BRESCIA E’ il primo di una serie di scontri contro squadre che attualmente occupano il fondo-classifica per la Centrale del latte Brescia. Ma prima delle due trasferte consecutive a Capo d’Orlando e a Imola, stasera ospite al Pala San Filippo è Ferentino, che si presenta in campo con un quintetto formato da Guarino, Gurini, Righetti, Ekperigin, James. Brescia risponde con Fernandez, Jenkins, Giddens, Barlos e Brkic. Si aprono le ostilità ed è subito Barlos con 6 punti consecutivi a firmare il 6-0 per la Leonessa. Gli americani in biancazzurro completano l’opera portando avanti 11-2 la squadra di casa. Ferentino però ha una reazione importante e guidata da uno scatenato Delroy James, autore di 11 punti nei primissimi minuti, si porta addirittura a condurre per 19-16. Così alla fine del primo quarto è Ferentino avanti nel punteggio 21-18.
Nel secondo quarto Brescia parte forte e riacciuffa il pareggio a quota 25. I laziali però fuggono di nuovo, spinti dai lunghi e da Alex Righetti e si portano sul 35-27. Le due squadre si rispondono colpo su colpo e rientrano negli spogliatoi sul risultato di 40-34 per Ferentino, guidata da un grandissimo Delroy James già autore di una doppia-doppia all’intervallo con 13 punti e 10 rimbalzi, co-adiuvato da un buonissimo Ekperigin con 10 punti e 4 rimbalzi.
Nel terzo quarto la difesa bresciana si dimentica troppo spesso Righetti libero sul perimetro che risponde da par suo, con due triple, portando Ferentino al massimo vantaggio con la doppia cifra di vantaggio, sul 46-36. E’ un’altra bomba del solito Righetti, a cui viene concesso nuovamente spazio dall’arco, ad incrementare il vantaggio dei laziali sul 52-40. Quando Ferentino sembra sul punto di fuggire, la Leonessa trascinata dal pubblico del suo palazzetto inizia a difendere finalmente bene e a mettere i tiri che contano, riportandosi sotto fino al 55-53, punteggio con cui termina il penultimo quarto.
All’inizio dell’ultima frazione di gioco si scatena El Amin che con 5 punti consecutivi riporta Ferentino avanti sul 60-55. Una schiacciata devastante di Giddens e un canestro nel pitturato di Brkic però riportano la Centrale del latte a condurre nel punteggio 63-62. Quando comincia l’ultimo minuto il risultato è ancora fermo sul 64-63 per Ferentino. Giddens in lunetta a 10 secondi dalla fine ne mette solo uno su due e pareggia i conti a quota 64, sull’azione finale Ferentino sbaglia l’appoggio da sotto che le avrebbe dato la vittoria, Barlos cattura il rimbalzo, ripartendo in contropiede per piazzare la zampata della vittoria ma commette fallo di sfondamento. Ferentino ha così un ultimo, insperato tiro quando il cronometro sul tabellone segna zero secondi da giocare. Ekperigin sbaglia la correzione volante, ostacolato da Giddens decretando l’over-time, in cui i laziali non potranno usufruire di Delroy James gravato di 5 falli e Alex Righetti, vittima di un infortunio.
Anche durante l’over-time regna l’equilibrio e ad un minuto dal termine Brescia conduce 72-70, Brkic insacca da sotto e sul 74-71 e 24 secondi dal termine Ferentino ha palla in mano e le serve una tripla per il pareggio, bomba che arriva puntualmente con Guarino che impatta a quota 74. Brescia ha ancora 16 secondi e la palla in mano per portare a casa la vittoria che i suoi tifosi le chiedono. Ferentino spende il fallo e Barlos in lunetta ne mette solo uno su due. Ferentino però con il tiro finale sulla sirena subisce la stoppata di Brkic e la Leonessa porta così a casa la partita per 75-74 dopo un tiratissimo over-time. Monumentale la prestazione di Brkic autore di 20 punti, 8 rimbalzi, 3 assist, 2 stoppate (tra cui quella finale che è valsa la vittoria), 3 palle recuperate a fronte di zero perse, e 24 di valutazione. Sul fronte laziale invece, finiscono in doppia-doppia James con 13 punti e 13 rimbalzi ed Ekperigin con 19 punti e 11 rimbalzi.
In sala stampa il coach di Ferentino, Franco Gramenzi dice: “E’ un’altra occasione buttata. Il quarto quarto per noi è stato il peggiore in assoluto. Nel supplementare poi senza James e senza Righetti è stato difficile eppure siamo arrivati ugualmente con la possibilità di poterla vincere con l’ultimo tiro. Fino ad ora abbiamo avuto un calendario davvero sfavorevole con cinque trasferte su sette partite e delle due in casa una era contro Casale che in trasferta ha sempre vinto mentre le nostre trasferte erano comunque contro squadre come Pistoia e Barcellona. Le condizioni di Righetti sono preoccupanti, il ginocchio si è gonfiato ed andiamo via da Brescia con una sconfitta di un punto all’over-time e con l’infortunio di un giocatore per noi importantissimo. Quindi oltre al danno, la beffa”.
Alberto Martelossi, coach della Centrale del latte Brescia, conferma: “Bisogna fare i complimenti a Ferentino, credo veramente che questa posizione in classifica per loro possa essere transitoria. Facciamo il nostro in bocca al lupo ad Alex Righetti. Posso dire che quello di oggi è il modo migliore per vincere, perché lo abbiamo fatto in rimonta, soffrendo e non giocando bene, o meglio, facendolo solo a sprazzi. Abbiamo vinto prendendo dodici rimbalzi meno degli avversari e tirando con il 17% da tre punti. Abbiamo alzato la pressione difensiva nell’ultimo quarto. Io non credo che ci sia un problema in cabina di regia perché sapevamo fin dall’inizio che abbiamo due play giovani, uno di 22 e uno di 23 anni, uno è un rookie e uno ha giocato solo 50 minuti in tutto il campionato scorso. Credo che la medicina sia che i nostri play hanno solo bisogno di giocare perché devono fare esperienza. Adesso proseguiamo la striscia con squadre che stanno sul fondo della classifica ma che io non definirei mai le ultime della classe. Abbiamo due trasferte consecutive a Capo d’Orlando e ad Imola, entrambe hanno perso anche stasera e saranno arrabiatissime quindi attenzione a sottovalutarle”.
Federico Loschi, guardia/ala della Centrale del latte Brescia, sostiene: “E’ stata una bella partita con una grande vittoria. Ne parlavo prima nello spogliatoio con gli americani e abbiamo tutti notato che Ferentino è una bella squadra e noi abbiamo davvero fatto una grande partita. Anche dalla panchina ci sentiamo tutti coinvolti, c’è un grande gruppo dove ognuno dà il suo contributo. E’ vero che il quintetto titolare gioca molti minuti ma noi panchinari ci sentiamo tutti importanti sia nelle partite in cui siamo chiamati in causa per molti minuti sia in quelle in cui il coach decide di buttarci nella mischia anche solo per cinque minuti. Noi eravamo reduci dal turno di riposo, è una cosa che dà molte difficoltà, non fisiche ma mentali, è come essere infortunati e dovere saltare una settimana intera per infortunio, in allenamento durante la settimana, sapendo che alla domenica non giocherai c’è un clima diverso, strano. Credo che vedere un finale punto a punto è la cosa più bella per un tifoso, soprattutto poi quando finisce con una vittoria, quindi credo che i nostri tifosi possano essere contenti”.
Andrea Buffoli