di Michele Longo (Vox&One podcast)
Milano 26 ottobre 2024 – Vittoria doveva essere e vittoria è stata, al resto poi si penserà. L’Olimpia Milano batte Napoli per 89-82, in una partita condotta sin al primo quarto, ma in cui non è mai stata capace di dare lo strappo decisivo.
Napoli continua a perdere, ma per lo meno ci mette intensità, carattere e ha avuto la capacità di restare sempre attaccata alla partita. Sicuramente Milicic sarà soddisfatto almeno di questo, anche se lo zero nella casella partite vinte comincia a essere opprimente. Gli arrivi di Green e forse di Bentil aiuteranno questa squadra a dare ciò che le manca: playmaking e chili sotto canestro.
LA CRONACA – Fioretti, in panchina al posto di Messina fermato dall’otite, lascia fuori Bolmaro per far spazio a Brooks, mentre Milicic dà fiducia a De Nicolao e a Dreznjak, nonostante i rumors di mercato.
Milano dimostra subito di sapere cosa fare della partita: mettere il naso avanti e controllare. Il primo quarto, chiuso avanti di sette punti, merita di essere menzionato solo per la buona prestazione di Caruso e per l’infortunio all’inguine, l’ennesimo, occorso a Shavon Shields costretto a uscire per il resto della partita.
Napoli però resta attaccata e si affida alle triple di Dreznjak al talento, spesso però impreciso, di Copeland e soprattutto a Leonardo Totè, lottatore che in campo incarna lo spirito del coach che siede in panchina. Solo grazie a lui Napoli riesce a restare attaccata e a chiudere il primo tempo sotto solo di 4 punti.
Il terzo quarto è quello in cui Milano mette definitivamente la freccia. Lo fa con un Diego Flaccadori, autore di due triple di pregevole fattura, e Giordano Bortolani che portano il vantaggio a +10 e rintuzzano ogni singolo tentativo di rimonta di Napoli. Tra la note positive c’è il rientro di Josh Nebo, ancora non in forma, ma già in grado di far valere la sua presenza e potenza sotto canestro.
Da qui fino alla fine inizia lo show di Armoni Brooks. L’americano, arrivato quasi sotto traccia, dimostra di essere una guardia moderna, con un range di tiro NBA e tante soluzioni al proprio arco. Segna 20 punti sia sfruttando il suo pregevole tiro, sia sfruttando la sua abilità in penetrazione.
Finisce 89-82, senza particolari sussulti finali.
QUI MILANO – L’Olimpia è una squadra malata che cerca di riprendersi dopo le batoste europee, ma ancora non sa esattamente come fare. Quanto fatto vedere di buono da Dimitrijevic in pre campionato e in Supercoppa è ormai un lontano ricordo.
Il play ha perso sicurezza in attacco e fatica a prendersi responsabilità, mentre in difesa resta il solito preoccupante telepass. Fortunatamente per Milano, accanto a lui si fa sempre più scintillante la stella di Armoni Brooks che, se dovesse arrivare Mannion, avrà sempre più spazio anche in campionato.
Al momento la sua capacità di produrre punti è imprescindibile per l’Olimpia. Messina sembra averlo capito ed è pronto a metterlo al centro dell’attacco meneghino, soprattutto se l’infortunio dovesse tenere fuori Shields per qualche settimana.
QUI NAPOLI – Ancora una sconfitta, un calendario terribile e la prima vittoria che tarda ancora ad arrivare. Il mercato con Green, e forse Bentil, darà una mano, ma per il momento Milicic deve riuscire a fare di più con quello che ha al momento.
La squadra ha dei limiti strutturali evidenti e ha giocatori troppo “leggeri” per il tipo di gioco che vuole il coach. Manca un esterno fisico come era Sokolowski l’anno scorso, un playmaker che gestisca i ritmi e un centro che dia support a uno splendido Totè.
Al momento la squadra è un’accozzaglia di tiratori che sparano triple da tutte le posizioni e cercano soluzioni personali senza mai così entrare in ritmo. Milicic oggi ha avuto per lo meno una buona reazione emotiva, giocando una partita di carattere. Con Milano può bastare come segnale positivo, ma nelle prossime partite ci sarà bisogno di altro
LE PAGELLE
EA7 Emporio Armani Milano
Nenad Dimitrijevic 5: ancora in difficoltà su entrambi i lati del campo. Smarrito
Giordano Bortolani 6,5: ci mette la grinta e soprattutto la mira da fuori. Il 3/4 da tre, tutto nel secondo tempo, dimostra che potrebbe essere chiamato in causa più spesso
Stefano Tonut 6: sempre prezioso con le cose che non si vedono, ma resta impreciso in attacco
Armoni Brooks 8: Messina ha trovato la sua guardia, quello che era Punter 4 anni fa. Ora sta a entrambi darsi fiducia per fare in modo che si arrivi a quel livello a fine anno.
Zach Leday 5,5: stranamente falloso e impreciso al tiro
Giampaolo Ricci 5: partita da dimenticare
Luigi Suigo ne
Diego Flaccadori 7,5: sempre criticato, sempre pronto quando c’è bisogno di lui. Terzo quarto perfetto per indirizzare la vittoria di Milano
Guglielmo Caruso 6,5: fa il suo e lo fa bene. Dà sempre l’impressione di non credere ancora troppo nelle sue capacità. Self confindence
Shavon Shields sv: esce dopo 2 minuti per infortunio
Josh Nebo 6,5: l’unico che non dovrebbe mai uscire dalle rotazioni perché giocatore che a Milano non ha sostituti. Lo si vede quando è al 50% della forma, figuriamoci quando arriverà al 100%
Nikola Mirotic 6,5: se il tiro non entra, nessuno come lui sa sfruttare il suo corpo e prendere falli per andare in lunetta. Dovrebbe farlo di più anche in Europa
NAPOLI BASKET
Stefano Saccoccia 6,5: che ha carattere lo sa chiunque abbia un minimo seguito la Next Gen l’anno scorso. Oggi ha dimostrato di averne anche al piano superiore
Zach Copeland 6: ok ne mette 12, ma non sarebbe male se scegliesse meglio la selezione dei tiri. Undici triple sono un’enormità
Kaspar Treier 5: anonimo
Giovanni De Nicolao 5,5: era fuori dalle rotazioni, se ne capisce anche il perché. Poi l’infortunio di Pangos gli ha dato minuti, ma non è lui che può risolvere i problemi di Napoli
Andriu Thomas Woldetensae 5: 24 minuti, 2 punti, 0/6 al tiro. In onda mercoledì sera su Chi l’ha visto.
Charles Manning Jr 5: non è questo giocatore, non lo è mai stato e forse davvero ha bisogno di un play che lo metta in ritmo. Al momento è solo un giocatore normale, che prende tiri senza una costruzione adeguata
Dario Dreznjak 6,5: almeno in attacco il suo lo fa. Mette triple importanti, ma poi ci si rende conto che può fare solo quello. Napoli ha bisogno di altro nello spot da 4
Deane Alexander Williams 6: le voci su un possibile taglio lo hanno magari svegliato un po’, ma resta un corpo estraneo nonostante il 100% al tiro
Leonardo Totè 7,5: il migliore tra i campani. Lotta, si danna l’animo ed è solo grazie a lui se Napoli resta in partita fino alla fine.
Michele Longo
X. @miche_longo82