di staccare, pensando che la salvezza fosse stata raggiunta, e forse, con il senno di poi, posso dire che già qualche segnale preoccupante in tal senso l’avevo già visto nella partita di Venezia. Dobbiamo confrontarci tra di noi, perchè se c’è qualcosa che non funzioni tra uomini bisogna dirlo.
Pancotto: ci siamo approcciati alla partita sapendo quanto fosse importante e difficile per noi; i miei ragazzi hanno mostrato quindi fin da subito una grande concentrazione ed una grande determinazione a prendere subito il comando, così come era nelle nostre intenzioni. Dopo un grande inizio abbiamo sempre mantenuto il controllo sulla partita, capitalizzando al massimo i nostri possessi, cosa che non ci è sempre successo nelle altre partite; molto importante è stato anche mantenere quasi sempre una certa supremazia sotto i tabelloni. Adesso il nostro principale obiettivo, la salvezza, è stato raggiunto e possiamo provare a guardare avanti con maggiore serenità.
Giulio Pasolini