La sconfitta della Virtus Roma in casa della Segafredo Bologna, 74 a 67, ha quasi il sapore dell’impresa perché è arrivata senza Jerome Dyson e Devon Jefferson le due punte di diamante della formazione di Piero Bucchi. E soprattutto dopo che la squadra romana a metà del terzo quarto era sotto di 22 punti, 56 a 34, travolta dalla qualità e dalla fisicità dei bolognesi che all’inizio della gara si sono permessi il lusso di tenere in panchina il miglior realizzatore dello scorso campionato, Gaines, e della scorsa Champions League, Hunter.
L’inizio di partita ha visto i romani partire bene, 2 a 9 con Giovanni Pini davvero bravo a sfruttare la poca concentrazione sotto canestro dei padroni di casa e Buford ottimo a dimostrare le sue qualità di tiratore. Appena la Segafredo ha messo le cose un pò a posto in difesa le cose si sono fatte più difficili per la squadra di Bucchi che ha sofferto a rimbalzo in difesa concedendo una marea di seconde chance alle Vu nere. Pur con tutto questo il primo quarto si è chiuso sul 17 a 16 per Bologna.
E dopo un inizio equilibrato di secondo quarto, la Virtus Bologna è scappata con un parziale di 12 a 0 in 5 minuti con Ricci e Weems trascinatori e Roma a guardare fino a 33 secondi dalla sirena dell’intervallo lungo quando Kyzlink ha nuovamente fatto canestro. Il quarto si è chiuso sul 40 a 29 con le avvisaglie di temporale sul cielo romano.
Che si è concretizzato nei primi cinque minuti del terzo periodo grazie alle magie di Markovic (12 assist alla fine) ed alle mani di Weems che hanno issato Bologna fino al 56 a 34 dopo 4 minuti e 30″. Qui Bologna ha forse staccato la spina convinta di aver chiuso il lavoro anche perché alle assenze romane si è aggiunta quella di Pini irrigidito in panchina dal mal di schiena che lo aveva tormentato per tutta la settimana. E sempre qui è venuta fuori la bravura di Piero Bucchi di mischiare i quintetti con quel poco che gli rimaneva e di motivare i suoi : Baldasso si è iscritto al referto dei punti, Alibegovic anche e Kyzlink ha ripreso a far canestro insieme a Buford. Insomma fine terzo quarto sul 64 a 52.
E poi nell’ultimo periodo il quasi capolavoro perché Roma ha continuato a difendere meglio sulla spenta Segafredo ed ha continuato a cercare una buona circolazione di palla. Mike Moore ha messo un paio di canestri ed improvvisamente ma inesorabilmente si è arrivati a meno di 2 minuti dalla sirena finale sul 70 a 64 e palla in mano a Kyzlink. Che in una penetrazione un pò confusa ha perso palla dando via libera a Bologna. Che nelle due azioni successive ha trovato i liberi della tranquillità.
Il tabellino e sotto le dichiarazioni dei due allenatori
Eduardo Lubrano