Dopo appena tre giorni dalla cavalcata ad Istanbul, l’Olimpia Milano torna a giocare al Forum contro il Bayern di Trinchieri, nella classica partita dove ha tutto da perdere e niente da guadagnare.
Ma la squadra di Messina attualmente sprizza salute (in senso lato, ché qualche infortunato eccellente c’è ancora), da tutti i pori e non lascia scampo ai tedeschi fin da subito, tramortendoli con una partenza a razzo che scaverà il solco decisivo fin dall’inizio.
C’è da dire che questa edizione del Bayern è una delle più deboli mai affrontate anche a causa di molteplici forfait che hanno decimato il reparto piccoli all’ex coach di Cantù. E Milano, anche senza Pangos, Hall e Datome, rimane una squadra che può permettersi una panchina chilometrica.
Ma non è solo questo, perché la panchina lunga l’aveva anche tre mesi fa quando fioccavano le sconfitte. Ora è cambiato tutto: approccio, mentalità, serenità e conseguentemente anche l’ambiente. I giocatori , anche quelli tragicamente in difficoltà a Natale come Voigtmann, son tornati a far vedere il proprio valore ed a giocare come sanno.
Va da se quindi che Milano se la giochi con tutte e che contro le squadre meno attrezzate ci sia poca partita: era ciò che ci si aspettava a settembre, non bisogna stupirsi ora. Bisogna solo andare avanti e tentare un miracolo sportivo che sarebbe l’aggancio ai playoff…Son sicuro che Olympiacos e Real Madrid stanno tifando per qualche passo falso che porterebbe ad una eliminazione per non trovarsi di fronte l’Olimpia Milano nei quarti.
Tutti sanno che la classifica milanese non rispecchia il reale valore della squadra, ed allora lode e ode a Shabazz Napier che ha sistemato tutte le caselle d’incanto come nemmeno il miglior mago avrebbe fatto, con molti giocatori riportati nel loro ruolo naturale e l’ex UConn a dirigere l’orchestra, cosa che gli riesce piuttosto bene.
Ora per Milano arrivano quattro finali: contro l’Efes a mio parere lo scoglio più grande, poi a Tel Aviv dove non è mai facile vincere (ma Milano è più squadra) ed in casa contro il Barcellona che verrà a Milano con poche motivazioni di classifica. L’ultima a Bologna non la calcolo nemmeno per ora dandola già per vinta, ma ci sarà tempo per tornarci su.
IL TABELLINO: OLIMPIA MILANO – BAYERN MONACO 99 – 74
DIAMO I NUMERI
11 – i giocatori a referto in casa milanese, ulteriore certificazione della vastità del roster Olimpia. Potremmo ormai fare quasi due squadre distinte per campionato ed Eurolega risultando competitivi in entrambe le competizioni. Che è ciò che auspico da tempo tra l’altro, perché mi entusiasma il giusto vedere la domenica contro la Brindisi di turno Melli o Napier o Hines spremersi dopo magari aver lottato 48 ore prima contro il Real Madrid. Meglio, almeno per la regular season, vedere all’opera i vari Biligha, Alviti o, proiettandoci nel 23-24 i loro sostituti……(contiene news di mercato)
63 – la percentuale di Milano nei tiri sia da 2 che da 3. Con queste cifre difficilmente si perde in qualsiasi competizione, dall’Eurolega alla prima divisione. E non fa che testimoniare il talento diffuso e i punti nelle mani dei biancorossi, troppo spesso castrati e nascosti da mille motivi. Ora invece si vede proprio che si stanno divertendo mentre giocano…..e fanno divertire anche il pubblico, sempre numeroso
7 – il numero di maglia di Niels Giffey, ex compagno a UConn di Napier nelle due cavalcate concluse col titolo NCAA 2013 e 2014. Soprattutto in quest’ultima annata i due risultarono decisivi, con Shabazz MOP (most outstanding player, nel college non si dice Mvp, vai mo a capire perché….) delle Final 4. Dopo essersi scontrato martedì contro Wilbekin oggi è stato il turno di Giffey, forse Shabazz questa Eurolega ricorda tanto quel Tournament, per questo sta dominando……mentre la guardia del Bayern sta faticando ad avere un rendimento costante
0 – i punti, in 13 minuti, di Lucic, spauracchio milanese in quella serie playoff di 2 anni fa ( ma sembrano molti di più, almeno a me)nella quale mise a ferro e fuoco più volte la difesa Olimpia, molto più incisiva di quella odierna. Il Vlado visto al Forum invece mi è parso un giocatore svuotato dentro, con poche motivazioni ed al quale la carta d’identità ha presentato il conto tutto ad un tratto. Pensare che in molti ne chiedevano l’ingaggio dopo quella splendida serie…..io sinceramente, se ha qualcosa ancora da dare, ci penserei perché classe ed esperienza non sono in discussione, anche se va per le 34 primavere……
15 – buoni minuti del Re di Danimarca, al secolo Shavon Shields. Un ottima notizia in vista della settimana santa che aspetta i biancorossi dato che anche con minutaggio limitato il suo apporto di qualità si fa sentire eccome. E può anche usare la partita contro Brescia per affinare la condizione atletica di certo non ottimale. Mancano solo Hall e Pangos ora all’appello (più Datome) per vedere il back court al completo……non vedo l’ora…..
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
@garbo75