BOLOGNA – Rischia. Rischia l’impossibile la Dinamo di coach Sacchetti, che spreca 15 punti di vantaggio e si ritrova sotto di 5 a 1’30” dalla fine. Contro una Virtus che, sulla carta, sarebbe dovuta scendere in campo giusto per onor di firma, i biancoblù hanno mostrato tutte le forze (leggasi attacco) e tutte le debolezze (leggasi difesa e le rotazioni non sempre all’altezza) del proprio gioco. Ci hanno pensato i cugini Diener, Bootsy Thornton e un ottimo Drew Gordon a rimettere al loro posto le cose proprio in extremis, dominando poi i 5′ extra di gioco, ma è chiaro che Sacchetti porta a casa tanti dubbi da questa partita, complicata quando ormai sembrava risolta in anticipo. A partire dalla pessima prestazione di Sani Becirovic, all’esordio in maglia sassarese. L’ex di turno (fischiatissimo come sempre) è apparso fuori condizione e ben lontano da quel giocatore che si è ammirato per anni sui parquet italici. E questo è certamente un problema per una squadra che da lui si aspettava un impatto tangibile per dare maggiore profondità alla rotazione degli esterni. Non da meno la difesa (oddio, difesa…) di squadra mostrata. 110 punti (sebbene con un supplementare) concessi a una squadra che ha stentato terribilmente in attacco per tutto l’anno sono un lusso che ai playoff non ci si potrà certo concedere e che potrebbe costare carissimo. Insomma, da salvare i due punti, la sesta vittoria consecutiva contro le V Nere e poco altro. Al contrario, Bologna per una volta ha onorato al meglio una partita senza alcun significato di classifica per lei. I giocatori ci hanno messo l’anima dal primo all’ultimo, tutti in fila dietro a un Pullen semi onnipotente in attacco (38 punti). Bene il giovane Andusic, solidi i veterani Poeta, Gigli e Rocca (in ripresa dopo l’incubo di Siena), grintosi i giovani. Se si stanno cercando risposte per il prossimo anno oggi di sicuro ce ne sono state, considerando anche che c’è un pò di rimorso per una partita, in sostanza, buttata via.
La partita è scivolata via veloce e piacevole per il pubblico, considerata l’ottima vena offensiva dei due team. Con il tifo organizzato bianconero in sciopero come accade ormai da qualche settimana e diversi vuoti sugli spalti, il primo quarto ha mostrato subito la trama della partita: tanto attacco, poca difesa. Gigli e Rocca fanno il vuoto in area, ma Thornton e Ignerski rispondono colpo su colpo, con l’ex MPS che da il via a una serata di grande spolvero al tiro. Una tripla di Pullen tiene avanti i bianconeri in chiusura di quarto, ma è solo il preambolo a un nuovo assolo di Thornton che con 11 punti nella seconda frazione lancia gli uomini di Sacchetti, bene spalleggiato dal solito Drake Diener con le sue fiondate dalla lunga distanza. Landi si mette in mostra per Bologna, ma la Dinamo comincia a fare i primi tentativi di fuga e chiude al 20° avanti 54-48.
Fuga che arriva puntuale nella terza frazione, ispirata ancora da un pazzesco Thornton che infila tre canestri pesanti in fila e, con l’aiuto questa volta di Travis Diener, porta all’allungo che sembra poter chiudere con largo anticipo la contesa. Arriva il +15 per Sassari, con l’attacco Virtus in panne. Ma qui esplode Jacob Pullen che, in pratica, da solo ricuce tutto lo strappo, con il prezioso aiuto di un tecnico a Drake Diener che riaccende anche gli animi del pubblico. Un lay up di Poeta chiude il terzo quarto su un insperato -1 (77-78) per Bologna e ora c’è per davvero una partita. Poeta, con la sua energia, continua a trascinare la squadra, Sassari inizialmente tiene con le bordate dei cugini di Diener, ma, bruciato il bonus in anticipo, gli uomini di Sacchetti regalano molti tiri liberi ai padroni di casa che ringraziano e si portano sul 102-97 a 90″ dal termine. Finita? Nient’affatto: tripla di Thornton e pareggio di Drake Diener. Palla comunque a Bologna e nelle mani, ovviamente, di Pullen. Il moro ex Biella, però, non ha la lucidità per chiudere i conti e viene stoppato da Gordon. Al supplementare la Virtus non ha semplicemente l’energia per stare al passo degli ospiti, che scappano abbastanza in scioltezza con Drake Diener che mette i punti della sicurezza e permette alla Dinamo di mettersi in tasca il secondo posto in classifica.
Oknoplast Bologna – Dinamo Sassari 110-120
Progressione: 25-24; 48-54; 77-78; 102-102; 110-120:
Parziali: 25-24; 23-30; 29-24; 25-24; 8-18;
MVP: Onore al trentello di Bootsy Thornton, inchini per il loosing effort di Jacob Pullen, ma sono i cugini Diener a prendersi il premio, con 50 punti in coppia e le staffilate che hanno deciso la partita.
WVP: Il Sani Becirovic sceso in campo non solo non è sembrato neanche parente di quello che conoscevamo, ma a tratti non ha proprio dato l’impressione di essere un giocatore da questi livelli.
SALA STAMPA
Bechi
“Come contro Venezia, e anzi ancora meglio, abbiamo lottato e ce la siamo giocata fino in fondo. Ci dispiace non aver vinto, perchè a un certo punto l’avevamo in mano, ma lì ti serve quel qualcosa in più che non abbiamo avuto. Conoscevamo Sassari, la sua esperienza, la forza di Diener e Thornton. Abbiamo fatto una grande partita, ma non ci è rimasto nulla in mano. E c’è grande delusione per questo. Nel primo tempo siamo stati bravi a rompere il loro ritmo impedendogli il pick’n’roll, ma poi nell’ultimo minuto è venuta fuori la loro maggiore lucidità in quelle situazioni. Ci tengo a ringraziare il pubblico che ci ha spinto nel momento della rimonta e, davvero, mi dispiace non aver potuto regalargli una vittoria. Mancano due partite alla fine del campionato e nei continueremo ad andare in palestra per prepararle.”
Sacchetti
“Questa vittoria è un buon risultato per noi, ma proprio non riusciamo a fare passi avanti in difesa. Ai playoff mancano solo due gare e con quest’atteggiamento non andremo da nessuna parte. Abbiamo fatto errori mentali nel primo tempo e non solo quando siamo andati sul +15. Li abbiamo lasciati giocare e loro dopo hanno cominciato a vedere una vasca da bagno al posto del canestro. Fuori casa una partita non è mai finita. Da questo punto di vista dobbiamo nettamente migliorare. Lavoreremo tanto, ma non credo che ai playoff ci sarà un interruttore che improvvisamente si accenderà. Se avessimo risolto i nostri problemi lo si sarebbe già dovuto vedere in queste gare. Non saremo certo una squadra banale, ma questo mi fa paura. Nonostante la vittoria sono deluso, perchè oggi mi aspettavo miglioramenti sotto questo aspetto. Becirovic ancora non ha i ritmi per giocare a questi livelli, ha faticato, anche se in settimana aveva lavorato bene. Infine ci tengo a fare i complimenti a Bologna, che ha giocato con grande intensità nonostante la partita non contasse per la loro classifica.”
Nicolò Fiumi