Data | Risultato | ||||
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23/02 01:00 | ![]() |
CHARLOTTE HORNETS | 111-96 | BROOKLYN NETS | ![]() |
32:28, 55:53, 80:74 | |||||
23/02 01:00 | ![]() |
ORLANDO MAGIC | 113-120 | NEW YORK KNICKS | ![]() |
41:31, 69:63, 90:93 | |||||
23/02 02:00 | ![]() |
CHICAGO BULLS | 115-116 | PHILADELPHIA 76ERS | ![]() |
29:33, 69:67, 91:93 | |||||
23/02 02:00 | ![]() |
CLEVELAND CAVALIERS | 103-110 | WASHINGTON WIZARDS | ![]() |
31:22, 54:57, 79:82 | |||||
23/02 04:00 | ![]() |
SACRAMENTO KINGS | 107-110 | OKLAHOMA CITY THUNDER | ![]() |
21:44, 60:67, 90:85 | |||||
23/02 04:30 | ![]() |
GOLDEN STATE WARRIORS | 134-127 | LOS ANGELES CLIPPERS | ![]() |
34:23, 70:58, 102:92 |
Cambia il contorno, ma non la sostanza: la nuova versione dei Cavaliers si affida come al solito a LeBron James (32 punti, 9 rimbalzi, 8 assist), ma perde all’esordio in casa contro gli Wizards. I capitolini, senza John Wall, continuano a vincere.
Il debutto in casa dei nuovi arrivati non è stato come in molti avevano immaginato. I Cavaliers rivoluzionati a ridosso della deadline di mercato di due settimane fa incassano il primo ko proprio all’esordio alla Quicken Loans Arena, battuti dai sempre più convincenti Wizards in versione “ce la facciamo alla grande anche senza John Wall”. Tolgo sei e prendo quattro, ma i conti continuano a non tornare in una squadra che nel bene o nel male deve sempre aggrapparsi alle possenti spalle di LeBron James. Per lui 32 punti – 14 dei quali consecutivi nel quarto periodo -, nove rimbalzi, otto assist, con tanto di rimonta quasi riuscita nel finale. Serata da record per LeBron che diventa il settimo giocatore nella storia NBA a raggiungere quota 11.000 canestri realizzati. Una risalita quella dei Cavs giunta fino al 106-103 Washington, con un solo possesso di distanza tra le squadre a 51 secondi dal termine. Tutto questo nonostante negli ultimi nove minuti e mezzo segni soltanto James: il numero 23 tira 6/9 dal campo, i suoi compagni 0/10, non raccogliendo neanche un punto. A quel punto è facile per Bradley Beal segnare il canestro della staffa per gli Wizards, mentre James condanna i suoi facendo 0/2 dalla lunetta. “Come ho già sottolineato, è un lavoro in corso d’opera. Non è una cosa che potevamo pensare di aver già risolto, nonostante l’euforia che c’era prima della pausa per l’All-Star Game”. Al ritorno in campo dopo la partita delle stelle di solito per LeBron era sempre stata una passeggiata (vincente dal 2009/10 a oggi), ma non questa volta: “Abbiamo fatto la nostra partita, l’unico problema è non aver trovato il fondo della retina”. Un inconveniente non da poco, visto soprattutto l’8/35 dalla lunga distanza che racconta proprio questo, nonostante la squadra sia evidentemente cambiata rispetto a due settimane fa: “Non siamo più un gruppo di vecchietti, siamo ringiovaniti di molto dopo la chiusura del mercato”.