Varese, 15 novembre 2020 – Nell’8° turno di una LBA 2020-21 falcidiata dai rinvii causa Covid, l’Openjobmetis Varese batte in casa la Virtus Roma per 98-88 ponendo così fine alla lunga sfilza di ben cinque KO di fila (in casa vs Cantù, poi a Cremona, sempre in casa vs la Virtus Bologna, a Sassari ed infine a Pesaro), ma deve rendergli comunque l’onore delle armi.
Eh sì perchè la sgangheratissima (ormai…) truppa di coach Piero Bucci, disputa una gara di pura cattiveria nervosa nelle ristrettezze delle sue rotazioni, mettendosi quasi sempre a zona e facendo debuttare in campo Nikola Ticic, classe ’03 in campo per tutto il quarto periodo e Gianmarco Iannicelli, classe ’02, nella parte finale dello stesso.
Infatti, priva di Dario Hunt per il ben noto rifiuto del centro di prendere parte agli allenamenti sabato mattina, la Virtus Roma comunque tiene testa come può durante tutto il match, subendo però il parziale decisivo nel secondo periodo (15-0) da parte di una Varese che bombarda il cotone da tre in sequela, facendo anche a meno di Riccardo Cervi non schierabile in campo per noie fisiche dell’ultimo minuto.
Come se non bastasse, dopo un brutto colpo al naso subito da Ygor Biordi sotto canestro ed incredibilmente non visto dalla terna arbitrale per mano (o gomito), di Anthony Morse, il centro di complemento schierato da Piero Bucchi nello startin’ five non rientrava più in campo, lasciando quindi i lunghi di Varese a banchettare sotto canestro.
I numeri parlano chiaro, 55-32 il computo dei rimbalzi a favore dell’Openjobmetis Varese la quale, ad onor del vero, vincerà al momento la Palma della Sfiga Cestistica dell’Anno 2020 dovendo probabilmente registrare, dopo appena 31″ di gioco dal suo ingresso in campo, la rottura del tendine d’Achille del nuovo arrivato Jalen Jones: altro che Chris Evans!?!?
Ma nonostante anche il -18 del 18′ di gioco (45-27), la Virtus Roma decimata trovava la forza per mollare mai, anzi, riuscendo a mantenersi quasi sempre vicino al -10 di scarto e mettendo in mostra i suoi gioielli tricolori, al secolo Tommy Baldasso e Luca Campogrande.
Comunque l’Openjobmetis Varese vince e questo conta ma desta una sensazione di essere ancora un malato convalescente, rimessosi in piedi ma pur sempre un malato, che adesso dovrà rimettere nelle rotazioni la delusione Denzel Andersson.
La Virtus Roma…Cosa si può dire? Applausi ai ragazzi ed inutile prendersela con questo o quello che “non s’impegna”, basterebbe che chi dovere si attenga al suo ruolo istituzionale di pagare gli stipendi con puntualità od accellerare il suo distacco dal timone se dice di volere il bene di questa squadra, senza nulla pretendere e salutare al più presto!
Credetemi, a Roma la pallacanestro maschile di vertice merita ben altro che queste incredibili situazioni.
Si potrebbe cortesemente chiedere, con tono pacato, quanto ancora si protrarrà questa assurda vicenda o è chiedere troppo??
Sala Stampa
Piero Bucchi
«Non ricordo nella mia carriera una partita con così tanti assenti, ma devo dire che chi è sceso in campo ha fatto davvero tutto il possibile per provare a vincere la partita. In molti pensavano avremmo subìto un passivo pesante invece ci siamo giocati la partita rimanendo sempre in gara, difendendoci con i denti; loro hanno fatto un paio di break nel secondo quarto quando avevamo fuori Jamil per problemi di falli e poi ovviamente nell’ultimo quarto quando avevamo i ragazzini in campo ed era inevitabile subire. La squadra ha fatto tutto quello che poteva fare, i ragazzi hanno giocato con grande orgoglio e voglia di fare bene e ci tengo a ringraziare tutti quelli scesi in campo stasera».
