Roma, 11 maggio 2014 – In una partita da record per l’ACEA Virtus Roma che sfiora i 100 punti per la prima volta in stagione, termina la Regular Season del campionato di Lega A con i suoi verdetti inappellabili (ai posteri l’ardua sentenza, caso Siena docet), assegnando di fatto all’Urbe un sesto posto sospirato ma largamente atteso, in verità già quasi conquistato la settimana scorsa con la zingarata al Taliercio di Mestre contro la Reyer e consegnando invece alla Cimberio Varese di Stefano Bizzozi un’estate di profonde riflessioni su come, cosa e da dove ripartire.
Una vittoria netta, pulita, aldilà di ogni ragionevole dubbio quella della Virtus Roma contro una Cimberio Varese apparsa ben poca cosa nonostante lo score delle ultime sfide accreditassero i lombardi come squadra in salute, tagliata dalla corsa ai Playoff se solo non ci fosse stata la testata involontaria e galeotta di Paternicò ad Adrian Banks nel match decisivo perso contro Siena, infortunio che privava dell’uomo più in forma in quel momento la squadra biancorossa. Un match quasi senza storia dal momento in cui la Virtus Roma ha preso la scia dell’avversario superandolo di netto con la tripla, ironia della sorte, del secondo meno preciso in questa specialità di tutta la squadra, al secolo Quinton Hosley (27,5% da tre appunto), 22-20 e da quel momento la gara non ha mai avuto un punto di ritorno a favore degli ospiti.
Varese però ci ha creduto, ha lottato in attacco ma la sua predisposizione a contenere le scorribande avversarie è stata molto fragile, quasi come a voler tappare una crepa di acqua di un tubo a pressione con un dito. Merito anche dell’ACEA che ha giocato bene e tocca rimarcarlo, ha girato molto diligentemente la palla con Josh Mayo ma anche con Phil Goss ( “solo” 8 punti per Master Phil ma ben 5 assist), cercando spesso un ottimo Trevor Mbakwe (MVP del match, 22 punti, 7 rimbalzi e 26 di valutazione), in post basso ma anche in movimento che dava luogo ad un duello all’ultimo sangue con il dirimpettaio Linton Johnson (13 punti, 9 rimbalzi e 16 di valutazione per l’ex-Sassari), scintille a non finire ma sempre sotto un profilo leale e corretto.
Era proprio questo ciò che serviva alla truppa Dalmonte, ritrovare il ritmo offensivo e soprattutto la fiducia nei piccoli dettagli che poi uniti fanno il grande insieme denominato gioco d’attacco in ottica post-season. Si pensi anche ad un Jimmy Baron, dopo la vittoria contro Venezia ancora in gran spolvero con 16 punti e zero errori dal campo, 21 di valutazione che con anche l’arma dell’entrata a canestro per superare la difesa varesina ha arricchito il proprio bagaglio di scelte offensive, non più limitate al tiro da tre. Ma bene tutti per Roma, da un Bobby Jones silente in attacco ma efficace contro Johnson e Scekic o Polonara alla coppia tricolore Moraschini–D’Ercole che ha dosato fosforo e muscoli, più efficace in attacco il bolognese con 10 punti all’attivo e 3 assist oltre ad un Quinton Hosley che sta sempre più vicino a quello visto alla fine dell’anno scorso: voglia di volare a terra nel recupero della palla senza paura di sbucciarsi le ginocchia, scelte oculate fronte a canestro, insomma un Hosley che così può essere di forte impatto nei Playoffs. Bene anche il montenegrino Kanacevic, scelto a referto al posto di Szymon Szewczyk, chiamato sul campo ha dato tutto rispondendo in maniera positiva.
La Cimberio Varese ci ha provato ma ha evidenziato per larghi tratti poca continuità nel suo gioco d’attacco, diverse fratture nelle scelte prima da parte di un De Nicolao apparso positivo negli assist, ben 4, ma più a suo agio dalla linea da tre con un buon 4/7 (16 punti, il miglior realizzatore dei suoi con Capitan Ere), eppoi con un Stoglin non propriamente attento, come il compagno di reparto, alle scorribande offensive spalle a canestro degli avversari. In questo quadro quasi non pervenuti per parecchio tempo Achille Polonara (13 punti ma solo 12 di valutazione nei 31 minuti), ed Adrian Banks con tanto di cerotto alla Carlo Verdone, con lampi comunque di gran classe ad illuminare una serata così così, proprio come Capitan Ebi Ere e Dusan Sakota. Bene Linton Johnson anche se il centro ex Avellino e Sassari ha dimostrato di faticare e sudare molto la presenza di Trevor Mbakwe.
Cala dunque il sipario per entrambe le squadre con destini separati, Roma vola ai Playoffs mentre Varese va in vacanza. Ma da domani per il glorioso club lombardo si riparte, il Presidente Vescovi ed il Consorzio “Varese nel cuore” sono il punto solido dal quale ripartire….Chissà, forse da Gianmarco Pozzecco.
Per Roma discorso diverso, contro Varese bisognava ritrovare la confidenza offensiva e lo si è fatto, il feeling con il canestro di casa, arriva adesso di nuovo Cantù per la rivincita della splendida semifinale dello scorso anno che arrise all’Urbe. Non mancate di portarvi le gocce per il cuore, ce ne sarà bisogno!

Baron vs Johnson by Alessio Brandolini
La cronaca
Primo periodo, Bizzozi parte con De Nicolao, Banks, Ere, Johnson e Polonara mentre Dalmonte sceglie Mayo, Goss, Mbakwe, Hosley e Jones, a referto fuori Szewczyk per Kanacevic. Inizio a briglia sciolta, com’era prevedibile anche se Roma si applica di più in difesa dove Jones fa la voce grossa trovandosi spesso contro Johnson nel cambio in aiuto sul blocco. Varese trova con facilità le triple con De Nicolao e Polonara mentre Mayo le buca, 0/2 ma dov’è il Mayo di Montegranaro con il 48% circa dalla linea dei 6,75? Roma fa girare la sfera con attenzione e pesca bene Mbakwe ma al 5° è avanti Varese per 10-14 grazie ad un altra tripla di…Johnson!! A rimbalzo in difesa l’Urbe soffre, Varese è più reattiva, almeno 4 per gli ospiti al 6°, sono un po’ troppi oggettivamente. De Nicolao da il massimo vantaggio sempre su rimbalzo offensivo non controllato da Roma. Jones fa il secondo fallo obbligando Dalmonte a preservarlo, entra Baron sul 17-16 perchè Roma intanto ha accellerato con Goss da tre. Bizzozi cerca di far correre i suoi, a difesa schierata la Cimberio avverte qualche impaccio. Hosley da tre, 22-20 al 9° con Polonara che sembra in difficoltà sui due lati del campo. L’ACEA vola sul +6 a 50” dalla fine, 26-20, Il periodo termina con questo punteggio dopo diversi scontri fisici non sanzionati dalla terna. Roma abbastanza sciolta, Varese così così, lo spettacolo è godibile per essere un match da fine stagione.
Secondo periodo, Rush e Stoglin con Sakota per Varese, D’Ercole, Moraschini e Kanacevic per Roma rispetto ai quintetti iniziali. Baron mette 9 punti di spazio tra le due squadre a modo suo da tre come all’andata, 31-22 al 12° e dopo è il turno di Kanacevic che addirittura attacca il ferro, 33-22 e Bizzozi deve arginare la piena chiamando tempo. Varese sembra già in crisi, ancora Kanacevic su assist di Moraschini in versione play e particolarmente ispirato, penetra alla grande subendo fallo da Scekic, 38-25 ma la difesa varesina è ora imbarazzante…C’è Mei per Bizzozi ora che si prende cura di Baron ma la Cimberio subisce il ritmo, Roma è in controllo. E’ Stoglin che cerca di scuotere i suoi ma poi lascia il posto a De Nicolao mentre anche Dalmonte mette Mayo e Goss. Polonara va al ferro, Hosley da spettacolo con un tape-in siderale, poi Mayo in contropiede, 44-32 al 16°. Cimberio di nuovo in apena, Mei spara un piccione inguardabile, Hosley attacca il ferro ed è 47-34 quando Bizzozi richiama tempo, sono tanti 47 al 17°….Al rientro le difese non eccellono ma almeno ci si diverte con Hosley, Polonara e Moraschini più Capitan Ere, si chiude con la Cimberio che rientra parzialmente ma punita da una bella tripla di un ottimo Moraschini, 56-45. Cosa dire? Ci si diverte, Roma è in controllo mentre Varese ha già quasi le mani ai fianchi…
