Roma, 2 agosto – Prosegue a ritmi serrati il Mercato LBA 2020-21 per la Carpegna Prosciutto Basket Pesaro. Dopo gli acquisti di Carlos Delfino, Frantz Massenat e Matteo Tambone fra gli esterni, oltre a Marko Filipovity e Tyler Cain nel reparto lunghi, ecco il turno del piccolo playmaker Justin Robinson, proveniente da due stagioni in Francia al Elan Chalon.
Il funambolo 25enne newyorkese di 173 centimetri è un prodotto di Monmouth College. Con la maglia degli Hawks trascorre l’intero percorso universitario di 4 anni prima di cominciare la sua carriera professionale europea in Russia tra le fila dell’Avtodor Saratov, club con il quale si è diviso tra l’impegno in VTB League e Champions League.
Il salto di qualità arriva nelle ultime due stagioni in Francia dove si afferma come uno dei migliori assist-man (primo assoluto della Jeep Elite nella stagione 2018-19 con 8.2 a partita) oltre a essere il giocatore più utilizzato per due anni di fila, sempre abbondantemente oltre i 30 minuti di utilizzo.
Condizione che potrebbe riproporsi anche a Pesaro qualora dovesse assorbire l’impatto con la pallacanestro della LBA con la personalità, che a tratti sfocia in vera e propria sfacciataggine, vista nell’esperienza francese. E’ vero che la società biancorossa ha investito parecchie fiches sull’acquisto di Matteo Tambone, ma i due possono coesistere grazie al doppio ruolo che l’ex playmaker di Varese può ricoprire.
Tornando alla new entry pesarese, il giocatore è chiaramente un’incognita sotto certi punti di vista. Difensivamente è da verificare l’impatto che potrà avere, prevedibilmente verrà attaccato spesso dai pari ruolo partendo spalle a canestro, per sfruttare l’evidente mismatch. In quella situazione, dovrà essere bravo lo staff tecnico a fare delle scelte oculate e attivare un buon sistema collettivo di raddoppi e rotazioni, per indirizzare gli attacchi avversari dove vorranno e per evitare il sovrannumero sul perimetro.
Guardando l’altra faccia della medaglia, però, questo giocatore è difficile da contenere 1vs1 e sul primo passo. Oltretutto, costringe le difese avversarie a delle scelte decise, in virtù di un range di pericolosità piuttosto ampio. In Francia ha letteralmente incendiato le retine da ogni distanza. Sei i tentativi dall’arco per gara nell’ultima stagione. con quasi il 36% di realizzazione. Quando lui ha il pallone in mano, non ci si può assolutamente distrarre un attimo, anche perché lo distribuisce con grande rapidità quando non si prende la conclusione in prima persona.
Le quasi tre perse a partita rendono l’idea di un giocatore che non ha alcuna esitazione nel prendersi responsabilità e rischi, anche sconfinando nella giocata dall’alto coefficiente di difficoltà. Sarà con l’esperienza, e con i giusti insegnamenti di un Coach navigato come Jasmin Repesa, che avrà modo di migliorare per diventare un elemento ancora più efficiente e decisivo.
Se ci è permesso di sbilanciarci, vi consigliamo di dare un’occhiata agli highlights di fine giornata nel prossimo campionato. Potreste trovarlo abbastanza spesso..chiudiamo con un referente tecnico che appare evidente fin dal primo sguardo: fatte le debite proporzioni, alzi la mano chi ha pensato al Bobby Dixon lanciato nel mondo Eurolega dal Fenerbahce durante il ciclo di Zeljko Obradovic a Istanbul.
Se questo ragazzo riuscisse a ricalcare parte della carriera del naturalizzato turco, allora Pesaro avrebbe stravinto la scommessa.