Massimo Bulleri
Openjobmetis Varese – Virtus Roma 98-88
Parziali: 20-17; 28-16; 22-28; 27-27
Progressione: 20-17; 48-33; 71-61; 98-88
Le pagelle
Openjobmetis Varese
A. Morse 7: l’oggetto misterioso del team lombardo oggi fa vedere di avere qualche numero per stare in LBA ma, attenzione, senza quasi opposizione nel cuore dell’area romana perchè addirittura raccoglie ben 4 rimbalzi offensivi al 20′ di gioco. Non è certamente un centro di peso ma lo è di sostanza ed è cattivo quanto basta per collezionare una doppia doppia da 18 p.ti ed 11 rimbalzi. Andrebbe espulso per la gomitata a Biordi ma nessuno vede e di fatto, anche questo dettaglio, “aiuta” la sua squadra: brutto a dirsi ma è così
L. Scola 8: non spadroneggia come nelle altre gare ad oggi ma, quasi in silenzio, ne mette 19 e prende 15 rimbalzi, frutto della sua classe e della sua esperienza che merita solo tanti, tanti applausi!
G. De Nicolao 4: male, decisamente male. Non incide, non segna la sua presenza in campo con una prova a dir poco anonima e contro una Virtus Roma che non può essere al 100% della propria attenzione in difesa dovendo amministrare falli e fiato. Perde 4 possessi, per essere titolare in LBA deve crescere e migliorare.
I. Jakovics 7: se questa Varese ancora imbambolata e convalescente ha vinto questa gara lo deve di sicuro al 55% da tre che ne mette 16 da fuori, mettendo anche delle bombe importanti sia nel momento del break decisivo del match nel secondo periodo, sia quanto nel terzo e quarto periodo la Virtus Roma cerca di non affogare. Giocatore solido e di sostanza.
M. Ruzzier 6: si fa male anche lui, due volte, una all’inizio del match e la seconda volta alla fine dello stesso. Non è di sicuro il playmaker che aveva conquistato l’Azzurro qualche mese fa quando era a Cremona. Forse gli manca l’ala protettiva di Travis Diener?
J. Jones ne: entra in campo a gara iniziata, 31″ appena di gioco, attacca il ferro e si fa male, ricadendo a rimbalzo e deve uscire. Si apprende poi che abbia riportato la rottura del tendine d’Achille, che sfortuna ed auguri di pronta guarigione.
A. Strautins 7,5: vi ricordate che questo ragazzo doveva arrivare a gennaio ’20, da Trieste, perchè giocava poco? Invece di arrivare a Roma a rinforzare la Virtus che iniziava a boccheggiare, preferì Udine, in A2…Oggi è un punto di forza in una Varese che deve ancora risolvere molti rebus, ma combatte e mette a segno 15 p.ti e ben 7 rimbalzi, imponendosi come un giocatore che oggi dice la sua in LBA. Una buona prova.
T. Douglas 7,5: pone un pò di limiti alle cose negative di cui si diceva di lui anche dopo la brutta gara vs Pesaro. Anche se l’avversario non lo mette in serissime difficoltà, piazza delle triple importanti nel break e quando la Virtus Roma gli lascia dello spazio. Prova positiva con 18 p.ti, 6 rimbalzi e 6 assist.
N. De Vico, N. Virginio, A. Van Velsen e T. Librizzi n.g.
Virtus Roma
D. Hadzic 4,5: entra per sopperire ai due falli di Wilson dopo appena 5′ di gioco del primo periodo. Si adatta, cerca di darsi da fare anche con impegno ma i suoi limiti li dimostra dai liberi, al 20′ ha 1/4 (14,3% in stagione…). Però mette dentro due canestri di voglia, questo sì e gliene va dato merito. Insomma, si sbatte e s’arrangia come può con tutti i suoi limiti. Poi nel secondo tempo fa alcune cose ai limiti dell’osceno tecnicamente parlando, mette una tripla di tabella e chiude con 8 p.ti, 4 rimbalzi e 2 assist, ma per lui questo livello è troppo alto.
