Finisce la striscia positiva della Tezenis Verona, che cede per sul campo della Bitumcalor Trento. I gialloblù disputano una prova troppo passiva, apparendo a lungo in balia degli avversari, non trovando mai continuità sui due lati del campo. Un tardivo risveglio nel finale serve solo a dare speranza ai tifosi giunti in buon numero da Verona, ma manca sempre il centesimo per fare la lira e la rimonta resta a metà. La Bitumcalor ha un super Elder pur se limitato dai falli, con lui fuori trova un’ottima circolazione di palla e una raffica da fuori che stende Verona. Il solo McConnell è produttivo in attacco per i gialloblù, ma con lui fuori anche perché limitato da un piccolo infortunio si spegne la luce.
Trento con Elder-Umeh-Forray-Dordei e Garri, Verona di nuovo senza Ganeto con il solito quintetto con Boscagin ala piccola. Circa 2000 spettatori con nutrita rappresentanza scaligera nell’ordine del centinaio.
Trento scende in campo da subito con maggiore aggressività, e sarà un po’ la storia della partita, mentre Verona sta un po’ a guardare e fa confusione in attacco. McConnell ribatte ad uno scatenato Elder e tiene in partita i gialloblù che superano a metà tempo con Westbrook per il primo vantaggio sul 6-7. Lawal è meno dominante del solito sotto i tabelloni, anche perché Dordei e Garri lo limitano con tutta l’astuzia possibile, McConnell si fa male ma Chessa non lo fa rimpiangere firmando il 13-17. Elder è inarrestabile e replica subito, usando tutto i suo fisico e la sua esperienza contro il più leggero Westbrook, un rapido e corretto primo quarto con solo cinque falli complessivi va in archivio sul 22-21 marcato da Garri sulla sirena.
McConnell si fa male alla caviglia e nessuno riesce a prendere in mano l’attacco di Verona, con Ghersetti e Westbrook a fare confusione, e così quando Trento trova anche qualche canestro da sotto può allungare sul 28-23. Ramagli ruota vorticosamente gli effettivi cercando qualcuno che possa dare una scossa ma con pochi risultati, Trento è più attenta in difesa e trova tiri migliori e protagonisti inaspettati e a metà periodo Elder rientra in tempo per fare 32-23 dalla lunetta. La riscossa allora non può che darla il rientro di McConnell, due triple del play americano e un canestro di Westbrook ed è 32-31. Elder fa anche il terzo fallo, Verona non ne approfitta anche perché si perde un po’ in litigi con gli arbitri, con Da Ros che si vede fischiare tre infrazioni di passi consecutive. Si rischia il patatrac a fine quarto, con la panchina scaligera che commette fallo tecnico, non ne approfittano particolarmente i padroni di casa e si va al riposo sul 37-33.
La Tezenis è McConnell-dipendente in attacco, con lui fuori precipita sotto 41-33 e nemmeno il quarto fallo di Elder cambia le cose perché con lui fuori sale di livello Umeh. Ma è soprattutto la difesa ad asfissiare i gialloblù, che praticamente non riescono a prendersi tiri puliti e regalano facili contropiedi ben concretizzati soprattutto dal nigeriano. Dopo quattro minuti Verona non ha ancora segnato e Trento è volata a 48-33, prima che Boscagin interrompa il parziale. La Bitumcalor da fuori segna sempre, ci si mettono anche gli arbitri che fischiano prima tecnico a Lawal poi antisportivo a Da Ros permettendo a Forray e compagni di issarsi sul 60-39. C’è una minireazione veronese a fine quarto, si va all’ultimo riposo sul 63-49.
Trento era partita con 2/15 da tre ma ha tirato da fuori con 5/9 nel terzo periodo, molto sta in questa statistica. Il primo faticoso canestro dal campo di Da Ros vale il 63-53 della speranza, che però viene subito spenta da Spanghero ancora da dietro la linea dei 6.75. Per Verona sembra non esserci proprio verso di trovare spazi in attacco, Trento si limita a controllare e dopo quattro minuti è ancora 66-53. Sembra finita ma la Tezenis non ci sta, concede poco all’attacco della Bitumcalor che cade spesso in infrazioni di 24 secondi e torna sotto la doppia cifra di svantaggio, rosicchiando sempre qualcosa senza però riuscire a trovare la fiammata decisiva. McConnell dopo due errori da fuori realizza due liberi ma è ormai una lotta contro il tempo, sul 61-68 Westbrook a due giri di lancette dalla fine potrebbe riavvicinare non trova di meglio che due entrate avventate consecutive. Trento però non segna proprio più, l’ultima speranza è firmata da McConnell da tre ma ormai manca solo un minuto, Forray chiude la sua grande prova segnando in entrata. In pratica è la parola fine, c’è tempo solo per il fallo sistematico, finisce 78-70.
BITUMCALOR TRENTO – TEZENIS VERONA 78-70 (22-21,15-12,26-16,15-21)
SALA STAMPA
Ramagli: “Trento ha giocato meglio, ci ha messo più intensità, aveva più voglia di noi di vincere questa partita e l’ha decisamente meritata. Non abbiamo giocato bene, il nostro attacco non ha girato perché non lo ha fatto la difesa e spesso le nostre azioni nascono da lì. Infatti si è riaperta quando la nostra difesa è stata più intensa, e magari Trento ha sbagliato anche qualche buon tiro. Dobbiamo rimetterci a lavorare, ripartire.
22 palle perse sono tante ma si è trattato soprattutto di errori individuali, di falli in attacco o di infrazioni di passi, poi chiaro che l’intesa non è ancora delle migliori.
Siamo una delle squadre che tira di più da due ma nonostante questo andiamo poco in lunetta, dobbiamo essere più bravi a farci fischiare a favore, a prendere il contatto”.
MVP: Difficile trovare un protagonista in quella che è una vera vittoria di squadra, termine spesso abusato ma poche volte vero come stasera. Elder siede in panchina con quattro falli nel momento del parziale decisivo, ma quando è in campo è una vera spina nel fianco per la difesa scaligera. In soli 24 minuti fa in tempo a mettere a segno 17 punti, trovando il canestro sia da fuori sia in post grazie allo strapotere fisico. Fuori lui, ci pensa Umeh a non farlo rimpiangere.
Il peggiore: serata storta per i lunghi veronesi, con Ghersetti e Da Ros a collezionare palle perse ed errori al tiro. Ramagli alla fine tiene in campo più a lungo il secondo e qualche ragione ce l’ha, dato che l’italoargentino dopo un discreto inizio perde sempre più efficacia con il passare dei minuti, fino ad essere un vero e proprio freno per l’attacco gialloblù.