“Probabilmente io meritavo di più” recitava una vecchia canzone dei piemontesi Marlene Kuntz, e mi pare la sigla adatta per questo Baskonia-Olimpia finito con l’ennesima sconfitta dei biancorossi che arrivavano già da quella pesante casalinga contro l’Efes
C’è poco da fare, la pallacanestro è così, uno specchio piuttosto fedele della vita reale dove quando le cose iniziano a girare per il verso sbagliato anche la dea bendata volta le spalle e si ottengono così risultati inferiori all’impegno profuso.
Credo che lo stato d’animo dei tifosi dopo questa partita sia diviso almeno in due, consci della discreta qualità di pallacanestro offerta da un gruppo di giocatori senza il suo faro offensivo, senza il coach e con molti altri non al top. Ma anche consapevoli che questa squadra e questo gruppo sembrano proprio nati sotto una cattiva stella, con un amalgama non facile da trovare, con tante scommesse e tanti buchi nell’organico.
Imperdonabili a chi ha messo in piedi il tutto, perché il budget a disposizione non è esattamente quello della Pallacanestro Bugliano 2024 (della quale vi consiglio di andare a visitare la pagina Facebook giusto per farsi due risate).
Questi 40 minuti hanno certificato una volta di più che questa è una squadra che ha nella difesa il tallone d’Achille, e che quindi per vincere o domina fisicamente come fa (non sempre) in LBA oppure ne fa uno in più degli avversari sfruttando le sue indubbie qualità balistiche. Ma basterà questo approccio per portare a casa dei trofei?
Secondo me no, nemmeno in LBA. Per questo servono urgenti dei correttivi, e la società (stavo per scrivere di Via Caltanisetta, nostalgia canaglia), con sede al Forum che fa? Va a prendere Mannion. Bene ma non benissimo direi.
Peccato non poter postare qua una sequenza video di svariate difese sul pick and roll di questa sera contro Baskonia perché vi avrei fatto vedere, ma se avete tempo e fegato potete riguardarle da soli, come non si deve difendere in quella situazione.
E la toppa sarebbe Nico Mannion, che ha nella difesa il suo principale difetto con l’aggravante di una fisicità e leadership pressoché nulla? A mio modo di vedere fossi in Stavropoulos avrei due o tre opzioni sul tavolo: o affidarsi ad un giocatore simile a Napier (che intanto ha giustiziato la Virtus), cioè playmaker capo, spiccata personalità, organizzatore di gioco ma temibile da tre punti e capace di costruirsi un tiro.
Oppure una combo in grado di intercambiarsi con Bolmaro e Neno, con atletismo e doti difensive e di fare il collante, quello che doveva essere Causeur e finora non è ancora stato per vari motivi.
Prendere uno che attacca il ferro come prima opzione, con tiro da tre ondivago e paturnie varie a livello caratteriale a me pare un errore, per fare quello c’è già Bolmaro con un’altra fisicità e un altro impatto difensivo.
Paradossalmente sarebbe stato più utile Cinciarini avesse anche solo 5 anni di meno (ma anche in questa versione quasi 40enne sarebbe utile), comunque non capisco tutta sta foga per prendere un italiano spendendo una cifra non banale nel buy out accollandosi un contratto da oltre 500mila euro.
Ripeto, con un play che sappia organizzare il gioco, che sappia da chi andare nei momenti cruciali e sappia magari costruirsi dei tiri a giochi rotti allora le cose potrebbero svoltare, ma Mannion è lontano da questo identikit. Ma a parte le questioni tecniche è sempre più chiaro come manchi leadership, un uomo guida che prenda per mano i compagni non giocando 1vs5 come spesso capita ad uno dei 2 capitani, ma il contrario
Poi rimane da risolvere la questione Shields/Mirotic, sia in attacco ma soprattutto in difesa, e se ci mettiamo anche Neno…fanno tre giocatori vulnerabili per questo livello contemporaneamente in campo. Gli avversari lo sanno ed intanto speculano meglio di 100 broker tutti assieme a Piazza Affari in un giorno di default della Borsa.
Diciamoci la verità, la stagione europea è finita qua definitivamente, per mio conto era già finita emotivamente con la rimonta Zalgiris, troppo pesante quel risutlato, quindi arrivare al termine della Regular Season sarà un calvario, ma bisogna fin da oggi iniziare a pensare al futuro.
Dati i risultati, perché non provare a fare due roster di 8-9 giocatori ciascuno? Una partita alla settimana, tanti allenamenti, più feeling con i compagni e tanta energia da mettere in campo in ambedue le competizioni
Per il campionato base solida da 6-7 italiani + un paio di americani nei ruoli 4 e 5 + 3-4 under come Suigo da lanciare. Come ha dimostato anche il buon Willy Caruso, se li facciamo giocare sti ragazzi magari crescono, senza aspettare i 24-25 anni…
Per l’Eurolega 8 giocatori veri + 4 specialisti a basso prezzo. Venti giocatori totali + 4 under, circa 3 o 4 più di adesso, ma con stipendi più bassi specie negli italiani la cosa sarebbe sostenibile. Pensateci un attimo e scrivete nei commenti il vostro doppio roster.
