Brescia, 2 novembre 2024 – Quella del PalaLeonessa è ciò che in America chiamerebbero una “statement win” per Trapani ed è una reazione straordinaria alla sconfitta interna (comunque di misura) contro Tortona: gli “Shark” dominano infatti a Brescia, strapazzando una Germani mai in partita che prima di questo incontro aveva un record di 4-1.
La squadra di Repesa riesce a prendere il largo con una prestazione offensiva impressionante e un’ottima disciplina nella metà campo difensiva: mattatori di giornata Yeboah e Robinson, ma praticamente tutti hanno portato il loro mattoncino. Dopo aver scollinato più volte i 20 punti di vantaggio, la Shark chiude i conti sul 74-95 finale. Grossi meriti per i siciliani, che fin da subito hanno indirizzato la partita sui binali più congeniali: con una buona difesa in grado di forzare 7 palle perse nei primi 12 minuti, Trapani riesce spesso a trovare il campo aperto sfruttando un aspetto del gioco in cui è praticamente inarrestabile.
Le triple di Yeboah e di Pleiss fanno tanta differenza, anche a livello psicologico, per indirizzare fin da subito il match sul 17-32 del 10′ e i siciliani sono bravi a non abbassare mai la guardia quando Brescia avrebbe le possibilità di tornare intorno ai 10 punti di svantaggio. La squadra del presidente Antonini trova tanti protagonisti diversi nel corso dei 40 minuti, pesca diversi jolly dalla lunga distanza mostrando tutto il suo talento (16/36) e mette una pressione sui portatori di palla avversari che è forse la più grande notizia di questa trasferta.
Il +20 è superato diverse volte nel corso del match e la Germani non torna mai sotto la singola cifra di svantaggio. Forzare 17 palle perse a Brescia al PalaLeonessa è un traguardo notevole e mostra tutta la voglia dei siciliani di riscattare la sconfitta casalinga con Tortona: missione dunque compiuta, con Robinson, Galloway e Yeboah sugli scudi.
Brescia incappa invece in una serata in cui non ha funzionato praticamente nulla e il livello di energia è stato troppo basso fin dai primi minuti: si è visto immediatamente dalle 7 palle perse in 12 minuti e dalle penetrazioni concesse troppo facilmente agli avversari. Una serata oggettivamente molto sfortunata al tiro e l’assenza ingiustificata di diversi protagonisti hanno spianato la strada ad un divario di 20 punti che deve far riflettere la Germani.
Nessun disfattismo: ci sta avere una serata storta, non è una tragedia perdere contro Trapani e il record dice comunque 4-2. Ma questa sconfitta va presa come avvertimento: il livello di fisicità deve essere sempre maggiore e non ci possono essere giocatori che si vanno a “nascondere” come il Rivers odierno, che può fare molto di più.
Germani Brescia 74 – Trapani Shark 95
Parziali: 17-32; 19-22; 22-23; 16-18
Progressione: 17-32; 36-54; 58-77
Le pagelle
Germani Brescia
Nikola Ivanovic 5,5: non è il peggiore in assoluto della Germani, considerando che riesce ad offrire un paio di buone letture dal pick and roll, ma incappa comunque in una serata opaca. Un paio di triple aperte avrebbero potuto riaprire di più il match, ma il montenegrino le sbaglia. 11 punti, 3 palle perse.
Amedeo Della Valle 6: sa meglio di ogni altro che trovarsi alle calcagna John Petrucelli non è una bella prospettiva, ma forse non si aspetta una difesa così competente di tutta Trapani (compreso Galloway). Con le unghie e con i denti riesce a produrre un buon fatturato nel primo tempo, ma nella seconda metà non riesce a replicare. 16 punti, 3 rimbalzi, 3 perse, 4 assist.
Chris Dowe 6,5: forse una delle pochissime notizie “positive” da questa serata della Germani, considerando che l’ex Tortona almeno si prende un paio di buone iniziative in penetrazione. Segnando 12 punti e distribuendo 3 assist inizia forse a calarsi nel ruolo di “generale offensive” della second unit che deve ricoprire.
David Cournooh 5: quando l’attacco non gira come in questa serata di Brescia l’ex Cremona fa abbastanza fatica a stare in campo, proprio per caratteristiche. I 13 minuti passati sul parquet portano tanti “0” in tutte le caselle
Demetre Rivers 4,5: è una delle chiavi in negativo di questa serata negativa della Germani. Petrucelli è sulle tracce di Della Valle e Trapani non schiera mai un’ala piccola “pura”: l’ex Scafati dunque avrebbe una buona occasione per lasciare il segno in attacco. Eppure, incappa in un’altra serata offensiva veramente anonima e con colpevole mancanza di aggressività. La statline da 0 punti, 0/5 al tiro e un solo fallo commesso non è accettabile.
Joseph Mobio sv: non può certo cambiare i destini delle partite, però prima o poi però dovrà arrivare il momento in cui rimarrà in campo in modo positivo per almeno 10 minuti. Non è ancora arrivato.
Maurice Ndour 5,5: sarebbe difficile da credere, eppure è tra i giocatori più decisi nella metà campo offensiva di Brescia. Buone combinazioni nel pick and roll e dalla media: per il resto, ovviamente, anche lui ha le sue difficoltà e si lascia sfuggire tantissimi palloni non riuscendo a mettere tanta autorità in area. 14 punti, 5 rimbalzi.
Jason Burnell 5,5: oggi non c’è proprio, non lascia il segno. Due fiammate in attacco, una buona lotta a rimbalzo appena entra in campo nel primo tempo, ma tante imprecisioni. In difesa lascia spessissimo Ebouah scorrazzare sotto canestro. Gli va dato atto che prova a portare come sempre un po’ di fisicità sulle palle vaganti e nella Brescia di questo sabato è cosa rara.
Giancarlo Ferrero NE
Miro Bilan 6,5: nel primo tempo è l’unica “ancora” di Brescia. Dopo le prime difficoltà contro i centimetri di Pleiss, riesce a trovare i suoi spazi sotto canestro e a segnare 15 punti: buono fin da subito lo sforzo a rimbalzo (11 conquistati). Poi anche lui deve cedere.
Trapani Shark
JD Notae 7: non sarà l’MVP assoluto della vittoria di Trapani, ma piazza delle zampate con un peso specifico importante partendo dalla panchina. E nel quarto quarto entra “on fire” chiudendo completamente l’incontro. Chiude con 16 punti e 4/8 da 3 in 19 minuti.
Chris Horton 6: partita senza particolari alti e bassi, non incide molto in positivo o in negativo. Tiene il campo per 20 minuti con 8 punti e 2 rimbalzi.
Justin Robinson 8,5: dal vivo fa una grandissima impressione per la velocità con cui fa tutto e il talento che dimostra in attacco. Raramente sbaglia una scelta con la palla in mano e quando può accelerare in transizione… buonanotte. 18 punti, 6 assist, 4 rimbalzi: l’hombre del partido.
Riccardo Rossato 6,5: 12 minuti giocati per mettere pressione e innervosire le guardie avversarie: l’ex Scafati lo fa con buoni risultati, recuperando ben 3 palloni e segnando anche una tripla importante.
Amar Alibegovic 5,5: in difesa ci mette il fisico e si fa sentire a rimbalzo… ma ci perdonerà se nonostante tutto gli assegnamo un’insufficienza. In attacco il bilancio finale dice 0/8 e 5 palle perse: ci sono state serate migliori, diciamo.
Langston Galloway 7,5: al di là dei punti segnati e delle statistiche al tiro, la sua partita è sicuramente positiva. Mette una buona pressione difensiva e segna tanti canestri nei momenti importanti, sia nel primo che nel secondo tempo: le sue triple dall’angolo sono preziosissime per Trapani. 3/9 da 3, 16 punti, 3 rimbalzi.
John Petrucelli 6: sicuramente fa sprecare tante energie a Della Valle e imposta ad un livello alto il tono fisico della difesa di Trapani sui blocchi. Alla fine però non riesce a prendere ritmo come suo solito: ha problemi di falli e spreca anche un paio di palloni in attacco. Poco male, stasera non è un problema.
Akwasi Yeboah 8: oltre alla partita di Robinson, è la prestazione di Yeboah a sparigliare le carte nella serata del PalaLeonessa. Il numero 15 coglie impreparati i difensori bresciani sui suoi tagli e se la gioca bene in post: a fare tutta la differenza, poi, sono i tiri da 3 punti (alcuni anche molto marcati) che tagliano le gambe alla squadra lombarda. Il conto finale dice 21 punti con 8/10 dal campo.
Marco Mollura sv
Tibor Pleiss 6,5: non arriva a giocare 20 minuti, eppure è fondamnetale nell’indirizzare la gara con 2 triple iniziali nel primo quarto e una buona tenuta contro Bilan. Chiude con 8 punti e 3 rimbalzi in 18 minuti. Segnali di crescita.
Stefano Gentile sv: 7 minuti con un po’ di garbage time in cui non incide nel bene o nel male.
Rei Pullazi sv
Sergio Bertazzi