Cucciago (CO), 16 gennaio 2014 – Tentativo di rimonta fallita della Fox Town Cantù al cospetto della sorprendente compagine tedesca della Ratiopharm Ulm, condotta alla vittoria da una spinta motivazionale e da un approccio al match decisamente migliori rispetto a quelle dei padroni di casa, rimasti ai nastri di partenza ad inizio di un secondo quarto finito con il parziale in favore degli ospiti di 16-36.
Cantù parte bene grazie ad un parziale di 5-0, ma Ulm mostra subito le proprie intenzioni e risale subito la china, grazie ad un grande atletismo accompagnato da una grande condizione fisica basata su muscoli tonici ed asciutti, scarichi di acido lattico ed adrenalinici sin dall’avvio del match. La Fox Town comunque si riaggancia al match grazie ad Uter che è l’unico in grado di barricare il proprio ferro dalle scorribande teutoniche.
Sono i pick and roll ed i continui uno contro uno di uno scatenato Edgar Sosa (7 su 8 da tre), a fare in modo che Ulm, con un prodigioso 19-2 di parziale ad avvio del secondo periodo, crea quel solco in cui si materializza la concreta paura per i padroni di casa di perdere la prima stagionale al cospetto del suo pubblico meno numeroso del solito.
Clyburn e Long affiancano lo strepitoso ex Biella in una virtuale gara del tiro (oltre il 70% dal campo per i tedeschi), grazie alla quale accumulano il bel vantaggio del 13′ di 18-37. Cantù non riesce a stare in ritmo con i suoi difensori che vengono sistematicamente puniti dalle folate nero arancio, capaci di realizzare 54 pts. nei primi 20 minuti di gioco. La gara della Fox Town sembra irrimediabilmente compromessa all’intervallo lungo.
Nel terzo periodo coach Sacripanti si affida ad una 2-3 allungata per cercare il rimedio tattico difensivo da opporre ai talentuosi giocatori ospiti. Ad inizio periodo il gap non sembra beneficiarne per i canturini che rimangono troppo distanti dalla “lepre” tedesca. E’ Joe Ragland che sfrutta l’onda emotiva di un tentativo di rimonta, insieme al mai domo Pietro Aradori, per riportare sotto i suoi (56-66 al 27′).
Il pubblico si scalda ed intravede la possibilità di una clamorosa risalita, i tedeschi raffreddano le loro vampate di euforia con la solita brillante freschezza fisica esibita soprattutto dai suoi lunghi Plaisted, Howard e Theis, grande prospetto NBA. Il terzo periodo si chiude con un incoraggiante 70-78, che sembrerebbe fare da preludio al completamento di una grande rimonta.
Il quarto periodo offre un grande spettacolo agonistico da cui escono vincitori i tedeschi del Ratiopharm Ulm. grazie alle giocate, nel finale, del duo delle mirabilie Theis-Sosa. La Fox Town esce sconfitta per la prima volta quest’anno dal Pianella, ma ancora nulla è compromesso anche se dovrà vincere almeno tre delle quattro rimanenti partite del girone.
Fox Town Cantù-Ratiopharm Ulm 97-106
Parziali: 16-18; 16-36; 38-24; 27-28
Progressione: 16-18; 16-36; 38-24; 27-28
Sala stampa
Sacripanti
Sono veramente dispiaciuto e non solo per la sconfitta, ma anche perché per la prima volta abbiamo commesso un errore mentale. Nel secondo periodo infatti, che è quello che ha deciso la partita, ci siamo lamentati troppo spesso con gli arbitri e non abbiamo fermato il loro contropiede. Questo ci ha portato a finire sotto all’intervallo di 22 pts. Nel secondo tempo poi abbiamo provato a rientrare, però è chiaro che quando sei in svantaggio di così tanto ogni errore diventa decisivo. Faccio i complimenti agli avversari perché hanno giocato un’ottima gara tirando con il 56% dall’arco. E’ ovvio che la prestazione di Sosa ha lasciato un segno sulla partita.
Leibenath
Faccio i complimenti ai miei ragazzi perché hanno disputato una prestazione di alto livello per 40 minuti. Abbiamo giocato un secondo periodo perfetto e questo ci ha aiutato a vincere, ma anche nel secondo tempo abbiamo realizzato 52 pts. E’ vero che abbiamo subito un po’ in difesa Cantù, però la Fox Town è un ottima squadra. Avevamo un grande rispetto per questo team, per questo pubblico e per questo ambiente e perciò questa vittoria è così importante per noi.
Mvp: Edgar Sosa, senza parole…
Wvp: Denis Marconato, a volte anche i “vecchi” piangono…
Serafino Pascuzzi