Y. Biordi 6: da centro in pectore titolare se la deve vedere contro un certo Luis Scola, partendo in startin’ five per la prima volta in stagione, causa assenza di Dario Hunt. Non va male spalle a canestro, anzi, ma poi becca un cartone pazzesco sul naso da Anthony Morse senza che il trio arbitrale faccia un plissè!! Come per dire, il cane morde sempre lo sciancato, in assenza di una proprietà credibile! Rientra dopo qualche giro, mette anche un bel canestro da sotto ma poi il capogiro prevale e deve andare negli spogliatoi. Non rientra più in campo ma almeno si è dato da fare, oltre i suoi limiti.
A. Beane 6,5: oggi la guardia di Southern Illinois sembra essere sul pezzo. Al primo tiro da fuori la mette dentro ma, soprattutto, sembra esserci in difesa. Da solo però può fare bene poco. Tiene comunque vive le speranze, non si assenta completamente come in passato, ad un certo punto si prende anche il ruolo del playmaking per far “riposare” Baldasso e finalmente rivà in doppia cifra alla fine, 16 p.ti, 3 rimbalzi ed 1 assist, però non da la sensazione di essere completamente in partita, come visto in altre circostanze. Certamente in ripresa.
L. Campogrande 9: ottimo, ottimo inizio offensivo ma anche in difesa, perchè, in una circostanza, si trova anche vs Luis Scola da post basso dopo un cambio difensivo e lo contiene molto bene! Al 20′ è lui il vero americano della Virtus Roma, ben 13 p.ti all’attivo con un 50% netto al tiro dal campo: una certezza! Poi prosegue nel secondo tempo, per lui 40′ di gioco filati con il nuovo carrier high in LBA: 25 p.ti all’attivo, 3 rimbalzi ed 1 assist di 40′ di gioco filati in campo. Nonostante tutto, tiene lui vivo l’orgoglio di Roma cestistica, vilipeso da questa situazione ai limiti dell’assurdo!
T. Baldasso 8: il Capitano defraudato dalla tripla doppia di domenica scorsa è veramente il termometro emotivo della squadra. Il suo inizio è deludente in attacco come realizzatore ma fa girare il cuoio bene, perdendo solo al 20′ di gioco un misero possesso. E difatti la squadra regge il primo periodo alla grandissima, poi nel secondo periodo si fa travolgere pure lui dalle bombe varesine. Rialza la testa lentamente, cerca di tenere unita la squadra e difende anche come può perchè tenere il campo anche lui per quasi 40′ di gioco, mette punti importanti per non farsi sommergere anche nello spirito, i suoi numeri dicono top scorer di squadra con 26 p.ti, 6 rimbalzi ed 8 assist. Tommy, secondo me la tripla doppia prima o poi la tiri giù!!
J. Wilson 3: assente ingiustificato. Al 20′ le sue cifre sono ridicole per un giocatore del suo livello e per la gara in cui avrebbe dovuto (e potuto), fare la differenza o l’ancora di salvataggio, viste le assenze. Ed invece ha zero punti all’attivo, 3 rimbalzi e due assist in 15’33” di gioco! Al rientro in campo forse si rende conto di aver fatto una figuraccia e mette dentro i primi punti grazie ad un ottimo assist di Baldasso, che però lo mette uno vs zero al ferro al 22′. Poi gli vengono sanzionati almeno due falli inesistenti, lottando a rimbalzo in difesa, ed esce mestamente dal campo per 5 falli con 7 p.ti, 6 rimbalzi e 2 assist. Ma così comunque non va, altro che Dario Hunt!!
G. Iannicelli 6: entra nel secondo periodo per fare riposare solo 5″ Tommy Baldasso, poi entra nel 37′. Mette dentro il suo primo canestro di una carriera che gli auguriamo sia ricca di soddisfazioni. Il voto è di d’incoraggiamento.
N. Ticic 6: il classe ’03 entra nel momento più complicato del match, quando Wilson viene costretto ad uscire per 5 falli al 29′ di gioco nel terzo periodo. Il montenegrino DOC si becca subito una stoppata da Douglas al tiro da fuori, poi si perde una bella palla di Baldasso sotto canestro ma, a 17 anni, cosa si pretende da lui in questo momento pazzesco della storia della Virtus Roma? Una persa subito dopo…Un rimbalzo in attacco ed un buon canestro, il primo in LBA. Voto d’incoraggiamento al cucciolo del gruppo.
T. Nizza e R. Cervi ne
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto