CREMONA – A Cremona la squadra di casa, reduce da quattro comodi successi consecutivi davanti al proprio pubblico, affrontava una squadra invece reduce da quattro tonfi consecutivi. Il risultato appariva scontato. Ed infatti….Ha vinto la Virtus, ovvero quella dei quattro stop consecutivi. Qualche avvisaglia del possibile ribaltamento delle statistiche recenti in realtà c’era: Cremona senza il proprio play di riserva, D’Ercole, e con Cinciarini costretto a giocare col polso fasciato, Bologna invece nonostante i risultati era apparsa già in netta ripresa, Koponen perfettamente guarito e nel complesso un gruppo al completo. La Virtus alla fine la porta a casa nel modo che non ti aspetti: puntando a quota cento e non raggiungendola per una manciata di canestri, contro un allenatore, Mahoric, ed una squadra che soprattutto sul proprio campo aveva costruito molte delle fortune partendo dalla difesa. L’inizio è di quelli equilibrati, con la Virtus che dopo un inizio in rincorsa comincia a mettere il naso avanti. Non un bel segnale per Cremona, che rimane la squadra migliore in tutta la Serie A nel primo quarto, salvo poi cedere terreno nei successivi. La Vanoli tiene botta con un Milic un po’ distratto in difesa ma sontuoso come suo solito in fase offensiva, in cui porta a scuola chiunque gli si opponga. Dall’altra parte invece Koponen ricorda a tutti che nella gara d’andata ne aveva messi 36, di gran lunga la sua miglior partita stagionale, e ricomincia a non sbagliare nulla, con un paio di triple pesantissime, aiutato dal solito Rivers abbacinante in attacco, nonostante la difesa di Foster. La ripresa però è tutt’altro affare: Winston, fino a quel momento nullo con 0/1 al tiro, prende fiducia con un’inchiodata su Drozdov, straordinario in difesa proprio su Kennedy, e poi approfitta dell’entrata di Formenti per segnargli in faccia sette punti. Bologna piazza il primo parziale, e da quel momento proverà a mantenerlo, con fortune alterne. Ci prova Perkovic, con un paio di triple, ci prova un Rowland statisticamente impeccabile, meno nel coinvolgere i compagni, ma ormai è troppo tardi.
La vittoria di Bologna è arrivata coi punti nel pitturato – 50 complessivi – e le seconde opportunità, soprattutto grazie alla dominanza fisica ed atletica di Homan, vero animale nelle due sfide tra le due squadre. Difensivamente i lunghi di Cremona hanno completamente toppato la partita, da Sekulic, a Perkovic per finire anche con Milic, che quantomeno ha l’attenuante di averla tenuta in piedi in attacco. Lardo può sorridere pensando a due punti importantissimi in chiave playoff contro una diretta concorrente, mentre Mahoric vede sfumare probabilmente a titolo definitivo la speranza di entrare nelle prime otto, a meno di colpacci sui campi di Treviso e/o Milano.
Vanoli Braga Cremona – Virtus Bologna 88-95
Parziali: 19-20; 26-24; 15-29; 28-22
Progressione: 19-20; 45-44; 60-73; 88-95
Sala stampa
Daniele Cinciarini
Abbiamo concesso troppe seconde possibilità agli avversari, che sono stati comunque molto bravi a punire ogni nostra disattenzione. Noi in difesa siamo stati troppo altalenanti, abbiamo alternato buone difese a minuti di completo blackout. Quanto a me non è facile giocare in queste condizioni, ma visto l’infortunio era preventivabile che accusassi un po’ di dolore. Ma del resto volevo dare una mano alla squadra, in questo momento c’è bisogno di tutti, ognuno è fondamentale.
Marko Milic
Penso ci sia poco da dire, la Virtus ha giocato indubbiamente meglio di noi, ha meritato di vincere. Ci sono stati troppi canestri facili, molte penetrazioni dei piccoli dovevano essere contestate meglio, magari facendo anche qualche fallo in più. Sicuramente l’assenza di D’Ercole ha pesato, perchè siamo già contati, perdipiù giocare contro una squadra dalla panchina lunga come Bologna non è mai facile. Ci è mancata la sua carica e la sua energia.
Valerio Amoroso
Era importantissimo vincere oggi, sia per una questione di classifica, sia per un fatto mentale. Giocavamo contro una diretta concorrente, per cui in chiave playoff sono punti che valgono doppio. All’inizio non siamo partiti benissimo, ma alla lunga abbiamo preso le loro misure, abbiamo difeso meglio su Milic che ci ha fatto molto male nella prima metà e ci siamo compattati come gruppo.
MVP Jared Homan, ha abusato dei propri avversari con una ferocia ed un’aggressività strepitose. Chiude alla fine con 15 punti e 13 rimbalzi per un venti di valutazione complessivo. Importantissimi anche Koponen e Rivers, 38 punti in coppia con 9/14 da due e 6/7 da oltre l’arco
WVP La difesa nel pitturato. Dare un solo colpevole sarebbe troppo comodo per gli altri. Sekulic, Perkovic e Milic hanno lasciato troppo spesso l’uomo libero di concludere, che fosse il lungo di competenza od una penetrazione dei piccoli in cui è mancato l’aiuto.
Paolo Sinelli