Terzo periodo, vediamo se Roma mantiene il 71% dal campo, mai visto in stagione sino ad ora. Stessi quintetti dell’inizio, Polonara la mette dalla lunga, 56-48 e Jones lo imita, 59-48. Poi De Nicolao da tre e Mayo, la fiera della tripla!! Varese cerca di rientrare, Roma s’appisola ma Mbakwe schiaccia al volo su assist di Goss rispondendo ad una pari azione di Johnson by De Nicola, 64-55 al 24°. Il match veleggia con Roma sempre a distanza di 8/11 punti di distacco con i lombardi che provano a colmare il gap ma senza convinzione. Arrocco alla torre romana con Johnson dalla linea dei sogni e subito dopo Ere sempre da tre, Varese a -5 dopo tempo immemore. Dalmonte non si scompone, Hosley va da due al ferro, 68-61 al 26° mentre Polonara si divora un facile appoggio al ferro. Johnson fa terzo fallo e viene panchinato, Dalmonte rimette Kanacevic per un Mbakwe un po’ giù di fiato, la lunga assenza delle settimane scorse si fa sentire. Banks, silente al momento fa uno su due dalla lunetta ma quella di Varese sembra più una reazione dovuta più che voluta, come l’esperimento delle rane di Galvani. Ora Banks accellera ma Mayo risponde dalla lunga, 76-66 al 29° e dopo D’Ercole ed ancora Baron dalla lunga, 82-66. Stoglin manda Baron in lunetta ma il match sembra ormai ai titoli di coda, si chiude con la Cimberio a livello terra a -18, 86-68.
Quarto periodo, Dalmonte sperimenta Moraschini play con D’Ercole a coadiuvarlo con Jones e Mbakwe e Baron a completare il quintetto. Bizzozi invece riparte con lo startin’ five ma c’è Sakota per Johnson. Banks prima, poi coast-to-coast di Capitan Ere, Baron va al ferro, insolito ma efficace, 90-73. C’è Dusan Sakota, tripla come sa fare lui, risponde Mbakwe da post basso in avvicinamento a canetro ma ora è un “run&gun” da ambo le parti, Roma cerca comunque di eseguire qualche attacco con giudizio. Colpo di coda biancorosso, De Nicolao da tre ed è 92-81 al 34°. Intanto Mbakwe battaglia con Johnson procurandosi due liberi, clima comunque da infradito e bibita ghiacciata al Pala Tiziano…Riecco Goss, Mayo ed Hosley mentre Rush fa una discreta grigia schiacciando sul ferro uno contro zero. Sakota ancora da tre, Varese a -9 al 35°. L’ACEA è in fase di calo offensivo palese, ci va Jones allora su Sakota che si mangia un contropiede spettacolare per infrazione di passi e De Nicolao la rimette dalla lunga, Dalmonte ora non ci sta più, da +19 a +6….Tempo, siamo al 37° e la gara si è rimessa in equilibrio perchè i suoi hanno decisamente mollato, non va bene. Al rientro in campo Goss da una palla spettacolare a Mbakwe, 95-87 poi Sakota stavolta va a vuoto dalla lunga e Roma respira, ancora Mbakwe, 97-87 e c’è spazio per Hosley che imita al 100% Rush, uno contro zero schiaccia in reverse a due mani sul ferro!??? Bizzozi chiama tempo se la vuole giocare ma Capitan Ere spara sul ferro una tripla importante mentre Jones non regala nulla, 99-87 al 39°. Ancora tempo per Varese ma si chiude con Roma che controlla agevolmente non infrangendo il muro dei 100 punti, 99-90. L’ACEA prepara i playoffs contro Cantù, il via lunedì 19 maggio mentre Varese chiude la sua stagione povera di soddisfazioni.
Sala Stampa
Stefano_Bizzozi_Roma-Varese_99-90_2014[3]
Luca_Dalmonte_Roma-Varese_99-90_2014[1]
Jimmy_Baron_Roma-Varese_99-90_2014[1]
ACEA Virtus Roma – Cimberio Varese 99 – 90
Parziali: 26-20; 30-25; 30-23; 13-22
Progressione: 26-20; 56-45; 86-68; 99-90
MVP: Un ottimo Trevor Mbakwe è sempre presente nel gioco offensivo della sua squadra, terminale offensivo dall’approdo certo.
WVP: Marco Scekic non pervenuto, l’ombra del bel giocatore apparso sino all’anno scorso a Cantù.
Fabrizio Noto/FRED