Napoca (ROM), 30 ottobre 2024 – Nel #Round6 della BKT EuroCup 2024-25 ennesima prestazione contraddittoria della Reyer Venezia che perde 86-78 in casa del Cluj Napoca ma deve recriminare molto su se stessa e sulle sue ataviche indolenze che, sia chiaro, non nascono oggi ma che si perpretano anno dopo anno.
Basti solo pensare che la Reyer Venezia, dopo aver disputato un buonissimo primo tempo e mezzo di gara si trovava sul +15 al 26′ di gioco e sul +14 al 28′ (51-65), quindi sostanzialmente con la gara in mano mentre il Cluj Napoca, un roster composto più o meno da scarti degli altri campionati (LBA compresa), aveva dimostrato di subire la lucidità offensiva degli orogranata particolarmente ispirati dalla lunga.
Ma proprio verso lo scadere del terzo periodo (56-67 al 30‘), e ad inizio quarto periodo, la Reyer Venezia mostrava i più classici segni di deconcentrazione e sottovalutazione di chi si sente, sbagliando, già con la gara in mano dopo averla quasi dominanta: palla che smetteva di girare a dovere in attacco subendo troppo la logica pressione difensiva del Cluj Napoca; difesa troppo molle davanti alle scorribande avversarie che collezionavano And1 come se piovesse (e per fortuna che i rumeni chiuderanno con un non eccelso 27/37 finale dalla lunetta…); infine, a testimoniare la totale dereflessione degli ospiti, almeno due se non tre falli in attacco con gli avversari spediti in lunetta a cronometro fermo.
Così, nel tripudio generale dei tifosi di casa e grazie alle solite scorribande del cubano Karel Guzman ma anche dell’ex Adam Mokoka (16 p.ti ed MVP del match), il Cluj Napoca sprintava nel finale mentre tutto l’entourage orogranata non riusciva a capacitarsi di quanto accaduto: il parziale del quarto periodo recitava, impietosamente, 30-11 per un 86-78 finale che sapeva anche un pò di beffa.
Capitolo a parte però merita l’arbitraggio. Come dicevamo prima, la Reyer Venezia ha le sue belle colpe nel KO di oggi che vanifica quanto di buono fatto vedere vs l’Hamburg e domenica vs Scafati ma, come spesso accade in queste manifestazioni continentali, diciamo che anche questa sera si è assistito ad una condotta arbitrale abbastanza prodiga con la squadra di casa e, anche questa sera, non era a favore di un club italiano…
Dopo aver espulso per doppio tecnico il coach di casa, Mihai Silvasan, i tre arbitri Jurgis Laurinavicius, Thomas Bissuel e Denis Hadzic hanno iniziato a fischiare di tutto e di più nei pressi dell’area reyerina aiutando, non poco, la rimonta del Cluj Napoca.
Si è perfino arrivati a sanzionare di fallo Rodney McGruder dopo due liberi di Jordan Parks a segno, reo di aver spinto a terra il solito cubano Guzman nella classica lotta a rimbalzo durante l’esecuzione dello stesso libero: dal 74-76 per la Reyer nei concitati possessi finali, si andava così, in un amen, sul 76-76!
E glissando sulla durata del match, ben 2 ore e 15′ complessivi passati nel fischiare e quasi spesso vedere, rivedere, discutere o conciliare su questo o quel fallo più o meno intenzionale al monitor, segno tangibile che la terna questa sera non avesse, diciamo, le idee chiare sul da farsi. Insomma un spettacolo onestamente penoso per chi ama la pallacanestro aldilà della meritata sconfitta della Reyer Venezia.
Ci sono anche delle attenuanti perchè già con un Parks rientrato con zero allenamenti addosso, Ennis fuori e perdendo Casarin, Kabengele e McGruder per 5 falli per via delle chiamate arbitrali, la Reyer Venezia aveva comunque mostrato bei lampi di gioco prima del tracollo e questo fa ben sperare, come anche il peso offensivo diffuso tra tutti i giocatori scesi in campo con menzione speciale per il Lobito Fernandez, che ha mostrato decisi sprazzi della sua classe e leadership ma è ovvio che il fiato sia ancora quello che è.
Ma di contro purtroppo è anche vero che gli orogranata non siano del tutto dei neofiti al cospetto di questi tracolli europei. Ovvio che adesso bisogna cancellare e proiettarsi alle prossime gare nell’attesa che l’infermieria si liberi…
U-Bot Cluj Napoca – Umana Reyer Venezia 86-78
Parziali: 20-24; 19-22; 17-21; 30-11.
Progressione: 20-24; 39-46; 56-67; 86-78.
Fabrizio Noto/FRED
@fabernoto