“Bella a metà”, o forse nemmeno: Reggio Emilia va ad intermittenza e butta via un vantaggio accumulato di 17 punti nel corso del primo tempo contro il Falco, chiudendo con una sconfitta casalinga la prima fase di BCL. Non ci sono grandi conseguenze per quanto riguarda la classifica: la squadra di Priftis era già sicura di andare ai play-in prima di questo incontro. Ma il ko per 79-88 maturato contro gli ungheresi fa un poco storcere il naso per i tanti blackout avuti dai biancorossi nel corso dei 40 minuti: la partita del PalaBigi deve servire da lezione per una squadra che, in ogni caso, si è resa protagonista di una prima parte di stagione più che positiva.
Reggio Emilia non può prescindere da un approccio fisico e concentrato all’incontro, soprattutto nella metà campo difensiva, e dalla condivisione del pallone nell’altra metà campo. Lo dimostrano i parziali da 14-0 (incassato nel secondo quarto quando la formazione italiana non ha segnato nemmeno un punto per 5 minuti) e quello da 11-2 ad inizio ripresa. Con questi vuoti, soprattutto di carattere mentale e con errori “non da Reggio Emilia” nella metà campo difensiva, l’UnaHotels si è sciolta colpevolmente come neve al sole buttando via un primo quarto letteralmente dominante. Dall’altra parte vanno tanti meriti ad un Falco che non ha mai mollato e ha rosicchiato piano piano lo svantaggio, cavalcando il solito maestoso Zoltan Perl (22 punti).
Non bastano i 22 punti di Winston e le doppie cifre di Gombauld e Barford: questa squadra non può permettersi di spegnersi per diversi minuti di fila e di incassare 73 punti negli ultimi 3 quarti, anche considerando che non dispone di armi sufficienti per attaccare per 20 o 30 minuti sempre contro la difesa schierata. In attesa del rientro di Jamar Smith, sarà necessario imparare da questa sconfitta per proseguire degnamente un bell’avvio di stagione.
UnaHotels Reggio Emilia 79 – Falco-Vulcano Szombathely 88
Parziali: 27-15; 16-25; 21-23; 15-25
Progressione: 27-15; 43-40; 64-63
Le pagelle
Jaylen Barford 5,5: va come sempre a fiammate, lasciando comunque un buon impatto nel match e mettendoci coraggio in un paio di occasioni nel secondo e nel terzo quarto quando l’attacco di Reggio Emilia si ferma. Sparisce forse un po’ troppo nel corso dell’ultima frazione, quando ci sarebbe bisogno di contributo. Termina a 16 punti.
Cassius Winston 7: l’ex Bayern controlla l’attacco di Reggio in modo esemplare fino alla metà del quarto quarto, quando la benzina del numero 5 finisce e lo stesso Winston si incaponisce troppo in alcune triple prese in transizione non riuscendo più a trovare il canestro. Peccato perchè fino a quel momento la prestazione era stata più che competente (e comunque rimane ampiamente sufficiente): nei momenti di difficoltà l’ex Bayern ha sempre provato a prendersi le sue responsabilità, arrivando stanco nel finale. Chiude con 22 punti e 9 assist ma anche 6/16 dal campo.
Mouhamed Faye 5,5: assente poco giustificato della gara, quantomeno per buona parte della stessa. In difesa, soprattutto nel primo tempo, concede troppe volte al portatore di palla del pick and roll di “girare l’angolo” e a rimbalzo e in difesa non fa sentire abbastanza la sua fisicità. 6 punti e 1 rimbalzo: troppo poco.
Filippo Gallo sv
Sasha Grant 6: pur senza incantare, tiene il campo in modo competente per 18 minuti facendosi trovare spesso pronto in difesa, segnando 2 canestri su altrettanti tentativi e prendendo 4 rimbalzi.
Stéphane Gombauld 6,5: considerando che si sta reinventando da “4”, dovendo giocare assieme a Faye e Faried in un ruolo non suo, il contributo del francese si può considerare sufficiente. Ad inizio terzo quarto segna una raffica di triple importanti per mandare Reggio Emilia sul +9, ma è un fuoco di paglia e i padroni di casa si spengono lentamente fino alla fine. Chiude con 12 punti e 3 rimbalzi.
Lorenzo Uglietti 6: solo 5 punti, ma arrivano da canestri segnati in due momenti importantissimi nel secondo e nel terzo quarto. In difesa è sempre tignoso, sneza commettere particolari errori. Abbassa però la sua valutazione un brutto fallo di reazione nel quarto quarto in cui va a caricare e ad assestare un colpo all’altezza del volto ad un avversario: l’antisportivo era il minimo…
Michele Vitali 5,5: più positivo nel primo tempo che nel secondo, in cui probabilmente commette anche un paio di sbavature difensive evitabili. IN attacco non riesce mai a prendere ritmo e perde 3 palloni importanti di cui un paio nel quarto quarto.
Matteo Chillo 6: tiene il campo senza particolari sussulti in positivo o in negativo per 8 minuti.
Kwan Cheatham 5: viene lanciato in partita tardi da Priftis e l’ex Pesaro non lascia un gran segno. Buona una sequenza attacco-difesa nel corso del secondo quarto, per il resto fa tanta fatica a mettersi in ritmo. Non convince, meglio Gombauld. 1/6 dal campo.
Kenneth Faried 5,5: tanta energia e voglia di rendersi protagonista nel pitturato, ma anche tanta imprecisione con la palla in mano in entrambe le metà campo (1/6 al tiro). Ottimo l’ingresso nel primo tempo, un po’ in calando nel resto dell’incontro. Mette a segno un paio di stoppate tonanti. Bene i 7 rimbalzi, ma da lui ci si aspetta di più.