Intanto dopodomani arriva la Virtus per il derby. Visto che l’hanno piazzato nella notte di Halloween l’hanno già ribattezzato il derby degli zombie, e questo fa capire il livello raggiunto dal basket italiano, anzi dal suo apice.
E’ ora di fare scelte forti, di investire non più sui nomi e su ingaggi stratosferici, lavoriamo sulla forza del gruppo, sui vantaggi nel conservare un nucleo 3-4-5 anni, vantaggi che non si limitano al rettangolo di gioco. Visto che son decenni che l’Olimpia Milano spende triliardi di euro per raccogliere il nulla, abbiano la forza ed il coraggio di cambiare approccio, anche per lo staff tecnico e dirigenziale
Sono straconvinto che il pubblico appoggerà la scelta, e che al Forum ci sarà più attaccamento a maglia e giocatori rispetto a queste stagioni dove gli stranieri vanno e vengono manco fossimo ad Ellis Island 100 anni fa. E voi, come la pensate?
IL TABELLINO: BASKONIA – OLIMPIA MILANO 88-83
DIAMO I NUMERI
44 – il numero di Kamar Baldwin, lo scorso anno a Trento, ed ora un giocatore importante in questo Baskonia con uno stipendio umano, che secondo me si attesta tra 300 e 400 mila euro, ben lontano da quelli a 7 cifre degli esterni milanesi. Perché non si ha mai il coraggio di fare un investimento del genere, e se lo si fa si sbaglia costantemente il nome? Uno come Baldwin farebbe comodissimo a Milano dato il suo roster e in USA di giocatori del genere ce ne sono a bizzeffe, ma scommetto il mio nichelino che se prenderà qualcuno sarà il solito ex Eurolega trito e ritrito e magari anche usurato.
22 – i punti di Forrest, a proposito di Usa e bizzeffe giocatori di talento. L’ex Jazz ed Hawks è uno di questi, e non casualmente è finito a Vitoria e chissà come si sarebbe adattato con la maglia Olimpia…. Certo che però, per la legge che se piove potrebbe pure grandinare, il suo 3/3 da tre punti non se lo aspettava nessuno. Prima di oggi stava a 1/7 da tre punti in Eurolega…
21 – i punti di un grande Mirotic nel primo tempo, seguito da uno spento nella ripresa. Partita che fotografa bene il giocatore ex Chicago Bulls, tra le altre. Tiro da fuori pazzesco, difficile però per i compagni metterlo in ritmo specie in un team disfunzionale come questo. Da coach avrei lanciato l’input che Nikola avrebbe dovuto tentare 30 tiri almeno e soprattutto gli ultimi 3 o 4. Invece, i biancorossi hanno fatto tutt’altro, facilitando il compito di Baskonia.
16 – il numero di maglia ed i minuti in campo di Zach Leday, che oggi non mi è piaciuto affatto. Penso che con una partita migliroe dell’ex Partizan l’Olimpia avrebbe espugnato la Fernando Buesa Arena. Contro i super fisici come Diop, Ndiayie e Hall, Zach non è riuscito ad esprimersi in attacco ed in difesa ha comunque faticato. Contro Polonara e soci servirà tutt’altra prestazione ma siamo sicuri che Zach lo sa, e arrivo a dire che in vista di Bologna su questo fronte dormo sonni tranquilli.
1 – il numero di tiri tentati da Tonut in 16 minuti e 27 in campo, di cui credo almeno 15 passati sulle piste di Markus Howard. Bene fare lo stopper difensivo per carità, ma non basta perché l’opinione pubblica poi fa fatica a valutare correttamente una perfomance come la sua tendendo sempre a guardare ai numeri e non alla sostanza. Certo che comunque se c’è un giocatore che ha risentito della partenza di Napier è proprio Stefano, perché ha bisogno di essere innescato per sfruttare il suo atletismo. Se aspettiamo lo faccia Dimitrijevic con continuità stiamo freschi…
SALA STAMPA
Mario Fioretti
“Siamo partiti giocando decentemente in attacco ma onestamente abbiamo commesso troppi errori difensivi. Nel secondo tempo in generale la nostra difesa è stata migliore ma in troppe situazioni non siamo riusciti a finire i possessi. I loro rimbalzi d’attacco ci hanno ucciso. Poi nel finale abbiamo gestito male qualche possesso offensivo. Alla fine in una partita così tirata queste cose hanno fatto la differenza. Dimitrijevic è uscito a tre minuti dalla fine perché aveva giocato tanti minuti consecutivi ed era stremato. Li abbiamo cercato di sostituire difesa e attacco nei possessi conclusivi. Peccato, è mancato poco”.
CRISTIANO GARBIN
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