Roma, 28 dicembre 2017 – Termina domani sera, venerdì 29 dicembre alle 20:30, l’anno solare della serie A2 con la 14^ giornata del girone d’andata (eccezion fatta per due gare sia del girone Est che Ovest che si disputeranno invece sabato 30 dicembre allo stesso orario), penultimo turno prima della chiusura dello stesso girone ed al Palazzetto dello sport di Roma una Leonis Eurobasket depressa ed avvizzita riceverà una delle squadre più in forma del momento, la NPC Rieti proveniente da una striscia positiva di 3 W che al momento l’hanno tolta dalle sabbie mobile del fondo classifica, in un derby regionale ricco di temi tecnici e non solo.
La vita è strana comunque. Citavo le “sabbie mobili” della bassa classifica, nelle quali invece il team di coach Andrea Turchetto appare sempre più sprofondata dopo la cocente sconfitta del 24 dicembre scorso vs la Virtus Roma, dimenticando che non meno di quasi un mese e mezzo fa, esattamente ai primi di novembre scorso, le due squadre fossero accomunate da un quasi identico percorso in campionato che le aveva portate, con motivazioni abbastanza simili, a cambiare head coachin’ (via Bonora e Nuzzi, semaforo verde per Andrea Turchetto ed Alessandro Rossi), ed anche qualche giocatore: la NPC Rieti in particolar modo portando sin da subito in Sabina l’ex-Orzinuovi e Virtus Roma Jamal Olasewere per un deludente Chris Davenport, mentre i biancoblu romani solo in questi ultimi giorni dell’anno hanno ufficializzato l’arrivo di Simone Pierich da Verona (percorso inverso per Mitchell Poletti), e Luca Cesana da Treviglio.
Lo ammetto, cambiare staff o guida tecnica così presto mi sembrava una mattana dopo poche giornate di campionato, era la prova che più di qualcosa in estate si fosse sbagliato specialmente se poi la scelta ricadeva su nuovi allenatori dal provato entusiasmo e voglia di dare il meglio di sé (glissando sulle modalità discutibili di “allontanamento” dei sopra citati Bonora ed Alex Righetti come suo secondo e Nuzzi,), ma che non potevano offrire alcuna forma di garanzia di successo in termini di pedigree professionale e di consolidata esperienza sul campo.
Oggi, alla luce dei risultati ottenuti dai due nuovi coaches, inversamente proporzionali nel medio periodo, la scelta degli amarantocelesti del Presidente Cattani si è rivelata quasi perfetta grazie anche alla geniale intuizione di prendere quel satanasso di Olasewere mentre quella del collega Buonamici a dir poco rivedibile ed anche questo sarà uno dei temi della sfida di domani. Ed è normale porgere le mie più sentite scuse giornalistiche al sodalizio reatino.
Ma aldilà di tutto quanto elencato sopra, resta chiaro che la sfida di domani sulla carta appare molto difficile e perigliosa per i padroni di casa, in preda ad una profonda crisi d’identità, di gioco ma anche e soprattutto di carattere e convinzione nei propri mezzi. L’andamento stesso della sfida contro la Virtus Roma ha evidenziato, in modo crudo e tangibile, quanto non basti avere i galloni sulla giacca ed anni di esperienza alle spalle per vincere una partita contro un avversario teoricamente più debole ma che sa perfettamente quello che vuole.
Una forte crisi di carattere amplificata anche dalla defezione mentale di un Mitchell Poletti già da tempo tiratosi fuori dalla mischia (il trasferimento a Verona con la sostituzione di Pierich al suo posto non potrà che far bene allo spogliatoio), e dall’aver ormai rinunciato a Matteo Frassineti, non esattamente la copia europea di LeBron James ma neanche una potenziale schiappa da zero minuti in campo in due gare come quelle vs Trapani e Virtus Roma. Difficile dunque battere chiunque con queste premesse in un torneo questo la Serie A2 così maledettamente equilibrato, quando almeno due giocatori del roster rendono poco (Poletti), o nulla (Frassineti).
Tutto poi si complica maggiormente quando pure il tuo leader offensivo Moe Deloach sputa il sangue in campo come la colonia romana e Capitan Bonessio ma a volte fa quasi più danni che azioni positive: dopo 13 turni di campionato, ad esempio, Deloach ha tirato ben 100 volte dalla lunga con un 35% totale, non da buttare come valore assoluto ma neanche da incensare se si analizza questo dato nelle ultime due gare perse, dato che recita un 8/35 che da un totale vicino al 23%…Inutile girarci attorno, sono troppi i 35 tiri da tre, come troppi i tentativi globali che la Leonis Roma “spara” verso il canestro avversario.
La strada maestra però l’Eurobasket l’ha già percorsa e con buoni risultati, si pensi alla gara condotta e vinta contro Treviglio: più palla in post basso, cercando canestri a più alta percentuale e tirare dalla lunga quando la situazione è stata preparata al meglio. Tutto questo però, sia chiaro, dando per scontato che la concentrazione e l’attenzione sia identica, se non quasi superiore, in difesa dove non si può giocare solo spezzoni di gara. Domenica scorsa vs la Virtus Roma la Leonis tenuta alta la concentrazione solo i primi 20’ di gara in difesa, al rientro in campo ha subito troppo le accellerazioni dei cugini le quali hanno messo a nudo la fragilità della tenuta psicologica di aiutare e recuperare, di raccattare rimbalzi vs un Lee Roberts posseduto a momenti da presenze demoniache!?!?
Ma, scherzi a parte, inutile dire quanto sia importante per la Leonis il controllo dei rimbalzi difensivi, per uno come Deloach che è più uomo da “percussione” in transizione che da schema offensivo a difesa avversaria schierata, partire in contropiede è quasi salvifico in certi frangenti. Infine, occorre domani sera “arroccarsi” sulla grinta e la voglia di vincere dei vari Alessandro Piazza, Eugenio Fanti e perché no, Giulio Casale, tre giocatori che possono dare molto nel sostenere Sims e Brkic oltre all’entusiasmo che porteranno Pierich e Cesana.
Per chiudere, Il playbook di domani di Andrea Turchetto sarà quasi obbligato: evitare di subire quella furia fisica e cestistica per la categoria che è Jamal Olasewere cercando insieme di spingere Zaid Hearst a forzare tiri e situazioni, aumentando così il più possibile il controllo del gioco e costringendo Rieti a correre, evitando di far giocare questa euforica NPC (che avrà un larghissimo e colorato seguito come sempre al Palazzetto), sul velluto e portarla alla sfida sotto i tabelloni senza regalare possibilmente spazi o punti.
Non sarà facile, per niente, gente come Claudio Tommasini, Angelo Gigli o Juan Marcos Casini han bisogno di poche presentazioni per una Rieti che adesso crede giustamente anche nella post-season, sfuggita per dettagli lo scorso anno, il popolo amarantoceleste lo merita per l’amore di cui copre i suoi ragazzi gara dopo gara. Lo scorso anno vinsero i sabini, rimontando dal -7 a quasi 2’30” dalla fine una gara virtualmente persa. DeShawn Sims fece una gran partita, i tifosi biancoblu si augurano che domani si ripeta, la Leonis Roma ha bisogno della sua impronta nel match.
Si gioca: venerdì 29 dicembre ore 20.30 al Palazzetto dello sport in Roma con diretta su LNP Tv.
Arbitri: Cappello di Porto Empedocle, Gagno di Spresiano (Tv) e Marton di Conegliano (Tv)
Fabrizio Noto/FRED