IL RESOCONTO
Dopo aver commentato Dallas-Golden State, rimaniamo in Texas, precisamente a San Antonio, dove nella notte del 16 novembre gli Spurs di Wembanyama non riescono per pochissimo a fare lo scherzo alla seconda franchigia più vincente della NBA, ovvero i Los Angeles Lakers, squadra capitanata dal solo ed unico LeBron James.
La partita è bella dall’inizio alla fine, i Lakers (tralasciando un primo quarto difficile), riescono a rimanere agevolmente sopra per quasi tutta la sua durata, con San Antonio che cerca di rimettere le cose a posto negli ultimi minuti, non riuscendo a strappare la vittoria ad una Los Angeles in cui è protagonista assoluto Anthony Davis, che porta a casa una doppia doppia da 40 punti e 12 rimbalzi… l’MVP della partita.
Oltre a Davis praticamente tutti i Lakers giocano una buona gara; ad esempio Austin Reaves, D’Angelo Russell… e ovviamente LeBron James, alla quarta tripla doppia consecutiva – mai nessuno a 39 anni ci era riuscito – con 15 punti, 16 rimbalzi e 12 assist.
Non abbiamo sottolineato che per la squadra allenata da J.J. Redick c’era un’importante assenza come quella di Rui Hachimura, ai box per una distorsione alla caviglia destra.
Parlando di San Antonio, ovviamente il primo nome che viene in mente oggi è Victor Wembanyama, che sicuramente ha preso le misure ai lunghi avversari AD e LeBron, già affrontati nella finale olimpica del 10 agosto scorso. Reduce da una prestazione da 50 punti contro i Washington Wizards, stanotte il più alto della Lega (e non solo…) ha giocato bene ma senza brillare e commettendo qualche errore di troppo.
C’è chi dice che sia il miglior francese della storia del basket, ma è ancora troppo presto per dirlo… il posto è probabilmente ancora occupato da Tony Parker. Quando avrà più esperienza potrà sicuramente ambire a diventarlo.
Oltre a Wemby, gli occhi cadono sul rookie Stephon Castle, che ha dimostrato in questo avvio di campionato di giocare senza timori anche contro James, il quale a fine partita gli ha parlato, probabilmente facendogli i complimenti per la sua prestazione da 22 punti. Insomma, ha dimostrato di saperci fare.
Devin Vassell e compagni hanno giocato una partita solida, ma commettendo qualche ingenuità. Per tornare ai fasti dei gloriosi Spurs di Duncan, Ginobili e lo stesso Parker bisognerebbe affiancare a Wembanyama un giocatore in grado di fare il “secondo violino”, staremo a vedere. Per ora il veterano Chris Paul ha il compito di fare da “chioccia” al gruppo di giovanissimi… e nel frattempo ha raggiunto e superato i 12000 assist in carriera, solo il terzo nella storia a riuscirci dietro all’irraggiungibile John Stockton e all’attuale coach di Dallas, Jason Kidd
Con questa vittoria, i Lakers si portano ad otto vinte e quattro perse (contro Detroit, Memphis, Cleveland e Phoenix), mentre gli Spurs non sono sicuramente in un momento facile, con più sconfitte che vittorie (6-7) e quindi una percentuale di partite vinte sotto al 50%. Staremo a vedere come si evolverà la stagione di entrambe le franchigie; San Antonio deve anche fare i conti col problema Gregg Popovich, allenatore più vincente della NBA ricoverato in ospedale per un lieve ictus. Sapremo le sue condizioni nei prossimi giorni, anche se le notizie parlano di un probabile recupero al 100%. Anche il team di all-around gli fa degli auguri di pronta guarigione.
IL TABELLINO: Los Angeles Lakers 120 – 115 San Antonio Spurs
HIGHLIGHTS
Si ringrazia pagina Facebook NBA per il materiale fotografico e Hooper Highlights per il materiale video.
Dario Salvatorelli
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